you do not have to be ashamed to love me

di bianca_jackson
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you do not have to be ashamed to love me
Percy e Annabeth erano in fondo alla spiaggia, straiati sugli asciugamano a prendersi il sole, scherzavano e ridevano. Erano talmente felici che non si accorsero che io li guardavo. Ma come potevano, io sono soltanto un bambino, un figlio di Ade più asociale che mai. Non so come è possibile ma io odiavo quella ragazza, era così bella e semplicemente perfetta che Percy neanche mi notava, era troppo impegnato a pensare a lei che a me … ma non prendiamoci in giro, lui non avrebbe comunque pensato a me. Io sono un ragazzo e sanno tutti che il grande figlio di Posedone non è gay. Ma io si, anche se mi riusciva al quanto difficile ammettere la mia omosessualità, io amo Percy Jackson e lui non sa neanche che esisto. Se solo ci fosse Bianca, lei di sicuro saprebbe come fare.
Il pomeriggio passò lento ma finalmente quando calò la notte andai nella foresta a sgranchirmi le gambe. Volevo suicidarmi, era difficile la mia situazione e la cosa più importante non potevo dirlo a nessuno. Mi salì un groppo alla gola, mi iniziarono a bruciare gli occhi e ad un tratto scoppiai in singhiozzi. Non era da me, ma mi scoppiava la testa ed era troppo complicato per me andare avanti. Il mio primo pensiero fu quello di sfoderare la mia spada e infilzarla tra le mie costole. Avrei rivisto mia sorella e avrei vissuto per sempre insieme a lei e ad Ade negli inferi. Mi tremava la mano, la avvicinai alla spada quando all’improvviso sentii dei passi che si avvicinavano. Di fretta e furia mi asciugai le lacrime e cercai di ricompormi. Era Percy con una torcia in mano. Mi sentivo morire dentro. I suoi occhi penetrarono nei miei, non riuscii a dire niente.
-Nico … - si inginocchio accanto a me, sembrò studiarmi – cosa succede?
Non potevo dirgli la verità… avrebbe riso di me per mesi. Scossi la testa e mi voltai a guardare la luna. Lui si sedette accanto a me e guardò le stelle in attesa che io parlassi. Ma non avevo idea di cosa dirgli e allora parlò lui.
-lo capito sai… per quanto può sembrare non sono così stupido
Lo guardai con uno sguardo interrogativo. Sapeva davvero che io lo amavo? Non poteva essere vero. Impossibile. Da cosa se n’era accorto?? Poi continuo:
- lo vedo nei tuoi occhi. dal modo in cui mi guardi quando sono con Annabeth,da come arrossisci quando ti parlo, dal modo in cui sorridi quando ti saluto.
Se si poteva diventare rossi come il fuoco io lo feci. Era assurdo, dopo tutto questo tempo lo sapeva e non aveva neanche provato a considerarmi. Non sapevo se essere infuriato o sollevato. Deglutii e provai a dire qualcosa ma uscì fuori in un modo abbastanza ripugnante. Quindi mi concentrai e dissi
-Percy … - ma mi blocco prima che continuassi
- non ti devi vergognare di amarmi.
Finito di dire queste parole, si avvicinò e mi bacio. 




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