Sometimes the person that you'd take a bullet for is
behind the trigger
Alla mia sugar,
tantissimi auguri di Buon Compleanno.
Con tanto amore e tanto Sterek.
Sometimes the person that you'd take a bullet for is
behind the trigger.
Stiles è arrivato, e per un attimo Derek pondera l'idea di
non
farsi trovare. Potrebbe poi dirgli di essere uscito a prendere un po'
d'aria, a fare due passi per passare il tempo. Sarebbe molto
più
semplice che affrontare la realtà.
Ma Stiles è già dalla porta del loft, la spalanca
con
forza e, come suo solito, si muove a passo veloce per l'appartamento,
buttando lo zaino sul tavolo e posandogli un leggero bacio sulle labbra
prima di dirigersi verso il frigorifero.
"Tu non hai idea di cosa è successo oggi" esclama mentre
sorseggia del succo d'arancia direttamente dalla bottiglia. "Erano
tutti impazziti. Tutti i lupi, intendo, compreso Ethan, e io ho dovuto
salvarli. A pensarci bene, sono stato davvero bravo, per essere solo un
umano."
Derek inspira profondamente e storce il naso, disgustato. L'odore
naturale del suo compagno è quasi interamente coperto da
quello
di benzina e aconito, e la cosa non gli piace.
"Il primo è stato l'Alfa. Voleva segarsi in due - con una sega,
capisci? - e sono arrivato a tanto così dal fare la stessa
fine."
Dovrebbe interromperlo e dirgli la verità, davvero, ma
preferisce lasciarlo parlare, ascoltare il suono della sua voce,
conscio del fatto che, dopo aver saputo, non gli rivolgerà
parola per molto tempo.
"Boyd invece si è infilato in una vasca piena d'acqua con
una
cassaforte sullo stomaco. Avevamo scoperto che serviva il calore per
farli rinsavire, ma non sapevamo come fare. Poi, toh!, colpo di genio:
i razzi d'emergenza del bus. In realtà c'è
arrivata
Lydia, ma fa lo stesso."
Potrebbe non dirgli niente e sperare che non lo scopra. Del resto,
è una situazione che non si ripeterà
più, mai
più. E' stato solo un errore, uno stramaledettissimo errore
dovuto alla sua debolezza.
"Sotto il letto abbiamo trovato un Isaac terrorizzato, ancora non
sappiamo bene da cosa. Probabilmente aveva avuto una visione di suo
padre o di quello che gli ha fatto passare, poverino."
No, non può farlo, non a Stiles. La realtà gli
farà male - lui gliene farà - ma è di
sicuro
preferibile ad una bugia. Non può mentirgli
perché poi
non riuscirebbe più a guardarlo negli occhi. Non ci riesce
già adesso.
"Ma il peggiore è stato Scott" riprende l'altro, e nella sua
voce compare una vena di tristezza che costringe il lupo a sollevare lo
sguardo su di lui. "Si è... si è cosparso di
benzina e...
è distrutto, Derek, davvero. E' convinto di essere la causa
della tua morte e io avrei voluto dirglielo che sei vivo,
perché
non è giusto. So che mi hai chiesto di non rivelarlo a
nessuno,
e lo capisco, ma... Dio, mio fratello stava per darsi fuoco e io avrei
potuto impedirlo!"
Ora Stiles è vicino, abbastanza vicino da essere
abbracciato, e
l'Alfa lo fa. Lo abbraccia, stretto, e nasconde il viso contro il suo
collo, cercando di ignorare il tanfo che impregna la sua pelle.
"Ho fatto una cosa orribile, Stiles" mormora, parlando per la prima
volta da quando il ragazzino è entrato in casa sua.
Stilinski sospira, mentre una mano corre tra i capelli di Derek e
lì staziona per qualche istante, prima di prendere a
muoversi
lentamente. Il suo tocco è delicato, affettuoso, e questo fa
sentire Hale ancora più colpevole. Cristo, quanto gli
mancherà quel contatto.
"Ho saputo di Ennis" sussurra Stiles, direttamente nel suo orecchio.
"Non è colpa tua, Derek. E' giusto così, doveva
fare la
fine che ha fatto. E so che detto da me, che ho praticamente salvato la
vita a uno dei nostri nemici, non ha molto senso, ma..."
