CAPITOLO
1:
CAMBIAMENTI
Tutto
ad Arendelle era tornato alla normalità, o quasi.
C’erano ovviamente delle novità dopo tutto quello
che era accaduto negli ultimi
tempi. Infatti, se negli anni precedenti le porte del castello erano
rimaste
sprangate ai problemi del popolo, ora non potevano essere
più aperte di così:
la regina Elsa concedeva udienze su udienze ai suoi sudditi, cercando
di
recuperare il tempo perso per instaurare un buon rapporto con la gente,
che non
l’aveva mai vista prima del giorno
dell’incoronazione e che fino ad allora
aveva congetturato che lei fosse tanto bella ed altera da non voler
avere
nessuno intorno a sé…
non potevano essere
più lontani di così dalla realtà.
Elsa, infatti, fin da quando si era rinchiusa
nel suo isolamento autoimposto, non aveva voluto altro che essere
circondata da
persone che le volessero bene per quel che era: certo, aveva i suoi
genitori,
ma Anna e il resto del popolo non avrebbero potuto capire cosa le era
successo,
cosa c’era dietro a quel freddo distacco o ai suoi occhi
tristi. Fortunatamente
tutto si era risolto per il meglio, certo non c’era stato
nessuno “e vissero
felici e contenti”, continuava a litigare con Anna a volte e
molto spesso si
isolava dal resto del castello chiudendosi nel suo studio e facendo
lunghe
chiacchierate sui suoi dubbi con il ritratto del padre, ma per il
momento,
pensava Elsa, poteva bastare. Aveva il suo regno e aveva riallacciato i
rapporti con la sorella; il suo popolo, che aveva scelto volutamente di
dimenticare l’inverno perenne che aveva portato ad Arendelle,
la osannava e
cercava di non sembrare “gelida” nei rapporti
umani, cosa che, aveva notato, le
riusciva meglio di quanto avrebbe mai creduto.
Dal
canto suo la principessa Anna era sempre più emozionata
e smaniosa di conoscere quante più cose possibili di
Arendelle e dei regni
circostanti. Al castello era difficile incontrarla: infatti, usciva
presto al
mattino e rientrava tardi la sera, stanca ma contenta di tutte le cose
che
aveva fatto e visto durante la giornata. Si sedeva a cena con Elsa e le
raccontava ogni minima sciocchezza che le era capitato di vedere lungo
la
strada, frastornando di chiacchiere la povera regina, lieta del fatto
che Anna
avesse il suo momento di felicità dopo tutto quello che
aveva passato per colpa
sua.
-“Fra
qualche giorno il regno di Corona festeggerà le nozze
della principessa Rapunzel e siamo state invitate a partecipare anche
noi, ti
interessa?”- Elsa sapeva che Anna sarebbe andata su di giri
per la notizia e
sorrise quando vide il volto della sorella illuminarsi di gioia.
-“E
me lo chiedi!? Certo che mi interessa…anzi, non vedo
l’ora.”- Anna fece accidentalmente
volare via la forchetta che aveva in mano, che si
fermò ad un soffio
dall’occhio di uno degli inservienti, che tirò un
respiro di sollievo –“Ops,
scusa. Non volevo.”- fece un piccolo gesto di scuse,
portandosi una mano alla
bocca. Elsa rideva di gusto in cuor suo: amava la
spontaneità e l’allegria di
Anna e si augurava che non cambiasse mai.
-“Ehm,
allora quando si parte?”- chiese la principessa
ricomponendosi per quel poco che poté, ma incapace di
rimanere ferma sulla
sedia nell’attesa di una risposta.
-“Le
nozze sono tra una settimana, di domenica per la
precisione. La nave salperà sabato e ti porterà a
destinazione e alla fine dei
festeggiamenti ti riporterà indietro. Corona è il
regno della sorella di nostra
madre, quindi sarai un’ospite di riguardo.”-
-“Wow,
è fantastico. Non vedo l’ora di …
aspetta un attimo, hai
detto “ti” porterà, non
“ci”. Come sarebbe? Tu non vieni?”-
-“Anna,
devi capire che non posso abbandonare il regno alla
mercé di chiunque. Ho appena imparato a fare la regina, non
posso abbandonare
Arendelle senza una guida. Tu sarai la mia inviata e farai le mie veci,
sarà
come se ci fossi anch’io.”- Elsa le rivolse un
sorriso di incoraggiamento, poi
rivolse lo sguardo verso il contenuto del piatto che aveva davanti:
“Pensavo
che Kristoff forse poteva venire con te.”
-“Mm,
dovrò chiederglielo, non credo verrà.”-
disse triste
Anna, scrollando le spalle.
-“Tutto
bene? C’è qualcosa che dovrei sapere?”-
una sorte di
inquietudine s’impadroniva del cuore della giovane regina
quando si trattava
della felicità della sorella.
-“Oh
no.”- Anna si era fatta stranamente silenziosa.
-“Sicura?
Ora che ci faccio caso è un po’ che Kristoff non
si fa vedere al castello. Prima la sua presenza mi infastidiva quasi,
ma ora
credo mi manchi il fatto che non ti gironzoli più
attorno.”- Elsa smise di
occuparsi della cena ormai fredda e si concentrò
sull’espressione turbata di
Anna che piluccava pensierosa la sua.
