Sei il ragazzo sbagliato. O forse no?

di Panna_Deps
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Salve, mi presento. Sono Jessica ed ho 18 anni. Mi sono trasferita a Londra con la mia famiglia, per via del lavoro di mio padre, che è un architetto ed è stato chiamato, data la sua bravura, per la costruzione di una casa.

Sono figlia unica, e questo a volte è positivo, perché ottengo tutto quello che desidero dai miei genitori. Ma ci sono anche lati negativi nel non avere fratelli o sorelle. Mi spiego meglio, mamma e papà sono adorabili e ci tengo tanto a loro, ma a volte sono veramente iperprotettivi. Non mi lasciano i miei spazi, e questo mi irrita molto.

Comunque, cambiando discorso, sono venuta qui contro il mio volere, ed ho perso tutti gli amici che mi ero fatta in Italia. Non potrò più vedere la mia migliore amica, Eleonora, e nemmeno il ragazzo per cui avevo una cotta, Andrea.

Ma dopo le presentazioni, torniamo con i piedi per terra alla mia futura vita a Londra.

Devo andare a scuola, e sono già in ritardo.

Sto camminando molto di fretta, poiché la mia scuola, la London High School non è vicinissima a casa mia, quando mi scontro con un ragazzo. Sto per chiedergli scusa, ma mi perdo nei suoi occhi appena alzo il viso. Non sono di un colore particolare, ma di un semplice color nocciola, ma c'è qualcosa in loro che mi ha stregato.

"Sei viva? Tutto bene? Cosa stai guardando?"

Quelle domande ebbero il potere di risvegliarmi dalla mia trance, e distolsi i miei occhi dai suoi.

Devo ammettere che anche la sua voce era molto sexy. Roca, profonda, mi dava l'impressione di trovarmi di fronte ad un bad boy. E infatti, come notai appena lo squadrai da capo a piedi , era veramente un bad boy.

Giubbotto in pelle stile Fonzie di Happy Days , e rayban completavano il tutto.

"Sto bene, sto bene. Scusa se ti sono venuta addosso, ma avevo la testa da un altra parte. Comunque vorrei chiederti una cosa"

"Dimmi pure"

"Sono nuova di queste parti, e mi sono scordata come arrivare alla mia scuola, la London High School. Tu sai dove si trova?"

"Si certo, se vuoi posso accompagnarti. Tanto stavo andando anche io da quella parte, dato che frequento anche io quella scuola."

"Grazie mille! Comunque il mio nome è Jessica, piacere"

"Piacere, io sono Zayn. Sai che mi stavo chiedendo quando mi avresti detto il tuo nome? Ero curioso di sapere come si chiama questa bellezza"

Oddio, mi aveva appena definito una bellezza o avevo sentito male io? No, no, no, sto arrossendo. Ma possibile che io debba fare sempre questa figuracce con i bei ragazzi?

Ho deciso, non dirò più niente fino al nostro arrivo a scuola.

"Ehi, bellezza, come mai non parli più?"

No, di nuovo? Ma si diverte tanto a prendermi in giro? Adesso glielo chiedo.

"Zayn, posso farti una domanda? Ma ti diverti tanto a prendermi in giro?"

D'accordo, non sono orribile, ma da qua a definirmi una bellezza. Sono una ragazza nella norma. Capelli biondi lunghi fino a metàw della schiena, non troppo alta, magra ma con le curve al punto giusto, avevo degli occhi azzurro cielo.

E forse quella è la cosa più bella di me. Quindi mi chiedo come posso dire che sono bella.

"Scusa, solo che stavo pensando. Sai, mi sono trasferita qua per via del lavoro di mio padre, anche se non volevo. Ho perso tutti i miei amici, e anche il ragazzo per cui ho una cotta, e che stavo per conquistare. Perché la vita deve essere così ingiusta, Zayn? Perché quando sei felice c'è sempre qualcosa che ti cambia l'umore contro la tua volontà? Perché non riesco mai a vivere le cose come vorrei io, ma gli altri arrivano a rovinare tutto?"

Ma cosa mi è saltato in mente di fare? Avrò spaventato il ragazzo. Ci conosciamo da neanche 15 minuti e inizio già a porgli domande sui perché della vita. Aver perso la possibilità di stare con Andrea mi ha fatto male. 


Angolo autrice
Salve carissimi. Questo capitolo è orrendo. Non sono per niente contenta del mio lavoro. Ma questo non sta a me dirlo. Perché il mio parere è tutt'altro che oggettivo. Quindi gradirei molto che voi lasciate una recensione , giusto per capire i miei errori e per migliorarmi. Un bacione a tutte. Al prossimo capitolo.




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