Gli
occhi fissi sulla strada, su quell'asfalto che minuto dopo minuto,
sguardo dopo sguardo, stava cambiando colore. Fino a diventare bianco,
completamente bianco, puro e soffice. Appoggiò le braccia,
facendo pressione sui gomiti sul marmo del davanzale, reggendosi il
viso con le mani a coppa e sporgendosi fin dove riusciva a
vedere..aveva sempre amato la sua città, ma inutile dire che
con la neve, Dublino veniva avvolta dalla magia.
Fuori
doveva fare veramente freddo, pensò sorridendo, mentre i
suoi occhi osservavano attentamente candidi fiocchi bianchi volteggiare
nell'aria, per poi fermarsi sulle poche auto in circolazione, sui
lampioni della strada, nei vialetti che conducevano alle abitazioni,
sugli alberi che contornavano l'area urbana, e persino sulle luminarie
natalizie, ricoprendo tutto di un incantevole manto bianco e soffice.
Il
termometro posizionato sull'insegna luminosa della farmacia, su quella
croce verde appena visibile da casa sua che si illuminava a
intermittenza, indicava che ci fosse un solo grado sopra lo zero,
l'aria era gelida e il cielo prometteva neve per l'intera durata la
notte, ma tutto quel freddo, quel ghiacchio che si sarebbe sicuramente
formato all'alba della mattina successiva, stonava alla grande con
ciò che Summer Jonson provava nel cuore. Stonava con quel
calore, con quel fuoco, con quella passione e quella gioia che bruciava
nella parte più intima di lei..o forse no, forse non stonava
per niete, forse freddo e caldo, ghiaccio e fuoco, bianco puro e rosso
ardente, si combinavano bene insieme, completandosi a vicenda, e dando
luogo a quell'atmosfera candida ma frenetica, dolce e caotica, bella e
incalzante, fredda lungo le strade e calda nei cuori, inconfondibile, e
tipica del Natale.
Si decise a distogliere lo sguardo da ciò che avveniva
all'esterno, soltanto quando sentì due braccia cingerle la
vita e spostarle lentamente i capelli su un solo lato, per poi poggiare
il mento sulla sua spalla e far aderire perfettamente il petto alla sua
schiena. Lei abbassò lo sguardo fino a rivolgerlo su quelle
mani che le stringevano i fianchi con dolcezza e vigore nello stesso
tocco; portò le proprie mani su quelle di lui,
accarezzandole e sprofondando in quell'abbraccio che sapeva tanto
d'amore. Harry, era lui che le aveva rubato il cuore quell'estate che
sembrava così lontana, e che non glielo aveva mai
più restituito; era lui che con quegli occhi magnetici, quel
sorriso mozzafiato e quelle tenerissime fossette, continuava a farla
innamorare ogni singolo giorno, facendole credere di non poter
desiderare niente di meglio che svegliarsi tra le sue braccia al
mattino, godersi il suo buongiorno condito di baci e carezze,
convidivere con lui praticamente tutto, dalla cena ai piatti da lavare,
alle lavatrici, alla poltrona in soggiorno, alla tv, dal bagnoschiuma
da doccia alla tazzina di caffè. Lo amava da morire, lo
aveva sempre amato, ed era più che sicura che sarebbe stato
così per il resto dei suoi giorni.
" Che meraviglia!" sussurrò il ragazzo, chinandosi appena su
di lei per baciarle dolcemente l'incavo del collo "guarda che sono
ancora arrabbiata con te" lo provocò Sum, il tono di voce da
bambina fece intenerire Harry, che di tutta risposta la strinse ancora
di più "perchè amore?" mormorò,
soffiandole quelle parole sulla pelle "lo sai" si limitò a
rispondere la ragazza, riferendosi a un aggeggio che avevano visto quel
pomeriggio esposto in un mercatino, e che Sum aveva insistito per
comprare "ma se era orribile!" si giustificò lui,
riprendendo a baciarla, questa volta accanto al lobo dell'orecchio; la
ragazza scoppiò a ridere realmente divertita,
perchè non le mai importato nulla di quel macchingegno, lo
aveva dimenticato il momento esatto in cui lui, per
trascinarla via da lì, l'aveva spinta in un vicoletto, per
guardarla negli occhi e baciarla fino a restare senza fiato. Tutti e
due sapevano che Sum non fosse per niente arrabbiata, e che si
divertiva a tenergli il broncio solo per farsi coccolare, e che in ogni
caso riusciva a fare la diffidente solo per qualche secondo, se le
andava bene.
