Buonasera,
fandom. Non mi faccio vedere da un po', eh?
Spero che qualcuno si ricordi ancora di me... e anche delle mie
fanfiction, anzi, soprattutto di quelle. Perché spero di
esservi entrata nel cuore con le mie storie, più che come un
semplice nickname.
Scusatemi per l'immenso ritardo (che si protrae ancora)
nell'aggiornamento della mia long e la sparizione dal mondo di EFP, ma
tra il lavoro, lo studio, gli esami di varia natura e la vita sociale
che lentamente mi sto facendo avevo bisogno di una pausa.
Per
"ripresentarmi" al fandom, che in questi sei mesi è cambiato
e cresciuto, ho scelto di scrivere una flash su una coppia che ancora
non avevo sperimentato ma che amo, ovvero la MidoTaka. Midorima
è un personaggio adorabile, e Takao con il suo carattere
ironico e il suo perenne sorriso è uno dei miei personaggi
preferiti. Inoltre hanno una relazione dolcissima!
La storia degli oggetti rossi e del palloncino viene direttamente dal
secondo capitolo di Replace II ("Replace" è la serie di
novel di KuroBas per chi non lo sapesse), e la leggenda a cui si fa un
velato riferimento è quella del filo rosso del destino, se
non la conoscete vi consiglio di cercare su Google, non voglio
spoilerarvi nulla qui! XD
Detto questo,
vi auguro una buona lettura!
► Kuroko No
Basket ©
Tadatoshi Fujimaki
Red string? We got
something (slightly)
better.
Se
c'era un motivo per ritenere Kazunari Takao una persona insopportabile,
era la sua assurda testardaggine.
E Midorima lo sapeva bene.
In quel momento ad esempio, il corvino stava recuperando un po' ovunque
nella scuola degli oggetti di colore rosso, nel tentativo di combattere
la sfortuna che quel giorno aveva colpito Shintaro.
Però
i tentativi non portarono a nulla, e alla fine furono costretti ad
arrendersi.
Takao tuttavia continuava a sorridere e dire che entro il tramonto -che
era rosso, forse era
quello il portafortuna!- avrebbero comunque trovato
qualcosa, e anche quando Midorima aveva ormai perso la convinzione lui
aveva continuato a sperare.
E infatti, se
non fosse stato per Kazunari e la sua insistenza, non avrebbe aiutato
la bambina che cercava disperatamente di recuperare i palloncini rossi
che le erano volati via dalla manina paffuta rimanendo intrappolati tra
i rami di un albero.
E non avrebbe nemmeno scoperto che la bambina teneva tanto a quei
palloncini perché lei era del segno del Cancro, e un palloncino rosso
era il portafortuna del giorno annunciato da Oha-Asa nell'oroscopo
della mattina.
E non ne avrebbe ottenuto nemmeno uno come ricompensa per la propria
gentilezza, se non fosse stato per Kazunari.
«Ti
ringrazio» proferì il ragazzo dai capelli verdi,
tenendo tra le dita fasciate il filo -anch'esso rosso- del palloncino,
rivolgendosi al ragazzo che camminava tranquillo alla sua sinistra, che
invece aveva le mani affondate nelle tasche dei pantaloni.
Questi
sbatté un paio di volte le palpebre, per poi mostrare un
sorriso entusiasta.
«Shin-chan
che ringrazia qualcuno? Non credevo che questo giorno sarebbe mai
arrivato!» trillò con tono scherzoso, e questo
bastò a fargli beccare un'occhiataccia.
Takao diede
una pacca sulla spalla del più alto dicendogli di non essere
sempre così tsundere,
e poi tutto successe troppo velocemente perché potessero
impedirlo.
Il palloncino
sfuggì di mano a Midorima e entrambi cercarono di
acciuffarlo, finendo per sbattere l'uno contro la testa dell'altro
-Takao aveva addirittura saltato, pur di non correre il rischio di
perdere l'oggetto che li aveva fatti disperare per quasi un'intera
giornata- e cadere a terra con un sonoro tonfo, che fu seguito dal
rumore più brutto che potessero sentire quel giorno.
Un piccolo
scoppio.
Di un palloncino.
Di quel
palloncino.
Erano riusciti
a non farlo volare via acciuffando entrambi il sottile filo, ma la
sorte aveva voluto che i loro sforzi fossero vani.
Dopo due sospiri afflitti all'unisono, cercarono quindi di liberarsi
dal filo ormai inutile, scoprendo però che si era annodato
sia attorno alle dita di entrambi.
Shintaro si
osservò il mignolo che ora oltre ad essere fasciato come di
consuetudine era anche circondato da quel piccolo anello di filo, e poi
spostò lo sguardo sul ragazzo dall'Occhio di Falco che
riempiva di occhiatacce quel nodo che teneva bloccato il mignolo della
sua mano sinistra e cercava di scioglierlo con i denti, in modo
abbastanza rozzo, senza ottenere alcun risultato.
Ed essendo il tipo di persona che a oroscopi, leggende e credenze ci
credeva fermamente, quello strano evento gli fece realizzare una cosa
abbastanza... assurda.
Forse sarebbe entrato nel panico se l'avesse scoperto in qualche altro
modo, ma quella coincidenza poteva essere solo un segnale del Fato, un
messaggio limpido come l'acqua.
«Shin-chan,
non hai un paio di forbici o qualcosa del genere? Voglio liberarmi di
questo dannato filo!»
A quella
lamentela, il tiratore rispose con un piccolo sorriso.
«Non
basta così poco, per tagliare questo filo.»
Asserì,
quindi si sollevò e porse una mano all'altro per aiutarlo a
fare lo stesso, sbuffando qualcosa sul dover comprare in fretta un
altro palloncino.
Kazunari lo
aveva guardato con aria interrogativa per alcuni secondi, per poi
sospirare e seguirlo.
“Shin-chan, non
dovresti dire frasi del genere ad un ragazzo innamorato...”
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