Mattina. Tutto era pronto per la cerimonia di confessione. Non mancava
niente… o quasi. Jared, come al solito, era
l’unico a non essere ancora pronto per l’evento.
Alcuni potrebbero pensare che si stesse preparando spiritualmente, ma
in realtà… Si stava asciugando i capelli dopo
un’ora passata a decidere il colore che avrebbe sfoggiato per
l’occasione, e come sempre era rimasto con il solito nero
contrastato da punte rosso fuoco. Shannon aspettava impaziente
l’uscita di suo fratello, che chiuso in bagno, impediva agli
altri di fare i loro bisognini. Beh, quella volta in realtà,
Shannon doveva spremersi i punti neri che gli fiorivano ogni giorno sul
naso. Dovete sapere che non è solo Jared la “prima
donna” di Corte, perché suo fratello non
è da meno, nonostante la sua aria da duro: pretende il Bagno
Reale, e non si rischia neanche a lavarsi le mani nel bagno pubblico
per paura di rovinarsi la pelle con l’acqua
“comune” che scorre in quei rubinetti. Come se non
venisse dalla stessa conduttura del bagno privato! Comunque…
Il Re, ancora intento ad asciugarsi i capelli in modo che venissero
lisci come la seta, amava stare solo mentre si prendeva cura del suo
aspetto. Anche perché mentre lo faceva, aveva la fissazione
di dover stare… nudo. Nessuno lo sapeva… nessuno
tranne Barbara, amante segreta di Re Jared, che per evitare scandali,
le aveva trovato una copertura come sua segretaria. Lei era
l’unica a potersi permettere di entrare nella Stanza Reale e
ammirare tutta la sua candida e scolpita nudità…
per poi cospargerla di creme e oli profumati e eliminargliele con la
lingua… anche in un punto che certamente non aveva bisogno
di alcuna crema di bellezza. Questo rapporto era molto
complicato… qualcosa come Bill Clinton e Monica Levinski. In
ogni caso, questi sono affari privati, e non dovrei raccontarli! Ma
posso dire una cosa: Jared e Barbara non erano l’unica coppia
di Corte. C’era anche una coppia sposata, ma… non
troppo felice: Shan e Giulia; all’apparenza sembrerebbero
molto affiatati, ma tra loro c’era un grosso segreto. Giulia
aveva una relazione con Tomo. In realtà, Shannon aveva
già notato alcuni atteggiamenti fin troppo gentili verso
Milicevic da parte di sua moglie, e per questo avevano litigato diverse
volte. Ma c’era una cosa che la signora Leto non sapeva
completamente. Suo marito, nonostante fosse così geloso,
aveva un amore segreto: Carla, spalla destra del principe Tomo e cugina
di Barbara. Una storia ancora più complicata della
precedente, che non dovrei comunque raccontare! Ma… andiamo,
tanto ormai ci sono, e poi come posso raccontare la vita di Corte senza
aggiungere gli stuzzicanti particolari che gli si celano dietro? Adesso
però torniamo alla cerimonia. Dopo altri tre quarti
d’ora in bagno, il Re uscì finalmente dalla stanza
e il fratello potè finalmente dedicarsi alla caccia dei
punti neri, che ormai per lui era diventata una routine. Jared
uscì dal bagno con solo un asciugamano di seta, molto
modesto, che teneva strettamente legato in vita. Amava creare
quell’effetto “vedo-non vedo” proprio
lì, per suscitare curiosità tra le persone che
giravano per il Palazzo, ma l’unica persona a poter vedere
quella zona rimaneva sempre e solo la “segretaria”;
non permetteva a nessuno di vederlo completamente nudo oltre a lei.
Percorse il tratto di corridoio che lo portava nella sua stanza
muovendo il didietro per farsi notare, perché essendo un re,
viveva delle attenzioni della gente, e se una guardia riusciva a
guardare sempre avanti quando lui passava, sarebbe stato capace di
improvvisare un balletto. Aprì la porta della sua stanza,
entrò e chiuse la porta a chiave; poi si dirisse verso il
grande letto a baldacchino, a tre piazze e rigorosamente vestito di
coperte rosse, chiaramente fatte di tessuti preziosi ed esageratamente
cari. Dalle cornici del letto pendevano dei veli rossi, leggeri e
morbidi. Sopra il letto trovò miracolosamente dei vestiti
adatti all’occasione; era opera di Barbara, che nonostante lo
amasse, sapeva quanto Jay era comodista nello scegliere gli abiti, ed
erano già in ritardo di due ore. Ma comunque lui era lento
anche nel vestirsi, perché se gli veniva messo uno specchio
davanti, era peggio di una ragazza: si guardava e faceva pose
provocanti. E siccome nella parete della camera troneggiava un enorme
specchio con la cornice bianca e rossa, non poteva fare a meno che
ammirarsi e cominciare con quelle posizioni sexy, che se una donna
l’avesse visto in quel momento, difficilmente sarebbe
sopravvissuta. Non si sapeva chi fosse più bello tra lo
specchio e Jared: lo specchio era sempre pulito e aveva la grande
Mythra al di sopra della cornice, in puro stile gotico. Jared era
sempre profumato per le ore che trascorreva a curarsi, aveva uno stile
singolare e aveva un uccello che sembrava la grande Mythra…
Beh il Re deve pur rappresentare il suo regno, no? Interiormente ed
esteriormente! Comunque sia, dopo mezz’ora impiegata a
vestirsi, Sua Maestà era finalmente pronto. Beh,
più che Sua Maestà, avrebbe dovuto chiamarsi
Frate Jared: indossava un saio da prete, ma invece della croce, nel
petto aveva ricamata una freccia puntata verso l’alto. Stava
per urlare, perché il vestito proprio non gli piaceva, ma
pensando alla confusione che ci sarebbe stata nella SUA stanza se
avesse chiamato i sarti, preferì accontentarsi, anche
perché gli piaceva la fascia rossa, che invece di mettere
come tutti i sacerdoti, si avvolse al collo come sciarpa. Gli
spruzzò sopra uno dei suoi 30 profumi per sentirsi
“a casa”, fece un bel respiro e uscì
dalla stanza. Vide tutte le guardie posizionate per fare
l’entrata trionfale e gli venne da pensare “Come
mai tutta questa fretta!?”. Camminò a testa e
sedere alti verso l’inizio della fila, dove Barbara lo stava
aspettando.