Harry era irresistibile in tutto e per tutto, e lei era completamente
dipendente dai suoi occhi che le facevano venir voglia di annegarci
dentro ogni volta, dai suoi sorrisi che le bloccavano il respiro, dalle
sue carezze che le scombussolavano gli organi interni, dai suoi
abbracci che la facevano sentire sicura e protetta, dalla sua risata
che le scaldava il cuore come conseguenza diretta, e dai suoi baci che
la spedivano direttamente su Marte, come se fosse stato un razzo
infuocato sparato nell'universo a una velocità supersonica,
come una meravigliosa e luccicante cometa.
Sum gli allacciò le braccia al collo, mentre si voltava a
guardarlo e si accorgeva che lui portava in testa un cappello molto
particolare, interamente rosso, ad eccezione del bordino e del pon-pon
bianco "sembri Babbo Natale" esclamò sorridendogli, era
ancora più affascinante in versione natalizia "l'intenzione
non era quella" specificò il ragazzo, guardandola negli
occhi nocciola "vuol dire che mi vedi grasso, vecchio e con la barba"
lei rise di nuovo "sei bellissimo amore mio" si lasciò
scappare, ricevendo un bacio sulle labbra come ricompensa.
Quando si staccarono, Sum si imbambolò nei suoi occhi come
al solito, e sorrise guardandolo, perchè pensava sul serio
che fosse perfetto: i jeans aderenti, il maglione invernale, quel viso
che avrebbe riempito di baci ventiquattro ore al giorno, e quel
cappello che si piegava di lato lasciando che alcuni ricci gli
ricadessero sulla fronte..si, perfetto.
" Facciamo l'albero?" domandò Harry con l'entusiasmo di un
bambino, riportandola sul pianeta Terra, la ragazza annuì
con un luccichio negli occhi..era il primo anno che facevano l'albero
di Natale insieme e c'era qualcosa di assurdamente intimo e romantico
nell'addobbare casa per le festività, insieme. Lui
lasciò la stanza con l'intenzione di andare a prendere tutti
gli scatoloni, e mentre caricava cartoni su cartoni rischiando di
perdere l'equilibrio, Sum lo raggiunse offrendosi di dargli una mano, e
Harry non potè fare a meno di pensare ancora una volta
quanto l'amasse. Lei era tutta la sua vita, la ragione del suo sorriso,
il suo ossigeno, la sua oasi nel deserto, l'ancora in mare aperto,
l'aria che respirava e molto di più di questo; l'amava in
tutti i modi possibili, tutti giorni, tutte le ore, tutti i secondi, e
la considerava bellssima dentro e fuori. Era la sua anima gemella,
tutto ciò per cui valeva la pena combattere, lottare e
sacrificarsi, era l'altra metà del suo cuore, l'unica in
grado di farlo sentire uomo e bambino contemporaneamente, l'unica che
voleva stringere e coccolare come se il tempo non esistesse, l'unica
capace di sanargli il cuore. Solo con Sum si sentiva completo, quando i
loro sguardi si incatenavano, quando i loro corpi combaciavano, i loro
respiri si fondevano un uno solo, semplicemente quando facero l'amore,
e quando ridevano insieme, scherzando e prendendosi in giro, quando
camminavano mano nella mano e quando progettavano il futuro rendendo
meraviglioso il presente..lei lo faceva stare bene, quella ragazza era
la chiave della sua felicità e del cassetto dei suoi sogni,
era tutto ciò che desiderava e tutto ciò che
aveva, e non esisteva sensazione più bella del sentirla
completamente sua.
" Dobbiamo sbrigarci, se Louis arriva e non trova l'albero potrebbe
restarci male" esclamò lei " e se Niall non trova dolci
è anche peggio" rispose Harry, risero entrambi, mentre
comincivano a separare tutti i rami dell'abete, per poi disporli a
cerchio e realizzare l'amatissimo albero di Natale "per quello
c'è Mary..ha detto che pensa a tutto lei" "tanto ci
toccherà aspettare Liam e Sarah..se tutto va bene,
arriveranno per le dieci" continuò lui accendendo lo stereo,
e pochi secondi dopo le canzoni natalizie riecheggiarono nella stanza.
