Fucking like gorillas.

di gorillagene
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We'll be fucking it like gorillas.


Il sabato è il giorno in cui tutti gli adolescenti sono pronti a divertirsi, convinti che una sigaretta o una bevuta d'alcol li renda migliori. E poi ci sono quelle miriadi di feste organizzate per stare insieme, per far un pò di baldoria; o semplicemente per appartarsi con il primo ragazzo che passa.
Quella sera, in quella stanza, si udivano solamente i nostri sospiri. Sembravano unirsi l'uno con l'altro come una melodia ripetuta, senza fine. Sentivamo entrambi freddo, ma poco importava. I nostri corpi erano avvinghiati tanto da provare quel calore che riesce a riscaldarti in poco. Continuai a muovermi su di lui senza fermarmi, mentre assaporavo le sue labbra. Accarezzai il suo petto sudato, facendo scorrere la mia mano dall'alto verso il basso. Poi fui costretta a fermarmi.
«A fianco ci stanno dando dentro, non ti pare?»
Lo sentii ridere.
«Non farci caso.»
Gli sorrisi e poi ripresi a muovermi su di lui. Poggiò le sue mani sui miei fianchi, accarezzandomi. Provai dei piccoli brividi solamente al tocco delle sue dita sul mio corpo. Notai il suo viso contrarsi in diverse espressioni; era così appagante vederlo provare piacere. Mi fermai di nuovo.
«È impossibile continuare in questo modo. Insomma, è davvero imbarazzante.» dissi ridendo.
«Rilassati piccola.»
Mi alzai leggermente, per vederlo meglio. In quel preciso istante mi resi conto di quanto fosse terribilmente sexy.
«Mi ricordi perchè abbiamo scelto di fare sesso imbucandoci ad una festa per adolescenti?»
«Forse perchè ne casa mia, ne casa tua, erano libere?»
«Si, e quindi chiuderci in qualche stanza di un locale sarebbe stata la soluzione giusta.»
«Sarebbe stato un piano geniale, se non fosse stato per i due rumorosi nell'altra stanza.»
Posai un leggero bacio sulle sue labbra; lui sorrise.
«Questo significa che sono perdonato?»
«Voglio vivere con te, Bruno.»
«Lo voglio anch'io, credimi.»
Mi mossi per stendermi accanto a lui, quando Bruno 
mi prese i polsi, fermandomi.
«Mi piace questa posizione, perchè dobbiamo rovinare tutto?»
Scossi la testa sorridendo.
«Direi che anche a me non dispiaceva.»
Bruno si voltò appena verso di me, tanto da poter posare piccoli baci sul mio capo. Mi accarezzò un braccio, sussurrandomi all'orecchio «Il piano non è riuscito poi così male.»
«Sono totalmente d'accordo.»
«Aspetta un secondo.»
Bruno si sporse a lato del letto, frugando nella tasca dei suoi jeans, quando tirò fuori una sigaretta e l'accendino. In quel momento mi soffermai sulla sua schiena, e le sue spalle. Aveva dei lineamenti così perfetti, e semplici. Non era uno di quei ragazzi con fisici scolpiti, ma a me non importava. Lo amavo ma soprattutto amavo ogni cosa di lui; la sua voce, i suoi capelli, il suo fisico così com'era; non volevo cambiare nulla di lui. Mi incantai, quando lo vidi accendersi una sigaretta.
«Lo sai che odio quando fumi.»
«Sai però che non è un vizio.»
Cercai il mio reggiseno, non avendo la minima idea di dove fosse andato a finire.
«Diamine Bruno, dove hai gettato il mio reggiseno?»
«E' una domanda seria?»
Lo colpii con una cuscinata. Lui rise con la sigaretta accesa tra i denti.
«Vuoi fare un tiro?»
«No, grazie.»
Dopo aver ritrovato finalmente il reggiseno, cominciai a vestirmi notando che Bruno mi guardava.
«Cos'hai da guardare?»
«Ho da proporti un appuntamento serio.»
Risi instintivamente. «Ti ho già detto che non c'è bisogno di tutte quelle smancerie o cose da romantici.»
«Da quando stiamo insieme non abbiamo mai cenato insieme o qualcosa del genere.»
«Forse perchè non ne abbiamo bisogno?»
Mi sedetti sul letto, guardando Bruno negli occhi.
«Domani, alle 8 ti passo a prendere.»
Scossi la testa, «Bru...»
«Non accetto un no come risposta», poi mi lasciò un bacio sulle labbra sorridendo.
«Hai un sorriso bellissimo
Bruno in risposta mi concesse un altro dei suoi bellissimi sorrisi e poi spense la sigaretta posando il mozzicone in una cenereria sul davanzale della finestra. Si girò di nuovo verso di me, notando che lui era completamente nudo mentre io già vestita.
«Non c'era bisogno che ti rivestissi..»
«Perchè?»
«Volevo vederti ancora un pò nuda.»
Gli diedi un colpetto sulla spalla ridendo.
«Avrai altre occasioni, ora vestiti. Che dici, mi porti a prendere una cioccolata calda?»
«Ci sto. Ma non dimenticarti "le altre occasioni".»
Mi alzai dal letto, «Sei sempre il solito Hernandez.»
 
Hello, everybody!
Premetto che questa è
la prima ff che scrivo su Bruno,
quindi mi farebbe piacere se lasciaste
una piccola recensione.
Vorrei sapere cosa ne pensate dell'idea, della scrittura, e dei piccoli particolari.
Grazie, un bacio. xo
























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