Unconditionally

di annix2001
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Mi muovo svelta nella stanza cercando di raccogliere i miei vestiti, non mi era mai capitato di arrivare a questo punto, trovarmi nella camera da letto di uno sconosciuto che dorme pacificamente senza ricordarmi come ci sia arrivata, sarà stata una delle solite sbronze da sabato sera.

«Te ne vai di già?» Mi chiede il ragazzo facendomi sobbalzare

«Io neanche so chi sei, certo che me ne vado.» Gli chiarisco

«Ti ho trovata in giardino con della vodka tra le mani.» Mi confessa ridacchiando

«Fantastico! Dopo questa penso di aver riempito la lista "10 modi per non essere orgogliosa di tua figlia".»


Mi guarda ironicamente senza dire nulla.


«Io sono Alaska comunque, piacere di essermi intrufolata nel tuo giardino e di averti implorata di entrare in casa tua suppongo. Ora tolgo il disturbo.»

Il ragazzo mi accompagna alla porta d'ingresso aprendola.

«Ho salvato il mio numero sul tuo cellulare.» Mi grida mentre percorro il vialetto della casa, fingo di non sentirlo e continuo a camminare a testa bassa con i capelli sparsi sul viso.

Mi squilla il cellulare

«Buongiorno Al.»

«Buongiorno un cazzo Angelique,»

«Che succede?»

«Niente sai, cose normali, da tutti i giorni come trovarsi nel letto di uno sconosciuto che dice di averti raccattata dal suo giardino mentre eri sbronza.»

«Non ci credo ahaahahahah.»

«Non azzardarti a dirlo ad Austin.»

«Si, starò zitta.»

Austin è il mio ragazzo, capitano della squadra di rugby del nostro liceo non voglio che sappia cosa è successo, non voglio perderlo.
Ah, sì, io sono Alaska. Ho 17 anni e la vita più monotona al mondo.
Occhi blu e capelli castani.
Simpatica a tutti, amica di pochi.




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