(DEFINITIVO)
Salve a tutti miei dolcissimi lettori =D Vi chiedo immensamente
scusa per il ritardo, ma purtroppo questo non è un periodo
facile per me...infatti vi anticipo subito che potrebbero esserci
ritardi come questo, se non più prolungati. Spero comunque che
continuate a sostenermi come avete sempre fatto, ciò mi da una
grande forza =) Scusate ancora...comunque, come sempre ringrazio
nuovamente chi ha recensito, i 19 che l'hanno messa tra i preferiti, i
3 tra le ricordate e i 41 tra le seguite =D ma ora...
Buona lettura a tutti!
Un giovedì emozionante
"Hinata, se io vincerò questa gara, tu..." la
ragazza deglutì, ma non si sarebbe fatta prendere alla
sprovvista. Se le avesse fatto qualche proposta sessuale, avrebbe
reagito nella giusta maniera. Sti cazzi dell'interesse che nutriva nei
suoi confronti. Kiba nel frattempo sorrideva di sottecchi, per poi
afferrare la bionda per un fianco, attirandondola a esso e
sussurrandole qualcosa all'orecchio che la fece ridacchiare.
"Allora?" Hinata lo esortò a parlare e il biondino, a quel punto, le sorrise in maniera allegra
"Se io vincerò questa gara, verrai a cena con me". Sgomento. E
anche figura di merda. Cioè, lei aveva seriamente pensato che
volesse farle una proposta indecente e lui invece l'aveva invitata a
cena? Sussultò, portandosi le braccia al petto, quasi come a
voler bloccare il cuore che le stava uscendo dal petto. L'aveva invitata a cena. Era
la prima volta che un ragazzo le chiedeva di uscire e le sembrò
di scoppiare di gioia. I suoi occhi, si persero in quelli azzurro mare
di Naruto e conseguentemente il suo respiro accelerò; ma allora
anche lui era interessato a lei. Sorrise timidamente, arrossendo e le
stesse Ino e Sakura sorrisero felici per lei. Finalmente la loro
amica si sentiva presa in considerazione da un ragazzo. Un ragazzo
che poi, era palese, le piaceva molto.
Abbassò
lo sguardo imbarazzata, continuando ad avere stampato in faccia quel
sorriso timido e innocente. Si sentiva il corpo in fiamme, insomma, era
arrivato finalmente il suo momento di rivalsa, il momento in cui
avrebbe dimostrato a se stessa quanto forte era diventata. Un leggero
tremolìo la pervase e inspirò profondamente. Calma. Doveva
restare calma o avrebbe fatto l'ennesima figuraccia e di certo non si
sarebbe giocata la sua migliore chance. Si fece mentalmente coraggio e
dopo aver rialzato lo sguardo, gli sorrise dolcemente e rispose
"O-ok, mi farebbe molto...molto piacere" era riuscita a dire una frase di senso compiuto, senza svenimenti o crisi di panico.
E andiamo
"Grandioso!
Sapendo ciò, sono sicuro che vincerò" e alzò il
pollice in aria in segno di vittoria. Bene. Tutto stava andando secondo
i piani, era tutto perfetto. Non si sarebbe aspettato, poi, di
riscontare in quella ragazza, una dolcezza così incantevole. Era
davvero bellissima e quell'innocenza che trapelava da quegli occhi
perlacei, lo faceva impazzire. Era sicuramente diversa da tutte le
ragazze presenti al 'Drive and Perdition', le quali erano
caratterizzate da eccessiva intraprendenza, spudoratezza e
sensualità latente. Cioè, non che non gli piacessero
queste sfumature caratteriali, ma a lungo andare, lo avevano
letteralmente stufato. Lui desiderava una ragazza carina, semplice e
dolce, ma sapeva in cuor suo, che in un posto come quello, una ragazza
del genere era un'utopia. Poi era arrivata Hinata, che subito aveva
inquadrato e compreso che si trattasse proprio dello stereotipo da lui
desiderato. Cavolo, vederla arrossire così, faceva risvegliare
in lui un enorme istinto di protezione. Già. l'avrebbe stretta a
sè, proteggendola nella forza delle sue braccia. Spalancò
gli occhi per puoi scuotere la testa. D'accordo. Forse la canna fumata
poco prima con kiba, gli aveva bruciato qualche neurone se era arrivato
a pensare a cose simili.
"I-in
bocca al lupo allora" la sua voce angelica lo aveva ridestato, lo stava
sostenendo. Ma quanto poteva essere carina? Diamine, con un
incoraggiamento tanto dolce, avrebbe vinto anche senza mettersi
d'accordo con Kiba.
"Crepi grazie" e le fece l'occhiolino, facendola arrossire ancora di più.
"Insomma
volete muovervi? E' il vostro turno!" gridò improvvisamente un
uomo alto, dalla barba scura e con una sigaretta tenuta svogliatamente
in bocca.
"Uhm?