-“Io
non so cosa non vada con Kristoff. Da qualche giorno
non lo vedo e l’ultima volta che siamo stati insieme era
strano, aveva la testa
da un’altra parte. Era così sovrappensiero che
nemmeno le stupidaggini che dice
Olaf l’hanno smosso. Domani credo che andrò a
parlargli.”-
-“Ci
tieni molto a lui,vero?”- Elsa conosceva già la
risposta,
Anna ce l’aveva scritta a caratteri cubitali in faccia.
-“Chi?
Olaf? Oh certo gli voglio molto bene…”-
Elsa
portò una mano alla fronte: non poteva essere
così
svampita!
-“No,
Anna. Parlo di Kristoff. Mi era sembrato di capire che
c’era un certo interesse da parte di entrambi.”-
-
“Beh, lo pensavo anch’io, ma forse ci sbagliavamo
entrambe.”- l’espressione di Anna divenne ancora
più triste.
-“Oh
Anna, mi dispiace. Ma credo che quella in errore sia
tu: l’interesse genuino di Kristoff nei tuoi confronti si
vede da un miglio di
distanza.”- cercava di rincuorarla ma sembrava che le sue
parole sortissero
solo l’effetto contrario.
-“Lo
so anch’io, ma credevo che dopo...”- Anna
arrossì
vistosamente abbassando la testa per nasconderlo ad Elsa-
“dopo…beh io ho fatto
il primo passo e mi aspettavo che lui poi ne facesse un altro, ma non
è stato
così.”-
-“Ascoltami
Anna, sono sicura che domani riuscirai a
chiarire questa situazione di stallo con lui.”-
-“Lo
spero tanto.”- Anna si alzò dall’enorme
tavolo che
troneggiava all’interno della sala da pranzo e si diresse
verso la porta.
-“Anch’io,
altrimenti Kristoff diventerà una statua di
ghiaccio da esporre in giardino.”- Elsa lo disse fra
sé, ma Anna la sentì
borbottare sottovoce.
-“Hai
detto qualcosa?”- era ormai sull’uscio della porta.
-“No.
Solo buonanotte!”- la regina sobbalzò sulla sedia,
colta in flagrante.
-“Buonanotte
Elsa.”- Anna le rivolse un sorriso tirato,
chiuse la porta dietro di sé e salì in camera sua.
Ormai
erano giorni che non vedeva “il mastro consegnatore
del ghiaccio di Arendelle”. Kristoff, qualche giorno
addietro, si era
volatilizzato dicendo di dover svolgere un lavoro importante e che
quindi per
qualche giorno non si sarebbero incontrati. Ma Anna l’aveva
scorto al mercato
mentre passeggiava e lui l’aveva salutata a stento e poi era
scappato via, come
se non gradisse più la sua compagnia. La principessa aveva
riflettuto a lungo
sui comportamenti del suo
“quasi-più-che-amico”, come lo chiamava
Olaf, e non
aveva trovato nessuna risposta alle infinite domande che le assillavano
la
mente. Il suo atteggiamento l’aveva offesa ed intristita
oltre ogni dire, quasi
quanto il comportamento degli ultimi quattordici anni di Elsa.
-“Domani
gliene dirò quattro. Sentirà cos’ho da
dire e poi
se vorrà potrà anche cacciarmi via; Anna di
Arendelle non si farà trattare così
dal primo che passa! Kristoff puoi esserne certo.”-
annuì all’immagine che le
rimandava lo specchio, mentre si spazzolava energicamente i capelli,
preparandosi per la notte.
-“Ouch”-
un verso di disappunto le sfuggì di bocca quando la
spazzola si fermò in un groviglio di capelli ramati. Prese
l’oggetto in
questione e lo lanciò dall’altro lato della
stanza, mandando in frantumi un
vaso colmo di fiori arancioni. Sospirò rassegnata dalla sua
goffaggine.
Così,
carica di aspettative per il giorno seguente, si mise
a letto e pregò che la determinazione che
l‘animava in quel momento non si
sciogliesse come neve al sole alla presenza di Kristoff. E poi come
ogni notte
si addormentò sognando gli occhi scuri del “suo
uomo del ghiaccio”.
AngolinoAutrice:
piccola fanfiction senza pretese sulla coppia
disney che shippo in questo momento. Anna e Kristoff mi sono entrati in
testa e
non sembra vogliano uscire molto presto, per cui do retta al mio
cervello che
mi dice di scrivere e lo faccio. Ho notato che poche fic parlano di
questi due
e si soffermano principalmente sul personaggio di Elsa, che per
carità è uno
dei meglio riusciti alla disney negli ultimi anni, ma credo che la
coppia
Kristanna abbia molti spunti narrativi da offrire, tanti quanti ne ha
la regina
di ghiaccio. Per questo motivo nasce questa fic che spero piaccia a
qualcuno.
Non so ancora bene come si svilupperà, ma credo che
interesserà molto il futuro
della coppietta XD
Ps: spero non
ci siano errori di battitura o di grammatica,
se così non dovesse essere vi prego di farmelo sapere. Al
prossimo chap.
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