Per sempre
Nella
sua scuola
Harriet è la classica ragazza considerata sfigata da tutti i
suoi compagni, la
nerd, quella con gli occhiali dalla montatura enorme e le lenti spesse,
i
capelli sempre raccolti in una crocchia troppo severa per essere quella
di una sedicenne,
le gonne lunghe fino a metà polpaccio e le camice bianche
perfettamente stirate
e con tutti i bottoni allacciati.
È
un mistero per
tutti come sia riuscita a conquistare la cheerleader più
popolare della scuola,
quella che non si fa alcun problema a girare con la divisa striminzita
della
sua squadra, i capelli sciolti sulle spalle e qualche tatuaggio sulle
braccia,
quella che coglie ogni possibilità di fare festa e casino in
un battibaleno. Louise
Tomlinson, quella che è sempre stata considerata la ragazza
facile della
scuola, quella che in realtà prima di Harriet ha avuto un
solo ragazzo e non ha
mai fatto niente con nessun’altra persona.
Per
questo c’è
sempre qualcuno che le fissa, quando camminano per i corridoi mano
nella mano,
le guance di Harriet perennemente rosse perché non
è per niente abituata ad
essere al centro dell’attenzione, Louise che le stringe le
dita come per ricordarle
che non è da sola davanti alle occhiate dei loro compagni.
C’è sempre qualcuno
che tenta di incenerirle con lo sguardo, gli idioti bigotti che non
vogliono
due “lesbiche di merda” nella loro scuola, ma ci
sono anche gli sguardi
ammirati e stupiti di chi non si sarebbe mai aspettato che una storia
del
genere, qualcosa che sembra una versione moderna di Cenerentola,
potesse nascere
tra le mura scolastiche del loro istituto.
“Non
mi piace
quando ci guardano,” sussurra Harriet, come tutte le volte
che si ferma al suo
armadietto per recuperare i libri che le serviranno durante la
giornata, sistemandosi
nervosamente gli occhiali, e Louise sorride, posandole una mano sulla
schiena e
avvicinandosi per baciarla dolcemente sul collo.
“A
me sì,” ribatte,
risalendo con le dita fino ad accarezzarle la nuca, e Harriet sbuffa
qualcosa
che somiglia molto a egocentrica, e
Louise ridacchia, baciandole nuovamente il collo.
“Perché prima o poi capiranno
che sono solo tua e se ne faranno una ragione,” mormora
contro la sua pelle
chiara.
Harriet
si
blocca con una mano sul libro di letteratura, sgranando gli occhi
dietro le
lenti spesse e arrossendo di colpo, e sente il sorriso della sua
ragazza contro
il collo. Tossicchia per qualche secondo perché non
è abituata a sentirsi dire
cose del genere, nemmeno da Louise, e quando abbassa lo sguardo sul
volto dell’altra
ha un piccolo sorriso disegnato sul viso. È lei a prendere
l’iniziativa, per la
prima volta da quando si sono messe insieme, e si china un poco per
poterla
baciare sulle labbra, posandole una mano sul fianco e portando
l’altra tra i
suoi capelli, senza badare ai propri libri né agli sguardi
che si sente addosso,
e non si fa problemi a socchiudere la bocca per approfondire il bacio.
Ha le
guance e il collo in fiamme quando si allontanano l’una
dall’altra.
“Se
la metti
così, allora, che ci guardino pure,” sussurra,
sorridendo con tutto il viso, e Louise
si innamora ancora un po’ di lei. non prova nemmeno a
trattenersi dal sollevarsi
in punta di piedi per poterle posare un altro bacio sulle labbra.
Ed
è qualche
anno più tardi, quando si trasferiscono in un minuscolo
appartamento in città
per non essere troppo lontane all’università che
Harriet ha deciso di
frequentare, che Louise si rende per la prima volta conto di aver
trovato il
suo per sempre in una persona
così
diversa da lei, tra le mura della loro scuola superiore.
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