Il Sidecar
Finalmente
dopo mesi riesco a pubblicare, spero che questa storia vi faccia
cominciare l'anno nuovo con un sorriso, nel caso fatemi sapere la
vostra con una recensione.
Buona lettura.
Il Sidecar
<< Xaldiiin?>>, chiamò stancamente Xigbar.
<< Che c’è?>>, rispose Xaldin burbero.
<< Mi sto annoiando, facciamo qualcosa?>>.
<< Tipo cosa?>>. Xigbar si mise a pensare.
Erano ore che se ne stavano seduti schiena contro il muro su uno dei
balconi del castello senza far niente, la noia era diventata
opprimente, specialmente per due burloni come Xaldin e Xigbar, era
necessario combinare qualcosa.
<< Facciamo uno…>>
<< Non ci pensare neanche!>>, Xaldin blocco Xigbar prima
che finisse la frase, << Xemnas ci ha proibito di fare scherzi
dopo quello che abbiamo combinato a Demyx>>
<< Oh si, ricordo>>, disse Xigbar con aria sognante,
<< Farli trovare Cerbero chiuso in camera sua è stato un
vero colpo di genio>>
<< È stato esilarante lo ammetto, però poi Demyx
è dovuto andare in analisi da uno psicologo e c’è
stato un po’ meno da ridere>>
<< Già>>, sbuffò Xigbar, << Però
è stato più divertente di quella volta che abbiamo messo
i lassativi nella tisana di Vexen>>
<< A momenti ci rimaneva secco>>, ridacchiò Xaldin,
<< Una volta finito l’effetto sembrava un’arancia
spremuta male>>
<< E ricordi quella volta che abbiamo fatto trovare ad Axel un
biglietto firmato da Roxas in cui c’era scritto che lo aspettava
nelle docce?>>, disse Xigbar dando un colpettino al fianco di
Xaldin.
<< E invece c’era Marluxia!>>, Xaldin scoppiò
a ridere, << Le urla si sentivano fino alla sala riunioni>>
<< Ad ogni modo>>, disse Xaldin tornando serio, <<
Non possiamo permetterci altri scherzi o ci lapidano>>
<< Allora una partita al lancio del cinghiale!>>, propose Xigbar.
<< Neanche per sogno!>>, esclamò Xaldin,<<
L’ultima volta sono svenuto dandomi il cinghiale in testa e sono
passati 3 giorni prima che riprendessi i sensi>>
<< Suvvia, eravamo tutti in pensiero per te>>
<< Immagino ma se permetti mi è bastata quella volta, che
ne dici invece di andare sul Grattacielo della Memoria a fare il tiro
al bersaglio con gli Heartless di sotto?>>
<< Con te no di certo!>>, sbraitò Xigbar.
<< E perché mai?>>, quell’esclamazione sorprese Xaldin.
<< Perché bari sempre ecco perché>>
<< Non è vero!>>, protestò Xaldin.
<< Sì che è vero! Ogni volta che cominci a perdere
usi le tue abilità col vento per deviare i mie dardi>>
<< Lo faccio per equilibrare il punteggio, sei il Tiratore Libero per un motivo!>>
<< Bella scusa, il mio è talento!>>
Sapendo che nessuno dei due avrebbe vinto quel dibattito decisero di
tacito accordo di evitare il tiro al bersaglio, anche se la noia era
ancora opprimente. Urgeva trovare alla svelta uno svago.
<< Però… potrebbe funzionare… se
riuscissimo… ma sì… MA CERTO!>>,
tuonò Xaldin scattando in piedi.
<< Che t’è preso?>>, chiese Xigbar sorpreso.
<< Un’idea geniale! Un’idea che ci permetterà di fare scherzi senza essere beccati!>>
<< Davvero? Dimmi tutto, dimmi tutto>>, un rivolo di bava usciva dalla bocca di Xigbar.
<< Un sidecar!>>, esclamò Xaldin fiero.
<< Un sidecar?>>, ripeté Xigbar interdetto.
