titolo Thanks, that was fun.
autrice eleblack
fandom House MD
personaggi Robert Chase, Gregory House, altri
timeline quarta stagione
spoiler S04E10: It's a wonderful lie {ITA: "La bugia è una cosa
meravigliosa"}
rating G
warnings one shot
parole 759
disclaimer House MD e tutti gli altri personaggi della serie
appartengono ai produttori Bryan Singer e David Shore e a ogni altro avente
diritto.
note Prima fanfic su House MD. Siate buoni. E' stata
ispirata da "Thanks that was fun" - Barenaked Ladies. Appena ho letto il testo ho subito pensato che quelle parole
potevano essere pensate da Chase - e infatti se state bene attenti potete
trovare dei riferimenti nel testo.
Chase alza in alto il bicchiere di cartoncino dorato, e
accenna un mezzo sorriso di brindisi in direzione dei tre nuovi assistenti di
House. Accanto a lui, Cameron sorride ampiamente, rivolgendo un’occhiata
protettiva a Tredici, Kuttner e Taub.
Questi si avvicinano con incertezza, e Foreman muove il capo
a mo’ di saluto.
Chase tenta di vedere il se stesso di
qualche anno prima in uno qualsiasi dei tre, senza riuscirci. Non può
dire di essere mai stato sicuro di sé con House, se non adesso che con lui ha
chiuso. Dunque non è Tredici.
Non può dire di aver mai avuto troppa esperienza alle
spalle, come Taub: ogni giorno in cui era uscito dalle porte di quell’ospedale,
dopo l’ennesima diagnosi brillante del suo capo, si era reso conto che non
aveva ancora imparato abbastanza del mestiere.
E di certo la sua mimica facciale non comprende le
espressioni stupide che Kuttner esibisce di solito.
Non c’è niente dei tre vecchi assistenti nei nuovi, niente.
E allora, perché?
Attorno a lui hanno iniziato a parlare. Foreman spiega a
Cameron come stiano andando “i ragazzi” con House, e i
nuovi arrivati sorridono di circostanza. Lei annuisce soddisfatta, stringendo
il bicchiere tra le mani, e occasionalmente guarda lui, il suo fidanzato, che
invece fissa un punto imprecisato della sala col bicchiere ancora sollevato.
Chase sa di essere cambiato. Che lo voglia ammettere o no,
essere stato licenziato gli ha cambiato la vita. Ha una fidanzata adorabile, un
lavoro che è entusiasmante quanto basta e non lo stressa più del dovuto, una
routine semplice ed accettabile.
Un entrare e uscire dalla sala operatoria che non riserva
grandi imprevisti.
E’ felice.
Ma continua a chiedersi perché.
La sua attenzione viene ridestata
quando lo sguardo di Foreman si sposta alle sue spalle, lungo il grande salone
allestito a festa. Tredici lo segue, e così gli altri due. Infine anche Cameron
e Chase si voltano.
Ed eccolo lì, che cammina zoppicando, una sottile sciarpa rossa
appena buttata al collo.
House non si guarda intorno, fissa occasionalmente lo
sguardo su una coccarda qua e là; inutile chiedersi se si fermerà.
Poi Chase vede il suo capo alzarsi, un impercettibile
rallentare e guardare tutti loro, che sotto a un albero di Natale si ritrovano
a condividere passato, presente e futuro, senza avere davvero niente in comune,
se non House stesso.
House che non cambia rotta, che china il capo di nuovo e
imbocca il portone dell’ospedale.
House che non è cambiato, nonostante delle persone siano
entrate e uscite dalla sua vita, e Chase non sa il perché.
E’ certo di essere stato un buon assistente, di non essere passato
inosservato negli anni in cui hanno lavorato insieme. Ma è come se Greg avesse
bruciato le sue memorie dopo averlo licenziato. Come se di Chase, nella sua
vita, rimanesse solo cenere e polvere, accantonate in un angolo buio del suo
studio. Come se le loro scommesse e le loro contese fossero state un
passatempo, come se avessero avuto fine a se stesse; come se Cameron non fosse
una cosa che lui ha vinto per sé dopo una lunga lotta.
Chase ricorda la rabbia che ha provato nell’essere buttato fuori dalla sua cerchia.
Ricorda come ha deciso che sarebbe cambiato, come ha pensato
che sarebbe stato facile diventare un uomo migliore, una volta lontano da
House. Sarebbe stato ovvio, diventare migliore.
Non avrebbe pregato in ginocchio House di farlo restare, non
sarebbe tornato a implorare perdono per uno sbaglio che non era nemmeno sicuro
di aver commesso, questo è certo.
Ma ricorda anche come la rabbia a poco a poco si sia pacata,
come lo sdegno si sia affievolito e come il rancore sia diventato una semplice
stretta allo stomaco quando incontra House per i
corridoi, o lui viene a chiedergli un favore in sala operatoria.
E tuttora non capisce come House possa essere ancora lo
stesso, come sembra mentre si allontana in completa
solitudine.
E quando House gli volta le spalle, e Cameron si gira, e
Foreman riprende a parlare, Chase, non visto, alza il bicchiere di nuovo:
ringrazia per i bei trascorsi e augura Buon Natale.