Sum tornò ad affacciarsi alla finestra per vedere se
nevicava ancora, e dopo aver avuto una conferma positiva, riprese a
separare i rami dell'abete fin quando lui non le si avvicinò
mettendole in testa un cappello come il proprio, che aveva trovato
negli scatoloni "adesso sembri anche tu Babbo Natale" la prese in giro
,sorridendole diveritito, la ragazza si sporse verso di lui e gli
rubò un bacio per poi allontanarsi di poco, ma Harry non le
permise di andare da nessuna parte, le cinse la vita con un braccio
attirandola a sè e baciandola ancora, sorridendole a
pochissimi centimetri dal viso e premendo subito dopo le proprie labbra
su quelle di lei, di nuovo, fino a quando non fu costretto a
interrompere quel contatto così giusto, così
naturale, e così perfetto, per necessità di
riprendere fiato.
" Dai amore, dobbiamo realizzare l'albero di Natale più
bello di tutta Dublino" sussurrò la ragazza, spingendolo via
controvoglia "di tutto il mondo, vorrai dire" Harry la baciò
di nuovo di sfuggita, prima di concentrarsi sull'abete, che
sembrava essere in attesa di essere decorato.
Era il pomeriggio del ventiquattro dicembre, e Sum e Harry si erano
ridotti a fare l'albero l'ultimo giorno, perchè erano stati
troppo impegnati a sistemare casa e arredarla, sì, proprio
quella casa che lui aveva affittato l'anno prima, facendole il regalo
più bello di sempre, la stessa casa dove vivevano insieme da
agosto..si erano trasferiti dopo la vacanza trascorsa al camping che
mai avrebbero dimenticato, e in un certo senso l'avevano costruita
insieme quella casa, avevano scelto insieme il colore dei muri, i
mobili, le tende, la televisione, le poltrone, il letto, i quadri da
appendere alla parete, la cucina, gli armadi e persino la libreria.
Quando erano vi entrati quattro mesi prima, avevano trovato
l'abitazione completamente spoglia e vuota, e in pochi mesi, da
un'immobile situato in una viale tranquillo di Dublino, l'avevano
trasformata nella casa dei loro sogni, e lo avevano fatto insieme,
passo dopo passo, senza l'aiuto di nessuno, frequentando
l'università e impegandosi di tanto in tanto in qualche
lavoretto. Harry aveva lavorato come cameriere in una pizzeria, e Sum
come babysitter, e ce l'avevano fatta, avrebbero trascorso la vigilia
di Natale nella loro casa con i loro migliori amici, i quali sarebbero
arrivati in serata. Quello sarebbe stato il loro Natale, in tutti i
sensi.
Dopo aver riempito l'albero di palline, luci e nastri, Harry fece
salire la sua ragazza sulle proprie spalle per permetterle di
posizionare la cometa alla sommità dell'abete, poi
sistemarono i regali, e immancabilmente finirono labbra contro labbra
proprio davanti all'albero di Natale. Dolci e
teneri baci, che esprimevano tutto l'amore che provavano l'uno nei
confronti dell'altra, e che furono brutalmente interrotti dal suonare
di un campanello.
" E' qui la festa?" non appena Sum aprì la porta, una
Valerie incappucciata da capo a piedi le si parò davanti
"no! prova alla casa accanto!" Harry richiuse il portone impedendole di
entrare, sotto lo sguardo incredulo di Valerie e divertito della sua
fidanzata..era troppo presto, avrebbe voluto ancora un po' di tempo da
trascorrere con la sua dolce metà, perchè
nonostante avesse la possibilità di coccolarla tutte le sere
quando entrambi tornavano a casa dall'università, e tutte le
mattine al risveglio, non ne aveva mai abbastanza di lei, non riusciva
nemmeno a immaginare di stancarsi di amarla, per lui non era nemmeno
concepibile, e se solo avesse potuto si sarebbe trasferito su un'isola
deserta insieme a lei. Loro due e il niente più assoluto,
sarebbe stato da favola.