<< Esatto!>>
Xaldin era entusiasta di quell’idea mentre Xigbar lo guardava di traverso.
<< Un sidecar?>>, ripeté nuovamente Xigbar.
<< Sei sordo oltre che orbo? Un sidecar, quante volte lo devo ripetere?>>
Xigbar non era più tanto sicuro dell’igiene mentale di
Xaldin, come poteva un sidecar permettere a loro due di combinare
scherzi senza essere scoperti?
<< Lascia che ti spieghi>>, Xaldin aveva notato lo sguardo
interrogativo di Xigbar, << Non è un sidecar normale,
l’ho visto a Crepuscopoli durante l’ultima missione,
è in grado di volare!>>
<< Mi prendi per il culo?>>, Xigbar non era ancora convinto.
<< Certo che no!>>
<< E che ce ne facciamo?>>, Xigbar era un po’ lento a capire.
<< Ma non ci arrivi? Con il sidecar potremmo piombare alle spalle
di chiunque, colpire e dileguarci in pochi secondi>>
Xigbar rimase a bocca aperta, finalmente aveva realizzato.
<< E allora cos’aspettiamo?>>, disse scattando in piedi anche lui.
<< Problema: costa 50.000 munny>>, disse Xaldin arrossendo.
<< Cheee?>>, la cifra fece cadere la mascella a Xigbar, << Ma non abbiamo un cifra simile!>>
<< Tranquillo, ho già la soluzione>>, disse Xaldin spavaldo.
<< Facciamo prostituire Roxas?>>
<< Ma no babbeo! Basata prendere i munny a chi ne ha>>
<< E a chi?>>
<< Rifletti, chi di noi si tinge i capelli, è adorato
dalle ragazzine e ogni fine mese intasca i diritti sulle action
figure?>>
Xigbar rifletté alcuni secondi poi capì.
<< AXEL!>>
<< Esatto!>>, esclamò Xigbar compiaciuto.
<< Ma… non possiamo chiedergli 50.000 munny, non ce li darebbe mai>>
<< E qui il piano si complica>>, disse Xaldin abbattuto,
<< Come possiamo convincere Axel a darci 50.000 munny?>>
Entrambi si misero a pensare ma non sembra esserci soluzione finche non
fu il Destino (con la D maiuscola) a venire in loro soccorso.
<< Ehilà ragazzi, partitina a Poker?>>
Luxord fece la sua comparsa con un mazzo di carte e un bieco sorriso si
allungò sul volto di Xaldin e Xigbar che con un’occhiata
si erano capiti al volo sul da farsi.
Una breve colluttazione dopo…
<< È tutto chiaro?>>, chiese Xaldin severo
<< Sì, sì>>, rispose Luxord massaggiandosi
l’occhio viola, << Ma voi mi promettete che poi
riavrò il cellulare?>>
<< Abbiamo un patto>>, disse Xigbar bieco mostrando il
cellulare a Luxord, << Tu vinci 50.000 munny ad Axel per
noi e noi ti restituiremo il cellulare intatto>>
<< Mi raccomando trattatelo bene!>>
<< Certamente ma sbrigati, sono già arrivati 5 messaggi>>, ghignò Xigbar.
Luxord si allontanò farfugliando lungo il corridoi.
<< Figli di p-Ehilà Axel!>>
Fece appena in tempo a trattenersi perché Axel fece la sua
comparsa da dietro un angolo, un sorriso nevrotico era stampato sulla
faccia di Luxord.
<< Ciao Luxord, cos’hai fatto all’occhio?>>
<< Nulla, nulla>>, disse Luxord coprendosi l’occhio, << Larxen.. sai com’è…>>
Axel lo guardava perplesso.
<< Lasciamo stare, piuttosto che ne dici di una partita a Poker?>>
<< Non lo so, non ci ho mai giocato>>
Una luce brillò negli occhi di Luxord, quello che aveva davanti era un pollo bello e pronto per essere spennato.
