Wind and
Dragon
1. Do you?
Erano
le
prime ore del mattino, e Neji sedeva nel bel mezzo del campo
d’allenamento del
suo team. Era incredibilmente irritando; comprensibile, dato che la sua
usuale
compagna era in ritardo di due ore. All’inizio si era
preoccupato, pensando che
forse le fosse successo qualcosa, ma sapendo che Tenten era
perfettamente
capace di badare a sé stessa, gli era cresciuta sempre di
più la rabbia. Anche
se non era davvero da lei rinunciare alla pratica, questa parte di
informazione
non aiutava molto a calmare la furia dello Hyuuga.
Quando
il
primo raggio di sole cominciò a dipingere il cielo
mattutino, Neji si alzò
dalla sua posizione; ne aveva avuto abbastanza. Si avviò
rapidamente per la
foresta, diretto a casa di Tenten. Anche se era stato a casa sua molte
volte,
di solito solo per accompagnarla alla porta, sembrava sempre che avesse
difficoltà a trovare il luogo. Il fatto era che Tenten
viveva all’esatto lato
opposto di Konoha rispetto a villa Hyuuga, un’area con cui
Neji non era così pratico.
Dopo
aver
cercato instancabilmente col Byakugan, i suoi occhi trovarono una casa
familiare che, così presumeva, doveva essere nel quartiere
giusto.
Avvicinandosi alla porta, ebbe la certezza che la casa fosse proprio
quella che
cercava. Era stato tentato di buttare giù la porta in una
fitta di rabbia, ma
essendo lo stoico Jounin che era, si calmò abbastanza da
apparire esteriormente
freddo e padrone di sé. Dentro, la sua mente era oscurata
dal desiderio di
distruggere la porta e trascinare Tenten fuori per andare ad allenarsi,
ma
essendo il genio che era, non voleva rovinare la sua immagine di
ghiaccio
mostrando così intense emozioni. Respingendo la sua
frustrazione, bussò
gentilmente alla porta di legno.
Poté
sentire
un paio di passi pesanti al di là della porta. Per
etichetta, non usava mai il
Byakugan per vedere all’interno di altre stanze se non era in
missione o se non
era necessario; ma anche senza la sua innata, sapeva che quei passi non
potevano appartenere alla piccola Tenten. La porta si aprì e
un uomo comparve
davanti a Neji, uno sguardo severo sul suo viso. “Chi
sei?” domandò in tono profondo e intimidatorio.
Neji
non era
uno che si faceva intimidire facilmente, ma sentì lo stesso
una leggera scarica
di paura attraversargli la schiena quando alzò lo sguardo
alla minacciosa
figura davanti a lui. L’uomo sembrava essere più
alto di chiunque Neji avesse
mai visto, facilmente più alto di Jiraya almeno di un palmo.
Aveva capelli
scuri, penetranti occhi marroni, e una corporatura robusta. Da una
prima
occhiata, Neji poté supporre che l’uomo fosse uno
shinobi esperto, anche se non
l’aveva mai visto prima.
“Hyuuga
Neji.” Rispose, riprendendosi dalla sua iniziale apprensione.
Non sapeva cosa
fosse, ma c’era qualcosa di quell’uomo che faceva
sentire il solitamente senza
paura Hyuuga, un piccolo timido bambino.
“Ryoku.(1)
Lascia in pace il povero ragazzo.” Una voce familiare
gridò da dietro all’uomo,
che faceva come da muro umano, coprendo completamente la proprietaria
della
soffice voce dalla vista di Neji.
“Ffh.”
Brontolò l’enorme uomo prima di girarsi verso sua
moglie.
“Oh,
ciao
Neji-san.” Una graziosa donna cinese si fece avanti da dietro
lo shinobi.
“Buon
giorno
signora Furi-iki(2)” Neji si inchinò leggermente
davanti alla piccola donna.
“Conosci
questo
ragazzo, Xiu-Juan?” chiese Ryoku alla moglie.
“Naturalmente,”
Xiu-Juan(3) sorrise al marito. “Questo è Neji-san,
un amico di Tennie”.
