Over

di Eyes and Smiles
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A Sedona il vento è arido, fa caldo, troppo per continuare a lavorare nel vigneto senza concedersi una pausa; giusto per assaporare un po di Nagual del Judith nella sua nuova annata.
Il tempo scorre, e tra un sorso e l'altro, la situazione riporta in mente una delle tante interviste rilasciate: "Sommelier per zombie; vini per accompagnare la carne umana"; strano articolo, pensò. Vi era un tempo, in cui non avrebbe mai creduto di rispecchiarsi in dichiarazioni simili, eccessivamente lontani da quello che provava. Improvvisamente, il pensiero delle cose dette negli ultimi anni lo assalì. Qualcosa dentro era cambiata; lo sciamano aveva placato la sua sete. 
Troppo vecchio per rammentarsi del bambino che, mostrando i muscoli, sperava di non essere soffocato; troppo saggio per farsi guidare solo dalla propria mente, tra simboli e spirali. Il buio ormai, stava svanendo. E se con l'ultimo passo, dopo il tredicesimo, aveva esorcizzato quello che, in passato, gridava dolore in un mare di nomi; il rancore verso chi troppa fiducia riponeva in un dio astratto, significa che la fine del viaggio è vicina.
Un ultimo tassello, è solo questo che manca; perché elevare corpo, mente e cuore ad una visione più ampia, non ha senso se non vi è una presa di coscienza finale. Mettere in discussione le proprie influenze ancora una volta, per allontanare definitivamente la rabbia, per portare a termine un viaggio che solo un certo Timothy credeva possibile: "Think for yourself, question authority".
Accenna un sorriso Maynard, è ora di tornare a lavoro.




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