<< Suvvia, per un figo come te ci vuole poco per imparare>>
Aveva detto volutamente “figo”, sapeva che Axel non avrebbe
resistito alla tentazione di dimostrare quanto fosse “figo”.
<< Hai ragione, imparo in fretta, accetto!>>
Il pesce aveva abboccato.
<< Splendido, cerchiamo un tavolo>>, disse Luxord mettendo
una mano sulla spalla di Axel, << Che ne dici di renderla una
cosa davvero da fighi scommettendoci qualcosina?>>
<< Non c’è problema>>
Aveva abboccato ancora.
Nel giro di un’ora (e di un Axel in mutande) Luxord
consegnò a Xaldin e Xigbar la cifra di 60.000 munny (più
un cappotto di pelle nera).
<< 60.000 e un cappotto?>>, chiese Xigbar stupito.
<< Continuava a rilanciare e mi sono fatto prendere la mano>>, rispose Luxord, << Ora il cellulare!>>
<< Eccolo, ti stanno chiamando proprio ora>>, disse Xaldin
lanciando il telefono a Luxord che con un solo gesto lo afferrò
e rispose.
<< Pronto? Oh, Samantha…>>, non essendoci motivo di restare Luxord se ne andò verso la sua stanza.
<< 60.000 munny, non solo possiamo comprare il sidecar ma
possiamo anche farci il pieno!>>, Xaldin era al colmo della
felicità.
Il pomeriggio stesso andarono a comprare il sidecar e con un piccolo
extra di 5.000 munny lo fecero riverniciare con lo stemma e i colori
dell’Organizzazione XIII, sarebbe stato pronto per il giorno dopo.
Il mattino seguente poterono finalmente ammirare il loro acquisto.
<< Meraviglioso>>, disse Xigbar lisciando le cromature.
<< Bellissimo>>, disse Xaldin toccando il sedile in pelle, << Guido io!>>, esclamò infine.
<< Che?! E perché proprio tu?>>, chiese Xigbar indignato.
<< Perché è mia l’idea, e perché non
vorrei che ti finisse qualcosa nell’occhio, sai è
l’ultimo che ti è rimasto>>, disse Xaldin
sgranchendosi le dita.
<< Ho capito, ho capito, non si può mai discutere con te>>, sbuffò Xigbar salendo sul lato passeggero.
Prima di partire Xaldin si mise in testa quello che sembrava un casco da aviatore completo di occhialoni.
<< E quello cos’è?>>, chiese Xigbar inorridito.
<< Era compreso nel prezzo, se vuoi ne ho un altro>>
<< Mi basta avere una benda sull’occhio grazie>>
<< Come vuoi>>, disse Xaldin prima di accelerare tutto d’un colpo facendo schizzare in cielo il sidecar.
<< Non! Farlo! Mai! Più!>>, gridò Xigbar un volta ritrovato l’assetto.
<< Rilassati, ora inizia il divertimento>>, disse Xaldin bieco.
Stava per avere inizio la più massiccia e audace ondata di
scherzi che avesse mai colpito l’Organizzazione XIII, vittima
numero uno: Vexen.
<< Quel vecchio ha finito di rompere le scatole>>, disse Xigbar.
Mettendo un mantello nero su di loro e il sidecar fecero credere a
Vexen di esse “la Morte” che era venuta a mietere la sua
anima, come si poteva immaginare al povero Vexen venne un principio di
infarto, poi svenne, uno scroscio di risate proruppe da sotto il
mantello.
<< Avanti il prossimo!>>, esclamò Xaldin.
Toccava a Saïx, fecero penzolare fuori da suo balcone un sacchetto
colmo di erba gatta, inutile dire che Saïx ci si avventò
sopra cadendo giù dal balcone (chissà se anche i gatti
mannari atterrano sulle zampe?).
Poco distante da lì c’era il balcone di Larxen, con lei
furono più buoni, si limitarono a rubarle tutta la biancheria
stesa fuori (solo boxer borchiati), la parte difficile fu decidere cosa
fare a Marluxia.
