Diario di una prigioniera - Il fondo dell'iceberg

di Amarant
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25/7 ore 10 e 30 25/7 - ore 10,30
Scrivo questo diario nel caso qualcuno ritrovi il mio cadavere. Speriamo che almeno quello riescano a ritrovarlo. Mi chiamo Anne Menyer e vivo (almeno fino a ieri notte) nel nord della Florida. Non so come sono arrivata quì. So solo che quando mi sono risvegliata mi sono ritrovata in questo stanzino. Ho cercato fino ad ora di andarmene ma non c'è verso. Le uniche vie di uscita sono due. La prima è una finestra ma è murata. L'altra è una porta. All'inizio sembrava che avessi qualche possibilità di farcela ma niente. I cardini sono robustissimi ne il legno ha ceduto sotto i colpi delle pietre che giacevano sul pavimento e che ho scagliato con tutta la mia forza.
Non mi ero accorta che accanto al posto dove mi ero risvegliata c'era un quaderno ed una penna. Allora ho pensato di riportare tutto . Spero solo sia uno scherzo di cattivo gusto e non un rapimento o peggio ancora il gioco di qualche psicopatico.
Il mio orologio in questo istante segna le 10 e mezza ma non so se sia effettivamente così. L'unica luce è quella di questa lampadina a incandescenza che emette una luce giallognola. Da un'atmosfera lugubre a questa stanza desolata.
Ho provato anche ad urlare per parecchio tempo ma non è successo niente.
Nessuno mi ha sentito. Speriamo sia solo uno scherzo di cattivo gusto.




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