“Un
amico di
Tenten?” Ryoku intensificò lo sguardo sul giovane
uomo fuori dalla porta. Aveva
capito dopo aver aperto al bel giovane che non gli piaceva il suo
sguardo; non
era solo esattamente sicuro del perché… fino a
quel momento. “Tenten non è a
casa.” Lo informò a denti stretti.
“…”
Neji era
visibilmente teso.
“Per
favore
entra Neji-san.” Xiu-Juan fece cenno al ragazzo di entrare,
spostando il marito
che bloccava la porta, “Tenten-chan tornerà
presto.”
“Dov’è
andata?” chiese Neji dopo essersi seduto al tavolo della
cucina, dove Xiu-Juan
aveva preparato una tazza di tè per lui e Ryoku.
“Tsunade-sama
l’ha chiamata nel suo ufficio presto questa
mattina.” Replicò lei orgogliosa.
“Mh”
Neji
bevette un sorso del suo tè.
“Dimmi
Neji”
la forte voce di Ryoku lo separò dalla sua tazza. “Come
fai esattamente a conoscere mia figlia?”
“Siamo compagni di
squadra.” Rispose lui quasi automaticamente.
“Quindi vi conoscete da molto
tempo.” Domandò
ancora,
fissando intensamente il giovane Hyuuga.
“Hai.”
Replicò lui affermativamente, cercando di non lasciarsi
intimidire dallo
sguardo dell’esperto shinobi.
“Neji
è il
compagno di squadra con cui Tennie si allena ogni giorno”
Xiu-Juan informò il
marito.
“È
vero?”
domandò lui, con un misto di irritazione e approvazione nel
tono di voce.
“Hai.” Replicò
calmo Neji.
“Quindi
tu
sei la ragione per cui la mia piccolo ragazza è fuori di
casa ogni mattina alle
4?” Ryoku intensificò lo sguardo sullo
Hyuuga.
“È
una
kunoichi davvero scrupolosa.”
“Certo
che lo
è.” Ryoku ammorbidì lo sguardo al
complimento di Neji.
“Segue
le
orme di suo padre.” Lo informò Xiu-Juan orgogliosa.
“Anche
lei è
un maestro d’armi?” domandò Neji
incuriosito; si era sempre chiesto dove Tenten
avesse imparato a maneggiare le armi così bene.
“Certo”
Ryoku
sorrise compiaciuto, “ma sono sicuro che la mia piccola
Tenten-chan sarà presto
molto più brava di quanto lo sono io ora.” Sorrise
raggiante.
“Mh.”
Un
profondo silenzio cadde tra i due mentre Neji contemplava quel
pensiero. Non
sapeva quanto talento potesse avere Ryoku, anche se guardandolo, era
certo che
non dovesse essere un avversario facile, ma sapeva che l’uomo
stava dicendo la
verità: Tenten sarebbe stata capace, un giorno, di
sorpassare i più grandi
maestri d’armi della storia, in questo, Neji non aveva dubbi.
“Provi
dei
sentimenti per mia figlia?” chiese Ryoku a bruciapelo,
rompendo il silenzio
caduto sul trio, mentre Neji beveva un sorso di tè,
perdendosi tra i suoi
pensieri.
“…”
la tazza
che teneva fra le mani si infranse al suolo, rompendosi in mille
frammenti,
lasciando il giovane uomo congelato al suo posto dallo shock. Xiu-Juan
corse
immediatamente a raccogliere i pezzi mentre Neji e Ryoku continuavano a
fissarsi; Ryoku, per vedere la reazione di Neji alla sua domanda, e
Neji in
preda a un’assoluta paralisi.
“Mamma,
Papà,
sono a casa.” Urlò Tenten attraversando la porta
“Neji. Cosa ci fai qui?”
domandò vedendo lo Hyuuga.
“…”
Neji si
risvegliò dal trance, voltandosi rapidamente verso Tenten.
“Oh
no.” Sobbalzò
lei “Mi dispiace così tanto Neji! Mi sono
completamente dimenticata di mandare
qualcuno a dirti dell’appuntamento con
l’Hokage.”
“Mh”
Neji
riacquistò parte della sua solita compostezza.