<< Qualcosa che non comprenda il doverlo toccare>>, disse Xigbar.
<< Sssh! Ascolta>>, Marluxia canticchiava, << Cosa starà facendo?>>, Xaldin era perplesso.
Lentamente si affacciarono alla sua finestra e rimasero di sasso, si stava spogliando.
<< Ma che orrore!>>, esclamò Xaldin.
Finito di denudarsi Marluxia prese un flacone di shampoo, si mise l’accappatoio e uscì.
<< Va a farsi la doccia>>, disse Xigbar rivolgendo lo sguardo a Xaldin.
<< Un’occasione perfetta!>>
In men che non si dica entrarono nella sua stanza e gli buttarono fuori
dalla finestra ogni tipo di indumento che capitasse loro a tiro.
<< Ehi Xaldin!>>, chiamò Xigbar, << Te le
ricordi queste?>>, disse mostrando un paio di mutandine rosa con
un cuoricino rosso.
<< Che schifo! Non mi ci far ripensare!>>, gridò Xaldin disgustato.
Xigbar ridacchiò e buttò via le mutandine.
In un minuto la stanza di Marluxia era completamente vuota, Xaldin e
Xigbar si diedero il 5 ma la lista degli scherzi era ancora lunga.
Mentre passavano per il cortile videro Zexion leggere un libro e ne
approfittarono per rovesciargli addosso un secchio d’acqua,
di sicuro lo scherzo più innocente di tutti.
Con Demyx furono meno innocenti, passeggiava spavaldo lungo la
balconata del castello ripetendo “Io non ho paura di Cerbero,
Cerbero è solo un cane”.
<< È ora di tornare in analisi coniglietto!>>
Lentamente fecero scivolare il sidecar dietro Demyx assieme ad un
poster gigante di Cerbero che ruggisce poi fecero partire il ruggito di
Cerbero registrato, Demyx fece giusto in tempo a girarsi, gridare e
correre per qualche metro prima di gettarsi giù dalla balconata
(probabilmente era curioso di sapere se i gatti mannari cadevano sulle
zampe).
<< Poi glielo chiediamo>>, disse sghignazzando Xigbar.
Axel e Luxord erano esonerati, avevano già sofferto abbastanza,
ma Roxas no, non fu difficile entrare dalla sua finestra e scrivergli
un po’ ovunque “Axel ti amo sono il tuo uke” e robe
simili.
<< Chissà se Axel apprezzerà?>>, domandò Xaldin dubbioso.
<< Già chissà>>, fece eco Xigbar mentre
scriveva “Fammi sentire le tue fiamme danzanti dentro” su
tutto il muro.
Per Xemnas ci voleva un trattamento raffinato, qualcosa di sottile e pregiato, qualcosa di grande.
<< So io cosa fargli>>, disse Xaldin in tono malvagio.
Scrissero sul suo trono a caratteri cubitali dall’alto in basso “Mansex”.
<< Davvero geniale>>, disse Xigbar stringendo la mano a Xaldin, << Sono impressionato>>
Era rimasto solo Lexaeus, rimasero a guardarlo a lungo a distanza di
sicurezza per capire cosa farli ma niente, quel tipo non parlava mai e
a malapena si muoveva, era difficile capire che scherzo fargli.
<< Ti dirò Xaldin>>, disse Xigbar, << A me quel tipo non mi ha mai convinto>>
<< Se per questo neanche me, è inquietante>>
Decisero di lasciarlo in pace, non è saggio disturbare qualcuno
mentre pensa, deciso quindi di fermare lì il pomeriggio di
scherzi e si parcheggiarono in una delle innumerevoli insenature del
castello per decidere dove nascondere il sidecar.
<< Uno dei pomeriggi più belli che abbia mai
passato>>, esclamò Xigbar scendendo, Xaldin era rimasto in
sella a guardare l’orologio.
