la caduta di un eroe

di GiuliaGranger
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~~Guardo le foto di famiglia mentre un flashback mi assale. Katniss che tiene in braccio nostro figlio, Katniss con nostra figlia al suo trentesimo compleanno, Katniss...
Mi manca così tanto, è come se, alla sua morte, un pezzo del mio cuore sia morto con lei. Non ho svuotato la sua camera da letto e ogni giorno la pulisco minuziosamente. Una volta al mese porto i fiori alla tomba di Prim e vado a trovare Gale in ospedale, moribondo. A quanto pare io sono quello che resiste di più. Ogni giorno vado in panetteria a sfornare il pane con mio figlio. Mia figlia caccia nei boschi. Assomigliano così tanto a noi, i nostri figli... no, loro, adesso, assomigliano solo a me.
Ricordo l'Arena soprattutto la seconda, i baci di Katniss, le sue labbra premute contro le mie. Era la cosa più bella di tutte, mi dicevo, avere qualcuno da amare, di cui prendersi cura.
Mi allontano di botto dalla mensola dove poggiano le foto e il mio sguardo cade sul calendario: oggi devo andare a trovare Gale. Mi incammino verso la porta di casa, mi infilo malamente il cappotto e esco sotto la pioggerellina estiva incamminandomi verso l'ospedale.
Appena varco la porta dell'ospedale l'infermiera, che sa perché sono lì, mi blocca dicendomi -No, per favore no. Signor Mellark aspetti, non è il momento adatto.
Impallidisco e la scruto bene: è pallida e agitata. Non replico, ma il mio sguardo non ammette repliche per quanto io sia spaventato. Mi guida, camminando velocemente e nervosamente, fino alla stanza di Gale e mi affaccio appena in tempo per vedere due infermieri richiudere la bara sopra il corpo pallido e inerte di Gale Hawthorne...
 




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