I'm alive.

di Hope it
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Mi svegliai, guardando il bianco del soffitto, quasi accecante. Mi sentivo ancora intorpidita e stanza dall’anestesia. Mi  sentivo strana. Dall’alto fecero capolino i volti di Harry e Louis.
‘buongiorno!’
Urlò Harry cosi forte da farmi vibrare le orecchie. Alzai gli occhi al cielo. In quel momento la pota si aprì, ed entrò una giovane dottoressa bionda.
‘Ciao, Abbie. Vedo che ti sei già svegliata, il tuo ginocchio è a posto ora, devi solo stare attenta a non fare movimenti bruschi per i prossimi due o tre giorni e tornerà come nuovo. ‘
Mi disse sorridendo. Non ci potevo credere.
‘grazie mille.’
Dissi, incapace di trattenere la mia gioia. Lei sorrise ancora ed uscì dalla stanza. Tolsi le coperte e scesi dal letto. Mi venne un leggero capogiro, ma mi ripresi subito.
‘Attenta, hai sentito cosa ha detto la dottoressa?’
Disse Louis con le mani tese verso di me per sorreggermi.
‘tranquillo.’
Risposi, facendo una giravolta. Era veramente come nuovo. Feci un’ altra piroetta e saltai. Persi per un attimo l’equilibrio ma lo recuperai subito. Mi aspetta di sentire il solito dolore che mi veniva quando lo sforzavo, ma questo non venne. Era tutto vero! Corsi ad abbracciare Louis e cominciai a saltellare per la stanza come una bambina. Louis e Harry mi guardavano divertiti.
‘spero che adesso non insegnerai anche a noi a ballare, signorina.’
Mi disse con aria severa. Lo guarda e gli feci uno dei miei più angelici sorrisi.
‘ma certo tesoro. Lo farò con le buone o con le cattive.’
Dissi cambiando voce, rendendola più minacciosa alla fine. Mi guardarono con aria fintamente spaventata. Scoppiai a ridere, loro con me. Mi sentivo bene, finalmente potevo essere felice. Mi accorsi però che mancava qualcuno.
‘dov’è Niall?’
Chiesi.
‘è fuori, avremmo dovuto chiamarlo quando ti svegliavi ma ci siamo dimenticati, scusaci.’
Rispose Louis.
‘non c’è problema. Vado io da lui.’
Risposi, sorridendo. Harry mi fece l’occhiolino. Uscii dalla stanza, percorsi il lungo corridoio che portava all’uscita dall’ospedale. Uscii dall’entrata principale e mi fermai. L’aria mi sferzava leggermente i capelli. Lo vidi subito era girato di schiena, osservava il grande parco che si estendeva al di fuori dell’ ospedale. Sembrò avvertire la mia presenza, perché si girò. I suoi occhi sgranati si piantarono nei miei. Cominciai a correre. Era bello poterlo fare, ora. Era proprio una bella sensazione. Lo vidi avvicinarsi sorridendo. Il sole lo illuminava, sembrava un angelo. Aprì le braccia, ridendo. Gli saltai in braccio con cosi tanta forza che cadde a terra, con me sopra. Cominciò a ridere, non riusciva a smettere, mentre io ascoltavo il suono della sua risata. Ad un certo punto mi  guardò negli occhi.
‘stai bene?’
Chiese, in un sussurro.
‘mai stata meglio.’
Risposi, prima di appoggiare le mie labbra sulle sue.

Scusatemi tantissimo per il ritardo ma ho avuto problemi con la password di Efp. Spero continuate lo stesso a seguire la mia storia.
Graze e buona lettura!




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