<< Che stai facendo?>>
<< Sssh!>>, Xaldin zittì Xigbar e gli fece cenno di ascoltare, << Dovrebbe essere ora ormai>>
I due si misero in ascolto anche se Xigbar non capiva bene perché, poi un urlo rimbombò nel castello.
<< MARLUXIA! CHE CA**O METTITI QUALCOSA ADDOSSO!>>, la voce era di Luxord.
<< NON POSSO, MI HANNO RUBATO TUTTO, TI PREGO AIUTAMI>>
<< STAI LONTANO! NON TI AVVICINARE!>>
Xaldin e Xigbar scoppiarono a ridere.
<< Il migliore, non c’è che dire>>, disse
Xigbar, << Ma non avevamo detto di lasciare in pace
Luxord?>>
<< Che vuoi farci? Poteva capitare a chiunque>>
<< ROXY TESORO!>>, altre grida dal castello,
<< SAPESSI CHE BRUTTA GIORNATA CHE HO AVUTO MA POI HO VISTO QUELLO
CHE HAI SCRITTO>>
<< COSA? NON HO SCRITTO NIENTE E STAMMI LONTANO!>>
<< ROXYYY NON SCAPPARE>>
<< Questo era calcolato?>>, chiese Xigbar serio.
<< No>>, rispose Xaldin altrettanto serio.
Si guardarono per un istante, poi scoppiarono a ridere di nuovo.
<< Mi correggo, QUESTO è il migliore>>
<< Approvo>>
Risero quasi fino alle lacrime prima che una voce li riportasse alla normalità
<< TUTTI I MEMBRI SONO ATTESI URGENTEMENTE IN SALA RIUNIONI, NESSUNO ESCLUSO>>
Era la voce di Xemnas quella uscita dagli altoparlanti e sembrava lievemente alterata, il panico si impadronì di loro.
<< Merda! Ci hanno scoperti! Verremmo trasformati in Simili!>>, Xigbar era terrorizzato.
<< Calma! Manteniamo la calma, nessuno ci ha visto e nessuno sa
del sidecar, se ce la giochiamo bene possiamo uscirne puliti>>,
Xaldin sembrava aver mantenuto un certo controllo ma era terrorizzato
anche lui.
<< Che facciamo?>>, chiese Xigbar ancora allarmato.
<< Primo: lasciamo il sidecar qui, nessuno lo noterà se
non ne facciamo parola. Secondo: dobbiamo far finta di essere stati
presi anche noi come bersagli quindi ecco cosa dobbiamo fare, adesso io
con un pennarello di imbratto ben bene la faccia e dirai che mentre
pisolavi in camera qualcuno è entrato e ti ha scarabocchiato
dappertutto, io invece passerò in camera mia e prendere qualche
CD senza valore e lo spezzerò dicendo che qualcuno me li ha
fracassati di nascosto>>, il piano sembrava geniale ma Xigbar
aveva qualcosa da ridire.
<< Aspetta, perché tu i CD e io la faccia?>>
<< Perché è l’unico modo di sembrare credibili, dobbiamo far credere di essere delle vittime>>
<< Non mi hai convinto molto>>
<< Sta zitto e chiudi l’occhio che ti faccio una finta benda>>
Con qualche rapido colpo di pennarello Xaldin conciò
Xigbar in una maniera al dir poco ridicola, oltre alla finta benda gli
scrisse sulla fronte “Capitan Harlock” e un bersaglio
sulla guancia.
<< Bene così, ora passiamo a prendere i CD e poi andiamo>>
Arrivati davanti alla sala riunioni entrò prima Xaldin e a
distanza di un minuto Xigbar per dare l’idea di non essere
insieme al momento del misfatto, nella sala si trovavano uno Xemnas
rosso di rabbia sul suo trono “Mansex”, un Vexen col
respiratore portatile e un Demyx seduto in posizione fetale, appena
entrato Xigbar vide Xemnas fulminarlo con lo sguardo, probabilmente
sospettava qualcosa, quindi decise di dirigersi in silenzio al suo
posto, tra l’altro proprio di fianco a Xemnas, e notò che
Xaldin aveva un’espressione preoccupata, probabilmente Xemnas
aveva fulminato anche lui.