“Mi
dispiace,
prometto che ricompenserò” Tenten fece i suoi
migliori occhioni da cucciolo.
“Mh”
Neji si
alzò dalla sedia e si inchinò gentilmente ai
genitori di Tenten “Grazie per il
tè”
“Di
niente
Neji-kun, torna ancora qualche volta.” Xiu-Juan sorrise
gioiosamente.
“Si
Neji, è
stato un piacere conoscerti” aggiunse Ryoku.
“Anche per me.” Replicò
lui. Si avviò verso la porta “Tenten.”
“Oh, arrivo.” Si
voltò e seguì il giovane uomo, “Ciao,
ci
vediamo più tardi” disse ai genitori prima di
uscire.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Quindi
che
te ne è parso?” domandò Tenten, mentre
i due compagni cominciavano il loro
allenamento.
“Di
che
cosa?” chiese Neji, anche se era certo di sapere a cosa la
ragazza si
riferisse.
“È
la prima
volta che incontri mio padre no?” ribadì lei.
“Hai.”
Rispose
lui, evitando un kunai.
“Allora?”
domandò Tenten di nuovo, estraendo i suoi rotoli.
“Gli
assomigli.” Replicò Neji, mettendosi in posizione
di difesa,
“Davvero?
Molte persone pensano che io somigli a mia madre”
“Mh.”
Neji
sorrise. Era vero che fisicamente Tenten assomigliava alla madre, ma
l’aveva
vista nel suo stato più intimidatorio, e questo era qualcosa
che aveva
certamente ereditato dal padre, l’unica persona oltre a
Tenten che poteva procurargli
brividi lungo la schiena.
“Credo
che tu
gli abbia fatto una buona impressione”
“Mh”
grugnì
Neji, ma sperava realmente di essere piaciuto a Ryoku, dopo tutto, non
voleva
di sicuro attirare le ire di un uomo del genere.
“Quindi…”
Tenten sorrise compiaciuta, ruotando un kunai tra le dita.
“…”
Neji
inarcò un sopracciglio facendole capire che stava aspettando
il seguito.
“Tu?”
Domandò
semplicemente.
“Io?”
ripeté
Neji, sentendosi stranamente nervoso per via del ghigno di Tenten, e
per il
fatto che lei non stesse più prestando attenzione al
combattimento: aveva
gettato le armi, cominciando a muoversi verso di lui.
“Tu?”
Tenten
sorrise ancora, ormai vicinissima a lui; il sorriso non abbandonava il
suo
volto.
“Io…”
Neji si
congelò improvvisamente, realizzando cosa Tenten gli stesse
chiedendo “Mh” (4)
“Allora…?”
domandò lei, guardandolo direttamente negli occhi; tra i due
non c’era
praticamente più distanza.
Neji
colse
quest’opportunità per sporgersi più
vicino a lei. I loro occhi si incrociarono
per un breve momento prima che Neji chiudesse la distanza tra loro e
appoggiasse le labbra su quelle di lei.
“Lo
pensavo.”
Tenten sorrise dopo che i due ebbero rotto il loro primo bacio.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
To Be Continued...
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
(1) Ryoku vuol dire Forza e Potere. Volevo
che il nome
rispecchiasse la descrizione dell’uomo intimidatorio che
è.
(2)
Furi vuol
dire Libera, Iki- vuol dire Spirito…
(3)
Nome cinese che vuol
dire elegante e grazioso
(4)
In caso
non l’aveste ancora capito, gli sta chiedendo se prova dei
sentimenti per lei.
Quindi ha sentito quello che Ryoku aveva detto prima che lei entrasse e
li
interrompesse.
---
Ed
eccomi qui
come promesso con la prima long-fic!
L’autrice
è
arrivata attualmente al quattordicesimo capitolo, e vi giuro, vale la
pena di
seguirla solo per quello! Il quattordicesimo fa sbellicare dalle risate
XDDD
Come
al
solito ecco il link originale:
http://www.fanfiction.net/s/4068047/2/Wind_and_Dragon
Commentateeeee!
Fidatevi,
fan
delle NejiTen, vale la pena di seguirla!
Celiane4ever |