Però un po' di buon senso gli era rimasto, e un attimo dopo,
riaprì la porta con il sorriso sulle labbra "questa me la
paghi Styles!" la voce squillante di Valerie risuonò nella
stanza, ed Harry andò ad abbracciare l'amica per farsi
perdonare "dai..a Natale siamo tutti più buoni!"
esclamò "è per questo che mi avete lasciato
fuori!" a quel punto scoppiarono tutti e tre in una fragorosa risata,
mentre Sum si affrettava a riaprire la porta per far spazio a Lou
"scusa, non ci eravamo accorti che ci fossi anche tu" disse facendolo
entrare "infatti non c'ero! sono arrivato adesso, ho impiegato qualche
minuto per parcheggiare" spiegò divertito, Sum lo
guardò confusa e il nuovo arrivato si limitò a
toglierle il cappello da Babbo Natale che ancora indossava, e
scompigliarle i capelli.
Qualche minuto dopo, Harry e Louis si sistemarono in salotto, e
cominciarono a dire cavalate come al loro solito, sfidandosi alla
playstation, mentre Valerie e Sum si recarono in cucina. "Domani a
pranzo siete dai tuoi?" le domandò la sua migliore amica
"si, andiamo da nonna come ai vecchi tempi" Sum sorrise, ricordando il
Natale precedente trascorso a Roma con Harry e Zayn, era stato bello a
modo suo, pur non essendoci stato il classico pranzo in famiglia;
invece quell'anno i suoi genitori erano riusciti a raggiungere la loro
città originaria almeno per le festività
natalizie, poi a gennaio sarebbero ripartiti per l'Italia.
"Ovviamente sei invitata per il dolce" aggiunse "e anche
Louis.. in effetti pensavo di dirlo anche agli altri, sempre che non
abbiamo altri programmi" ipotizzò Sum " ci saremo
sicuramente" si erano sedute al tavolo rotondo in cucina per
chiacchierare un po' tra di loro, come facevano almeno un paio di volte
a settimane, da quando lei era ritornata a Dublino "mia madre
sarà contenta di vederti!" "cosa hai detto che
c'è per dolce?" il tono della ragazza era fin troppo
interessato per non trattarsi di una provocazione "penso che avrai
l'imbarazzo della scelta" le rispose Sum divertita "in questo caso,
anch'io non vedo l'ora di riabbracciare tua madre!" l'altra ragazza
rise "no, a parte gli scherzi, è vero quello che ho
detto...penso di aver trascorso più notti a casa tua che a
casa mia quando eravamo al liceo" a quel punto entrambe sorrisero a
quel ricordo, quel periodo era stato stupendo, soprattutto da quando
Harry, Louis, Zayn, Liam e Niall erano entrati a far parte delle loro
vite.
" hai preparato qualcosa per stasera?" "no" rispose Sum, Valerie era
una di quelle persone con le quali poteva permettersi il lusso di
essere sincera "Sum!" la rimproverò l'amica con tanto
d'occhi sgranati, pensando nello stesso momento che avrebbe dovuto
aspettarselo "se io e Harry siamo a casa da
soli...è impossibile" confessò con un sorriso
sognante "e non mangiate mai voi?" il tono della sua migliore era un
misto tra l'ironico e il divertito, tipico di Valerie "in
realtà spesso cuciniamo insieme, a lui piace ed è
anche bravo..il problema è che ci distraiamo dai fornelli, e
a volte finiamo per bruciare il cibo!" Sum rise mentre lo raccontava, e
l'amica la seguì a ruota "e la cosa più
preoccupante è che a me va bene così...mangiare
alimenti al limite della commestibilità pur di baciarlo in
ogni istante" ammise "ma smetterete mai di comportarvi come aveste
sedici anni e steste insieme da due giorni?" "non
credo" rispose Sum, gli occhi le brillavano come ogni volta che parlava
di lui, di loro due.
"Io e Louis non siamo così, non lo siamo mai stati, e forse
non lo saremo mai, ma credimi, non è affatto un problema..ci
amiamo a modo nostro, ed è tutto perfetto così"
"è questa la cosa più importante Vale" "in lui ho
trovato tutto ciò che inconsapevolmente cercavo da una vita,
è il ragazzo che mi fa battere forte il cuore, ma
è anche il mio migliore amico, e voglio tra noi le cose
restino come sono adesso" Sum si intenerì a quelle parole,
soprattutto perchè conosceva la sua migliore amica meglio di
chiunque altro, e sapeva bene che prima di imbattersi in Lou, Valerie
credeva addirittura di non essere la ragazza adatta ad
innamorarsi...quindi lui l'aveva cambiata, il suo amore le aveva fatto
scoprire un mondo per lei ancora ignoto, e lei continuava ad esplorarlo
giorno dopo giorno.