In breve arrivarono tutti, Luxord trafelato seguito a ruota da Marluxia
in accappatoio, Roxas e Axel in mutande, Zexion ancora fradicio, Larxen
furibonda e Lexaeus che non aveva ben capito cosa fosse successo,
l’ultimo ad arrivare fu un malconcio Saïx, una volta
arrivato lui le porte della sala si chiusero e Xaldin e Xigbar si
scambiarono un ultimo sguardo teso.
Ci volle parecchio tempo prima che quella specie di interrogatorio
finisse, Xaldin e Xigbar ne uscirono puliti anche se furono i primi ad
essere accusati, nessuno dei membri aveva prove per dimostrare che
erano stati loro, l’unico che poteva incastrarli era Luxord che
però non disse nulla perché troppo sconvolto dal Marluxia
nudo nei corridoi, alla fine l’avevano fatta franca ma tutti
sospettavano ancora di loro.
<< Ce l’abbiamo fatta!>>, esclamò Xigbar quando si furono allontanati abbastanza.
<< Già, ancora un minuto e ci saremo traditi>>, disse Xaldin asciugandosi la fronte.
<< Però ne è valsa la pena, se ne parlerà a lungo di questo giorno>>, Xigbar gongolava ancora.
<< Sicuramente>>
<< L’unico dilemma è il sidecar, che ne facciamo ora?>>
La domanda di Xigbar era più che lecita.
<< Per adesso nulla, resterà lì dov’è
finché non si saranno calmate le acque, tanto solo io e te
sappiamo dove si trova>>, disse Xaldin.
<< Mi sembra giusto>>, qualche istante di silenzio, << Ma ora che si fa?>>, chiese Xigbar.
<< Tu ti vai a lavare la faccia, non riesco a parlare con uno che
ha scritto “Capitan Harlock” sulla fronte!>>
<< Eppure mi piace>>, disse Xigbar sognante, << se
solo ci avessi pensato il giorno in cui ci hanno assegnato il
titolo… Capitan Harlock altro che “Il tiratore
libero”>>, concluse Xigbar.
<< Tu non sei normale>>, disse Xaldin accelerando il passo.
<< Ehi aspetta! Non cominciare a correre!>>, disse Xigbar accelerando a sua volta
Purtroppo Xaldin e Xigbar non ebbero mai il tempo di recuperare il
sidecar perché da quel giorno vennero sorvegliati a vista da
tutti gli altri così decisero di dimenticarselo in
quell’insenatura del castello senza sapere che quel sidecar
sarebbe tornato molto utile ad altre due persone di nostra conoscenza.
- Ahi,
ahi, ahi capo! Sei stato assente per mesi dal sito e ti ripresenti con una
storia demenziale? No, no, no non si fa, monello! MONELLO!
- Andiamo Moxy, sai bene che sono rimasto
impegnato con l’università più del previsto e poi sai bene che per scrivere ho
bisogno di assoluta tranquillità
- Tranquillo capo, conosciamo bene l’impegno
universitario e poi questo non è mica un lavoro
- Non sarà un lavoro ma potevi scrivere
qualcosa di meglio!
- Bash! Non cominciare!
- Calmi voi due, è periodo di festività, cercate di fare i buoni, farò qualcosa di più impegnato la
prossima volta ora passo hai saluti.
Saluto come sempre angel_94_ che legge
& corregge, saluto tutti quelli che, con il loro aiuto (diretto o indiretto),
contribuiscono alla realizzazione delle mie storie e infine saluto voi che avete letto la mia storia,
spero l’abbiate trovata divertente e interessante, fatemi sapere se vi è piaciuta o meno con
una recensione ( siamo aperti alle critiche), da Oxydebast è tutto.
Stay tuned!
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