“Allora amor-ehm… Barbara, mia segretaria con cui
ho un rapporto esclusivamente lavorativo e se qualcuno pensa che siamo
amanti gli faccio sistemare la mia stanza!” tutte le donne e
i gay che erano presenti lo guardarono con un bagliore di speranza,
quando Jared si accorse di ciò che aveva detto e si corresse
“Volevo dire… ehm… lo faccio decapitare
sedutastante!”. Ed ecco che tutti tornarono
all’attenti e in silenzio, mentre era visibile il cuore di
qualcuno che si rompeva e moriva dall’emozione. Vedendo
questo spettacolo Jay sorrise. “È bello vedere che
certa gente cade ai miei piedi!”. Si rivolse nuovamente alla
segretaria. “Dunque…” disse
distrattamente sbirciando nella scollatura di Barbara e uscendo
involontariamente la lingua come Fantozzi. Si diede uno schiaffo per
svegliarsi mentre gli altri lo guardavano pensando che avesse battuto
la testa da qualche parte, poi si riprese e continuò.
“…Dove eravamo rimasti? Ah, l’entrata!
Allora, ci sono tutti?” disse con un tono da isterico.
“Ehm… no, Maestà…”
Barbara si morse il labbro, un po’ per imbarazzo, un
po’ perché la vista di Jared vestito da prete le
suscitava dei pensieri oscuri.
“ALLORA CHI MANCA?! TOMO??? LA SARTA????? IL FOTOGRAFO??????
IL CAMERAMAN??????????????” Ormai Jay aveva perso la ragione
tra una scollatura e un ritardatario. Aveva gli occhi più a
palla del solito, e le venuzze che aveva sotto gli occhi cominciarono a
riaffiorare. Da quanto aveva pianto gli erano venute anche le emorroidi
negli occhi, poverino. Ma negli ultimi tempi ne aveva proprio passate
di tutti i colori: l’avevano sbattuto contro il muro, gli
avevano rotto il naso a pedate, e per ultimo, gli avevano anche
strizzato i ‘gioielli di famiglia’.
Barbara, ancora imbarazzata e preoccupata per l’eventuale
reazione del partner, gli rispose. “No mio Re… Il
principe Shannon, è al trucco. Si è spremuto i
punti neri e adesso sta cercando di coprire il rossore che ha sul
naso…”.
Il Re cadde in paranoia. Non si sarebbe mai aspettato che suo fratello
avrebbe fatto ritardare la cerimonia. E poi la cosa più
scioccante: non immaginava neanche che Shan si schiacciasse i punti
neri. “Adesso tutto è più
chiaro…” disse pensieroso come nel film Lord Of
War. Ricordi che riaffioravano nella sua mente; ricordava di aver visto
più volte suo fratello uscire dal bagno con il naso
arrossato, ma non si era mai chiesto perché. Non si era mai
neanche chiesto perché le persone potevano vedere il suo
flashback, ma accortosi che tutti stavano guardando la nuvoletta che si
era formata sopra la sua testa, la dissolse agitando le mani al vento.
Barbara gli si avvicinò e si allontanarono un po’
dalla folla presente in sala. “Dai piccolo, è solo
questione di dieci minuti. E se fossero di più…
ci spostiamo di là e passiamo il tempo con qualche giochetto
che ho preparato per te!” Jared la guardò
incuriosito, poi il suo stupore si trasformò in un ghigno di
interesse. “Dei… nuovi giochetti?” ormai
non poteva trattenere il suo sorriso da 32 denti perfettamente bianchi.
La ragazza stropicciò gli occhi per il bagliore dei denti e
nel frattempo si sentì un coro che faceva una melodia quando
Jared sfoderava il suo sorriso… abbagliante. Il coro
però sembrava ripetere sempre lo stesso pezzo di melodia; si
era incantato il lettore CD e una parte continuava a ripetersi.
L’addetto agli effetti sonori fece un sorriso imbarazzato e
si affrettò a spegnere lo stereo appena il Re smise di
sorridere. Aspettato quest’attimo di confusione, la
segretaria continuò. “Eh si! In realtà
avevo intenzione di mostrarteli stasera, ma se ce ne sarà
bisogno..!” ed ecco di nuovo quel ghigno; ma questa volta
fece cenno all’operatore sonoro di non far partire la musica
e Barbara si mise gli occhiali da sole. Nel frattempo arrivò
Shannon, con un’evidente strato esageratamente spesso di
fondotinta sul naso. Cercò invano di passare inosservato
agli occhi del fratello, ma lui lo fulminò con lo sguardo.
“Non me l’aspettavo da te,
davvero…” lo squadrava con aria schifata e non si
capiva perché; che male c’è se una
persona si preme i punti neri?! Comunque la cosa finì
lì, anche perché erano già in ritardo
di tre ore. Ci volle un attimo per l’organizzazione, poi
partirono le note di “Hunter” e tutti iniziarono a
marciare con passo morto. Altro che confessione, quello sembrava un
funerale!
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