"No, non Ennis" lo interrompe.
Si allontana leggemente, solo il necessario per poterlo guardare negli
occhi, ma senza perdere il contatto con la sua pelle, con lui.
"Dopo lo scontro sono venuto a cercarti a scuola. Avevo bisogno di
aiuto e non sapevo a chi altro rivolgermi... ma tu non c'eri. Mi sono
imbattuto in Miss Blake, lei mi ha riportato a casa."
Glielo deve dire adesso, non può più rimandare. E
gli
costa una fatica immane sostenere il suo sguardo, ma deve prendersi le
proprie responsabilità e affrontare ciò che ha
fatto.
"Stiles, Jennifer ha passato la notte qui. Nel mio letto."
L'altro lo guarda confuso per qualche istante, la bocca semi aperta in
una muta esclamazione di sorpresa. Derek può determinare con
precisione il momento in cui il suo compagno finalmente capisce: il suo
volto perde rapidamente colore mentre gli occhi si fanno lucidi, il
respiro affrettato, il cuore batte veloce quasi volesse uscire dal
petto. Il figlio dello sceriffo sembra sull'orlo di un enorme attacco
di panico e Derek ha paura che possa succedere davvero.
Stiles abbandona la presa sulle spalle del lupo e lascia cadere le
braccia lungo i fianchi, inermi. Una parte di lui vorrebbe scoppiare a
ridere, commentare il pessimo senso dell'umorismo di Hale e tornare
alle loro vite. Ma l'altra parte, quella razionale, gli suggerisce che
è tutto vero, tutto dannatamente reale.
Derek lo ha tradito con
una donna.
Derek lo ha tradito con
la sua professoressa.
Derek lo ha tradito e
basta.
Si volta senza dire una parola, recupera lo zainetto e si avvia verso
l'uscita, con calma. Non piange, Stiles, non una sola lacrima. Non
vuole dare a Derek questa soddisfazione. Piangerà a casa,
urlerà, butterà tutto all'aria magari, ma per
adesso
è deciso a mostrare un lato di sé che quasi
nessuno
conosce. Questa volta sarà lui il duro della situazione.
E' quasi arrivato alla porta del loft quando una mano, leggera ma
decisa, si posa sul suo braccio.
"Aspetta" mormora Derek. "Mi dispiace."
Stiles si ritira come se avesse preso la scossa. No, Derek non
può fare così. Non può guardarlo con
quei grandi
occhi verdi che tanto adora, resi umidi da lacrime represse a forza,
con un'espressione che gli strazia il cuore. Stiles non può
semplicemente perdonarlo,
anche se per un istante l'idea gli passa per
la testa, anche se per un attimo vorrebbe solo abbracciarlo e
cancellare tutta quella sofferenza che gli legge in viso. Gli rivolge
un'ultima occhiata - e, cielo, spera davvero di essere riuscito a
trasmettergli tutta la rabbia e l'odio che prova in quel momento con
quell'occhiata - e se ne va, senza voltarsi, lasciando un lupo immobile
e distrutto, in preda ai sensi di colpa.
Non cederà. Non questa volta. Fa troppo male.
Neanche fuori, mentre apre la portiera e salta a bordo della jeep,
quando l'ululato che squarcia il silenzio è talmente carico
di
dolore da farlo tremare.
E torno a rompervi le
scatole, ancora in questo fandom, ancora con Derek e Stiles.
Questa volta sono qui per fare gli auguri a shasha5,
che mi perdonerà per averle regalato una angst... vero? Ma
sì, in fondo mi vuole tanto, tanto bene e passerà
sopra al fatto che ho appena distrutto lo Sterek *cerca di
autoconvincersi*
Allora, la storia è ambientata dopo la 3x06. Oh, e Stiles sa
che Derek è vivo.
Il titolo è tratto da un verso di 'Miss missing you' dei
Fall Out Boy (qui il
link per ascoltarla)
Ringrazio anticipatamente chiunque leggerà,
recensirà e/o infilerà questa schifezzuola in una
delle tre liste e tolgo il disturbo!
Alla prossima! :)
Baci8
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