" quanto sono felice per te!" Summer le gettò le braccia al
collo, stringendola in un abbraccio sincero "dovremmo iniziare a
preparare qualcosa" Valerie restava tra le due la meno sentimentale, se
così si può dire, ma le voleva un bene immenso, e
Sum lo sapeva bene "ottima idea!" esclamò alzandosi e
comcinciando ad aprire credenze, frigo e armadietti per munirsi
dell'occorrente "ho preferito aspettare te.. non mi sembrava carino
mettere a tavola cibo bruciato anche stasera" si giustificò,
e l'altra ragazza si trovò d'accordo, anche
perchè aveva capito che se Sum si fosse messa ai fornelli
con Harry che le girava intorno, l'amica avrebbe fatto tutt'altro che
cucinare. "A Santo Stefano io e Lou siamo stati invitati dalla sua
famiglia..è un passo importante, no?" "si certo, ma voi
state insieme da quattro anni, e poi li conosci già i suoi
genitori" vedendo che l'amica titubava ancora, visibilmente nervosa,
Sum l'afferrò per le spalle costringendola a guardarla negli
occhi "ei, Vale, andrà tutto bene" le disse con un sorriso,
e la ragazza parve ritornare quella di sempre, allegra e disinvolta.
" Domani invece, sarete da te?" domandò Sum un attimo dopo,
l'amica annuì, mentre tutte e due riprendevano a preparare
le tartine "non ci credo! io arrivo con il dolce e voi due siete ancora
all'antipasto?" "ciao anche a te Mary" così dicendo Sum
andò ad abbracciare la nuova arrivata seguita da Valerie
"non è stata colpa mia" sussurrò quest'ultima
all'orecchio di Mary "okay, okay, ho capito..vi do una mano" concluse
la ragazza, liberandosi di cappotto, sciarpa e guanti e mettendosi al
lavoro. Fortunatamente Mary aveva deciso di dare un taglio a tutti
quegli stage che la portavano in giro per il mondo, ed era tornata a
studiare stabilmente a Dublino, nella sua città, e anche se
adorava viaggiare, le andava bene così, perchè
Zayn la raggiungeva spesso (un fine settimane si recava lei a Bradford,
e quello successivo era lui a tornare nella capitale irlandese), e lei
non poteva chiedere di meglio. Si, lo amava, e da quando se ne era resa
conto, la sua vita era diventata completa..lo stesso ovviamente valeva
per il ragazzo. Si erano fidanzati quella stessa estate, ma avevano
tutta la voglia di viverne altre cento di estati, insieme.
Pochi minuti dopo, le taritne e il resto degli antipasti furono pronti,
e Sum diede l'incarico ai ragazzi di apparecchiare la tavola, mentre
lei si occupava di disporre ciò che aveva preparato con
l'aiuto di Valerie e Mary, che intanto continuavano a chiacchierare in
cucina preparando le lasagne. Proprio quando gli uomini di casa stavano
sistemando piatti, bicchieri e posate, il campanello suonò
nuovamente, e Liam si aggiunse al gruppo. Dopo averlo salutato i
ragazzi gli chiesero di Sarah e lui rispose che la propria
metà aveva preso impegni con la zia per quel pomeriggio, ma
che sicuramente sarebbe arrivata nel giro di una mezzoretta. Sum
annuì con la testa mentre ritornava in cucina, ma qualcuno
l'afferrò per il braccio facendola voltare "non si saluta
più?" Zayn fece il finto offeso, e la ragazza stette al
gioco come sempre "e chi saresti? l'arciduca di Costantinopoli?"
domandò divertita, scatenando la risata di Lou e di Harry
"solo il tuo migliore amico" a quel punto Sum sorrise e lo
abbracciò come aveva fatto con Liam e Louis "ciao Zayn"
esclamò, salutandolo teneramente e lasciandosi stringere
..non lo aveva fatto apposta, seriamente non si era resa
conto dell'arrivo dell'amico, il quale doveva essere entrato con Mary,
ma la ragazza era stata l'unica a raggiungerle in cucina. Le venne da
ridere al solo pensiero...Zayn in cucina? Okay che aveva imparato a
preprarsi qualcosina per non morire di fame, ma pretendere che lui
fosse accorso in loro aiuto, sarebbe stato veramente troppo.
