Anno nuovo, sfiga
nuova
Dopo aver letto
l’annuncio, William prese a camminare nervosamente per il suo
ufficio, incredulo.
Si
sfilò gli occhiali per strofinarsi energicamente le
palpebre. Sperava ardentemente di aver letto male, che la sua miopia si
fosse improvvisamente aggravata, qualsiasi cosa... ma non poteva
credere a quanto aveva letto.
Il foglio
bianco gli tremò tra le mani mentre lo rileggeva per
l’ennesima volta.
<<
... Per una questione di praticità i nuovi alloggi messi a
disposizione dal Dipartimento saranno assegnati alle già
formate squadre d’azione operanti... >>
Per un attimo
William si sentì mancare e, per evitare di stramazzare sul
pavimento, si sedette sul divanetto antistante la scrivania
così da trovarsi di fronte i suoi colleghi.
Esattamente
davanti a lui, Alan Humphries se ne stava seduto composto, con la
schiena ben dritta poggiata contro lo schienale della poltroncina che
occupava. Addossato al bracciolo di quest’ultima, con una
gamba penzoloni e l’altra tesa a sostenere la propria
possente figura, stava invece Eric Slingby.
“Ma
ci pensi Eric? Vivere tutti sotto lo stesso tetto. Insieme tutti i
giorni, non solo in ufficio ma anche a casa... Sarà una
bella sfida, non trovi?” osservò il più
giovane.
“Oh,
sì... non vedo l’ora!” rispose
l’altro con un tono a metà tra l'ironico e il
seccato, più impegnato a giocherellare con il colletto della
camicia del compagno che a prestar attenzione alla sua analisi.
Allora Ronald
Knox, che per l’evidente eccitazione aveva iniziato a
saltellare per la stanza, rispose anch’egli a quella
considerazione.
“OH,
SI’! Sarà bellissimo condividere i pasti e il
sonno! Oh, a proposito” fece una pausa piroettando su se
stesso “Spero non sia un problema per voi, trovarvi di tanto
in tanto della biancheria femminile in giro... non so se mi
spiego” aggiunse con un sorriso sornione, sollevando in
contemporanea un sopracciglio.
A
quell’affermazione William sospirò pesantemente,
sull’orlo di una crisi di nervi. Era davvero quella la sua squadra
d’azione? Il solo pensiero lo fece rabbrividire.
Accavallò
le gambe e reclinò un poco la testa, cominciando a
massaggiarla per un’emicrania ancora insesistente ma che
sicuramente sarebbe giunta da lì a poco.
Di colpo la
presa che da un po’ gli avviluppava un braccio si
rafforzò e una voce squillante lo investì con
tutta la propria potenza.
“Will
caro, ti senti bene?” domandò un preoccupato Grell
Sutcliff.
L’interessato
voltò il capo per guardarlo. Nonostante tutto quel rosso
superfluo, la sua figura era ordinata, doveva ammetterlo.
“Allora
tesoruccio, cos’hai?”
I suoi occhi
ne incontrarono un paio dalle ciglia esageratamente lunghe e
fermentanti.
“Nulla
Sutcliff, sto benissimo” si affrettò a rispondere
allora.
“Oh!
Non dovresti farmi preoccupare così, monellaccio!”
lo rimbeccò l’altro con falso tono di rimprovero.
Poi
scrollò le spalle e affermò con aria sognante
“Ma dal nuovo anno non ci saranno più problemi...
poiché staremo seeempre insieme e io potrò
vegliare su di te~♥! Non sei contento?”
William
deglutì ma a nulla valsero i tentativi di sottrarsi a quella
morsa, né a quel viso che continuava a strusciarsi contro la
sua manica. E nemmeno il tentativo di fuggire da
quell’ufficio.
Perché
quella era la sua squadra
d’azione.
Note dell'Autrice: Oh.
Finalmente mi sono decisa a cominciare questa serie sui nostri cari
shinigami. *yeah*
Vorrei
spiegare che per "squadra d'azione" intendo praticamente un team di
shinigami che, più o meno, lavorano insieme. Ora, anche se
il secondo musical ce li ha mostrati a lavorare insieme, non so per
certo se tutti e cinque gli shinigami qui presenti lavorino proprio
sempre insieme. Ma per questa raccolta ho preso per buona
quest'assunzione, per questo ho voluto usare il termine "squadra".
Per l' "oh,
sì"... sappiate che non è una ripetizone ma ha un
suo significato (spero solo di essere riuscita a farlo capire!).
E
basta, credo. A proposito di nuovo anno: il mio orologio sta segnando
le 2:19 quindi... Buon Anno a tutti! ^.^
Credits:
tutti i personaggi appartengono a Yana Toboso.
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