Ehi Naruto sbrigati, Asuma ci sta chiamando" il biondo annuì e
si mise il casco, per poi salire in sella alla sua moto, allo stesso
modo di Kiba
"Avanti
piccole, venite a fare il tifo per noi" esclamò il castano,
sfrecciando con la moto insieme a Naruto, andando qualche metro
più avanti, mettendosi in riga di fronte alla linea di partenza.
"Su
avanti Hinata andiamo!" disse Ino, afferrandole la mano e trascinandola
via, ma non prima di aver rivolto un'occhiata complice a Sakura,
comunicandole con un solo sguardo,
che quello era il momento propizio per affrontare Sasuke ma che, per
qualsiasi cosa, lei e Hina ci sarebbero state. Deglutì
fortemente, era rimasta sola con Sasuke. Cazzo. E
ora che avrebbe fatto? Cosa avrebbe dovuto dire? Come si sarebbe dovuta
comportare? Ecco, stava di nuovo andando in panico, l'unica cosa che
non doveva assolutamente succedere. No. No, doveva farcela. Doveva
riuscire a tenere a freno quel maledetto cuore che premeva per uscire
dal petto, doveva riuscire a controllare la frequenza del suo respiro
tendenzialmente affannoso, doveva frenare quelle scosse elettriche che
stavano attraversando dolorosamente il suo corpo. Ok, un paio di
respiri profondi e via. Bene, ora sentiva di poter spaccare il mondo. E
probabilmente anche la faccia di quello stronzo.
Si
girò quasi lentamente, pronta a dirgli qualcosa, con il sorriso
più tranquillo del mondo, quando improvvisamente, lui la
precedette, annullandola con la sua voce pacata, ma allo stesso tempo
possente.
"Che cosa ci fai tu qui?" prego? No
un momento, eppure era sicura di averlo salutato appena arrivata,
possibile che non si era accorto della sua presenza? Era seriamente
tanto stronzo? O forse lei era talmente
innamorata da non riuscire a catturare quel comportamento così
presuntuoso quando stavano insieme. Quando stavano insieme. Già.
Ogni volta che ripensava ai momenti passati insieme, un sorriso
nostalgico si dipingeva sul suo volto; gli fissò
impercettibilmente la bocca. Dio, quanto avrebbe voluto assaporare di
nuovo quelle labbra morbide, quanto avrebbe pagato per risentire le sue
forti mani sul suo corpo, quanto avrebbe voluto sentirgli nuovamente
pronunciare dalla sua bocca il suo nome, sussurrato all'orecchio con
fare sensuale. Perchè sì, Sasuke Uchiha, nella sua
fottuta strafottenza, riusciva ad emettere una sensualità senza
paragoni e magari nemmeno se ne rendeva conto. Ma si ridiede il
contegno, di certo quello era il momento meno adatto per ripensare a
certe cose, a maggior ragione dopo essersi ripromessa di cancellarlo
dalla sua mente.
"Mi
sembrava di averti salutato, non te ne sei accorto?" Dio solo sapeva
quante energie stava usando per mantenere almeno un minimo di calma e
quel tono di voce, apparentemente freddo di lui, la stava mandando al
manicomio. Ma come diavolo faceva a rimanere sempre impassibile come
una statua?
"Intendo,
cosa ci fai in un posto come questo?" ok, di Sakura non gli importava
più niente e di certo non era interessato a quello che faceva
nella sua vita privata. Solo che, rivederla guardacaso nell'unico posto
in cui credeva che non l'avrebbe mai rivista, lo stava facendo un
attimo riflettere. Possibile che fosse una stalker fino a questo punto?
Possibile che avesse ingaggiato qualche detective privato per
ritrovarlo? Possibile che era ossessionata da lui a tal punto?
Cominciò seriamente a pensare che quella ragazza soffrisse di
qualche disturbo ossessivo convulsivo e di certo, l'unica cosa di cui
ora non aveva bisogno, era una ragazzina lagnosa fissata con lui. Non
ne voleva sapere di avere gente in mezzo ai piedi. La ragazza
alzò perplessa un sopracciglio, che si stesse preoccupando per
lei?
"Mi auguro che tu non sia pazza a tal punto da seguirmi ovunque io vada". Shock. Stupore. Sorpresa. Silenzio. Questo
era ciò che scorreva nella mente di Sakura, ora. Si rifiutava di
crederci, il suo ex, il ragazzo che amava alla follia e per cui le
follie le avrebbe fatte, le stava dando della pazza e per di più
credeva che si trovasse lì perchè lo aveva seguito. Che
schifo di considerazione aveva di lei, l'aveva praticamente giudicata
alla stregua di una matta ossessionata, quando lei invece, l'unica cosa
che aveva fatto in quei mesi, era stato piangere e soffrire, consolata
ed aiutata solo dalle sue migliori amiche. Brutto stronzo,
pensò. E lei che pensava che la miglior cosa sarebbe stata farsi
vedere indifferente e con il sorriso radioso. Sbagliato. In quel caso,
la stronzaggine che si era prefissata di usare, aveva tutto il diritto
di uscire allo scoperto.