" le lasagne sono nel forno" la informò Valerie quando la
vide rientrare "io sto preparando l'insalata" aggiunse Mary "la frutta
è mia!" si prenotò Valerie "a te tocca il vitello
tonnato" aggiunse Mary, rivolgendosi a Sum "cena piuttosto leggera, mi
dicono" disse lei divertita, il menù lo avevano scelto tutte
insieme, senza rendersi conto che forse avevano esagerato "e io che
faccio?" tutte e tre si voltarono quando sentirono la voce di Sarah,
che era entrata in cucina già pronta a dare una mano, anche
se un po' troppo tardi "tu lavi i piatti con Ellen!" le
rispose Valerie, ovviamente scherzando...poi si chiedevano come faceva
a stare con Lou..erano praticamente uguali, anzi, uno peggio
dell'altra, e forse erano riusciti a trovare il giusto equilibrio
proprio per questo motivo, perchè pur essendo
così spiritosi di natura, riuscivano a porsi un freno a
vicenda.
Sarah le rispose con una linguaccia, anche se fu costretta ad ammettere
che in effetti fosse già tutto pronto, poi
abbracciò le amiche per salutarle; "Ma a proposito di quei
due.. dove sono finiti?" domandò Mary alle altre,
riferendosi a Niall e la sua fidanzata, le ragazze scrollarono le
spalle come risposta "aspettiamoli in salotto, tanto le lasegne sono in
forno e tutto il resto è pronto" propose Sum, avviandosi
verso la stanza adiacente. Si sedette sulle gambe di Harry, che
l'accolse prontamente stringendola tra le proprie braccia, e tenendola
ancorata contro il proprio corpo, la schiena di lei perfettamente
aderente al suo petto, mentre continuava a scherzare con i suoi
migliori amici, i quali tenevano a loro volta tra le braccia le proprie
ragazze.
Poco dopo, il gruppo fu finalmente al completo. "Biondo, stai perdendo
colpi!" cominciò Louis, appena lo vide "Sarah è
arrivata prima di te" rincarò la dose Liam, facendo ridere
tutti, Niall compreso, perchè era l'amica ad essere sempre
riconosciuta come una ritardataria patentata "forse voi non vi siete
accorti che stiamo per essere tutti sommersi dalla neve" gli fece
notare Ellen, la sua mano intrecciata a quella del ragazzo
"è stata un'impresa arrivare fin qui!" aggiunse Niall,
intanto tutti gli altri si accalcarono alle finestre per rendersi conto
di ciò che stava succedendo all'esterno "ti conviene
preparare i letti per tutti" annunciò Zayn, rivolgendosi a
Summer "se sarà necessario, in qualche modo ci arrangeremo"
disse lei, per niente preoccupata...quella sera sarebbe potuto crollare
il mondo intero, e lei non avrebbe perso il sorriso, semplicemente
perchè stava bene, perchè c'era lui, la persona
che aveva più al mondo, e tutti i loro migliori amici. E
ovviamente quel calore all'altezza del cuore era condiviso.
Si misero a tavola, e prima di fiondarsi sul cibo, fecero un brindisi
tutti insieme "a noi, alla nostra amicizia, al Natale, alla neve che ci
bloccherà, ai dolci che ingurgiteremo, all'amore che
proviamo per quella persona in particolare che nella maggior parte dei
casi ci sta seduta accanto..e ovviamente, a quell'estate di quattro
anni fa, a quel camping che ha fatto incrociare i nostri destini per
non dividerli mai più!"
Dieci bicchieri riempiti per metà si scontrarono tra loro al
centro della tavola, produdendo un tintinnio e un sorriso sul viso di
tutti..erano diventati dieci con Ellen, la ragazza si era integrata
piuttosto bene all'interno del gruppo già formato e
affiatato, e nonostante l'abitazione non fosse molto estesa in termini
di metri quadrati, loro non avvertivano quel problema, non gli
importava se i loro gomiti rischiavano di scontrarsi quando portavano
la forchetta alla bocca, e non gli importava se avrebbero dovuto
guardare la tv seduti uno addosso all'altro, o anche per terra sul
tappeto..Sum e Harry avevano voluto festeggiare la vigilia di Natale
nella loro dimora, nel loro rifugio, insieme a tutti i loro amici, e
tutto il resto passava in secondo piano.
Chiacchierano scherzando tra loro per tutta la durata della cena, e
quando fu il momento di andare a prendere il dolce, toccò a
Summer recarsi in cucina e fare gli onori di casa, ciò che
però la ragazza non aveva calcolato era che due braccia le
cingessero la vita e delle labbra si posassero dolcemente sul suo
collo, nel momento esatto in cui prese tra le mani la pirofila
contenente il dolce. Harry la trascinò con sè in
un angolo nascosto della casa, e lei non ebbe voglia di obiettare
"abbiamo bisogno di una mano in cucina!" gridò lui in modo
tale da farsi sentire dagli altri, prima di far aderire la schiena di
lei al muro e baciarla sulle labbra "tu sei pazzo! e io sono
più pazza di te, perchè adoro quando
fai queste cose" sussurrò la ragazza, quando si furono
staccati "quali cose?" sul viso di Harry il più bel sorriso
del mondo e nei suoi occhi la felicità pura "queste..cose"
erano vicinissimi, Sum avvertiva il suo respiro sulla pelle, lui fa
faceva stare bene "ah..queste cose tipo-" le cinse i fianchi con un
braccio attirandola sempre di più a se, mentre con la mano
libera le accarezzava la schiena, un attimo dopo la baciò di
nuovo, questa volta con foga "intendi questo, vero?" soffiò
quelle parole sulle sue labbra, facendole combiaciare nuovamente con le
proprie l'istante successivo, e donandole un piccolo assaggio del
paradiso che solo lui era in grado di farle vivere senza morire,
semplicemente trasferendola per qualche minuto in un mondo dove non
esisteva nient'altro al di fuori di loro due, era quello il paradiso.
Quando ritornarono in salotto poco dopo, trovarono i loro amici intenti
a gustare il dolce. Niall e Ellen avevano già finito e si
coccolavano teneramente sul divano, pensando a ciò che li
attendeva il nuovo anno: la ragazza sarebbe ritornata in Spagna per
proseguire gli studi, e il suo fidanzato aveva tutte le intenzioni di
fare domanda per un nuovo stage universitario con destinazione
Barcellona, giusto per starle accanto ogni giorno. Ellen lo aveva
colpito dal primo istante, e anche se aveva impiegato di tempo per
riuscire a decidere di lottare contro la distanza, alla fine l'amore
aveva avuto la meglio su tutto il resto, dimostrandogli che quando
è esso è vero, puro e grande, vince..non importa
dopo quanto tempo, vince sempre. E Harry e Sum ne erano la
dimostrazione più grande, loro due che si erano rivisti a
Roma dopo un anno, e che avevano avuto l'ennesima conferma di non aver
mai smesso di amarsi nel momento esatto in cui si erano guardati negli
occhi di nuovo, stretti in un convulso abbraccio.
E poi c'erano Zayn e Mary...lui si era ridotto a salire su un aereo per
Zagabria un'ora dopo aver superato un temutissimo esame, soltanto per
dirle che non poteva più stare senza di lei, e che era
rimasto imbambolato all'aeroporto, impalato senza dire una parola,
perchè quel bacio che Mary gli aveva rubato al momento della
partenza, lo aveva ipnotizzato, destabilizzato, paralizzato, e al tempo
stesso, reso consapevole di aver perso la testa per quella che aveva
sempre considerato una cara amica. Adesso stavano insieme, e stavano
bene, avevano già tanti progetti per il futuro, avevano
fiducia cieca l'uno nell'altra, e contevano di realizzare tutti i loro
sogni, insieme.
Valerie e Louis erano gli unici a cui del tanto temuto e atteso domani,
non era mai importato un bel niente. Stavano insieme da quattro anni,
non avevano mai litigato così duramente da non riuscire a
far pace nel giro di qualche ora, erano complici in tutto e per tutto,
pazzi nel senso più lato della parola, innamorati anche se
non gli piaceva molto darlo a vedere, e avevano resistito per
millecinquecento giorni circa alle interperie della vita, senza mai
preoccuparsi di cosa avrebbero fatto tre giorni dopo, la settimana dopo
o il mese dopo. L'improvvisazione, la spontaneità
più assoluta, erano i loro punti vincenti, e il sentimento
che li legava era molto più forte di quanto loro stessi
credessero.
Sarah e Liam non erano meno affiatati di tutti gli altri, anzi, erano
gli unici che essendo (non si sa come) sempre avanti con i programmi di
studio, di tanto in tanto riuscivano a concedersi qualche breve vacanza
fuori porta. Entrambi appassionati d'arte, recitazione e di musica, si
regalavano serate da trascorerre a teatro o in un'arena, e giornate
all'interno di musei con sezioni interattive e coinvolgenti che non
mancavano mai di tenerli con il fiato sospeso fino alla fine. La
verità era che era stato Liam a trasmetterle le proprie
passioni, e lei gli sarebbe stata debitrice in eterno per questo. Si
amavano intensamente anche loro, come le restanti coppiette.
Sum e Harry erano quelli che più di tutti gli altri,
sentivano il costante bisogno di passare le giornate, i mesi, gli anni
e la vita l'una tra le braccia dell'altro..loro due non riuscivano a
resistere più di qualche ora senza abbracciarsi, senza
guardarsi negli occhi, e senza scambiarsi un bacio, erano completamente
dipendenti l'una dell'altro, avvertivano la necessità di
stare vicini sempre, giorno e notte, ma ciò non deve far
pensare che il loro rapporto fosse basato soltanto sulla
fisicità. Si, loro si baciavano nei vicoli stretti, negli
angoli nascosti, al cinema, e durante tutto il tempo che trascorrevano
a casa, ma il loro modo di amarsi era completo. Si amavano con cuore e
anima, e il corpo costituiva soltanto il mezzo attraverso il quale
questo sentimento impossibile da contendere, si manifestava nella sua
essenza.
Attesero l'arrivo della mezzanotte continuando a chiacchierare, ridere
e scherzare. Sia le ragazze che i cinque ragazzi, erano tra di loro
migliori amici, e il tempo volò tra una battuta di Louis,
una risata di Niall, una provocazione di Zayn, un'ammonizione di Liam e
un sorriso di Harry. La loro, era un'amicizia della quale era lecito
essere invidiosi fino al midollo, troppo bella, troppo importante e
troppo grande per poter essere descritta. E lo stesso valeva per le
ragazze.
Allo scoccare dei dodici rintocchi, dopo essersi dati gli auguri di
Natale, scartarono i regali precedentemente posizionati sotto l'albero
tra esclamazioni di sorpresa, sorrisi, risate e ringraziamenti, prima
di finire per recuperare tutti i plaid possibili e accamparsi per la
notte, chi in salotto e chi nelle camere.
Aveva smesso di nevicare, ma com'era giusto che fosse, alla vigilia di
Natale, nessuno si era preuccupato di liberare le strade, tutti
meritavano di trascorere quella serata in famiglia, tra amici,
perchè il Natale è speciale, a prescindere dal
fatto che si resti svegli tutta la notte per sentire Babbo Natale
scendere dal camino, e magari trovare Rudolph in giardino, o se ci si
accontenti di abbracciare le persone care, che sono molto
più preziose di qualsiasi altro regalo.
" Ti amo Harry" sussurrò lei stringendosi al suo petto e
lasciandosi coccolare "anche io, amore mio" il ragazzo la
baciò sulla fronte e poi sulle labbra, attirandola di
più a sè, prima che entrambi cedessero al sonno,
così, abbracciati, come sempre.
Buonsalveeeeeeeee :DD
Beh che dire, non avevo la minima intenzione di scrivere
una one-shot del genere, ma nel momento in cui mi sono resa conto che
alcune di voi erano rimaste un po' deluse nell'accorgersi che non ero
riuscita ad aggiornare 'Don't let me go' prima dello scorrere di una
settimana, come mi ero ripromessa di fare, mi è venuto un
lampo di genio! :D
Questo è il mio regalo di Natale per tutte voi! Ve lo
dovevo, e poi è stato stupendo tornare a scrivere di Sum,
Harry e tutti i loro amici ♥
Spero tanto che quest'idea vi sia piaciuta, e mi raccomando, non
esitate a dirmi cosa ne pensate, sapete bene che adoro interagire con
voi :DD
Allora...buone feste!!! :DDD E a prestoooooo!!
.. Recesensite, sempre se vi fa piacere
♥♥♥ Vi voglio bene!
|