"Ma
chi ti credi di essere? Pensi davvero di valere al punto di
trasformarmi in una maniaca persecutrice? E' vero, ho sofferto molto
quando mi hai lasciata con quel cazzo di grazie, per poi sparire senza
spiegazioni! Ma ciò non vuol dire che il mio universo debba
necessariamente girare solo ed esclusivamente intorno a te! Ho una vita
e anche dignitosa a differenza tua, che ti sei lanciato in un mondo
dove regnano solo soldi, perdizione e illegalità! Quindi caro
Sasuke, prima di giudicare gli altri dalla tua onniscenza come fai
sempre, scendi dal piedistallo che tu in primis non sei migliore di
nessuno! E ora se vuoi scusarmi, vado ad assistere alla gara di Naruto
e Kiba insieme
alle mie amiche!" e senza nemmeno dargli il tempo di replicare, corse
via, in direzione della folla che si era riunita intorno ai due
sfidanti in procinto di partire, lasciano il ragazzo completamente
spiazzato. Non si aspettava minimamente una reazione del genere da
parte di Sakura, una ragazza che, almeno per quello che l'aveva conosciuta,
era sempre stata lagnosa, appiccicosa e sottomessa. Soprattutto a lui,
che proprio per questo sotto sotto quasi si divertiva a stare insieme a
lei. Perchè, anche se la rosa non se ne accorgeva, con il suo
atteggiamento perennemente sottomesso, gli permetteva di esercitare su
di essa un potere enorme. Poteva manipolarla come voleva, aveva il
controllo sulle sue emozioni e la consapevolezza di avere un controllo
tale su una persona, lo eccitava come non mai.
Ma
adesso, chi era la ragazza che aveva davanti? Che fosse veramente
cambiata? Una strana sensazione lo pervase, una tentazione quasi
malevola. Avrebbe nuovamente avuto il controllo su Sakura Haruno e
avrebbe dimostrato a se stesso quanto potere avrebbe potuto tirar
fuori, quanto non si sarebbe fermato davanti a niente, quanto la sua
smania onnipotente ma allo stesso tempo glaciale, avrebbe sempre vinto.
I due ragazzi si trovavano alla linea di partenza e i rombi dei loro
motori, cominciarono a rieccheggiare nell'aria, scatenando le grida
delle persone riunite intorno a loro. La musica, come di consueto,
accompagnava divinamente quel momento adrenalinico e le scommesse erano
già state aperte. Ino e Hinata si erano posizionate in prima
fila, facendo il tifo insieme a tutti gli altri. Un solo segnale
rimaneva per dare il via alla gara. Hinata stava avvampando, se Naruto
avesse vinto, sarebbe uscita a cena con lui. Oddio.
Ancora non ci credeva. Ma si sarebbe potuta fidare? Dopotutto quel
ragazzo, faceva parte di un mondo poco raccomandabile. E se fosse stato
un maniaco? Un omicida? Un drogato? Sospirò, stava nuovamente
rimanendo vittima delle sue stupide paranoie mentali. Fantastico. Era
inutile, non sarebbe mai cambiata, sarebbe rimasta sempre e comunque
una ragazza timida e insicura. Alzò lo sguardo, puntandolo sul
biondino e assottigliò lo sguardo. Fanculo. Se avesse vinto, ci
sarebbe uscita e avrebbe finalmente spezzato quella barriera che, fin
da piccola, si era costruita.
Ino invece, sentiva il corpo completamente in fiamme. Adorava quel
posto e adorava sentire l'adrenalina espandersi dentro di lei; era
proprio di questo che aveva bisogno. Sentirsi viva. Teneva
lo sguardo fisso su Kiba e sentì già il sangue ribollire
nelle vene, era più forte di lei, quel ragazzo le ispirava un
sesso assurdo. Fosse stato per lei, lo avrebbe sbattuto su quella cazzo
di moto e cavalcato come se non ci fosse stato un domani. Mamma mia.
Quasi quasi gli avrebbe chiesto di soddisfarle quella fantasia.
"Siete pronti?" a interrompere i pensieri delle amiche, fu una ragazza
mezza vestita, che si posizionò di fronte ai corridori distante
qualche metro. Alzò subito in aria il fazzoletto rosso, segno
che la gara stava per avere inizio. Kiba e Naruto fecero rombare di
più i loro motori, entrambi apparentemente smaniosi di vincere.
"Sai Kiba, pensandoci bene, perchè mai dovrei accettare la tua
proposta? Dopotutto posso farcela benissimo" i due ragazzi erano appena
arrivati al 'Drive and Perdition' e si stavano dirigendo verso i loro
box.
"Perchè non è il caso di darmi così per scontato,
sono migliorato moltissimo nell'ultimo periodo e potrei benissimo
batterti" rispose il castano, con nonchalance.
"Mah, io non ci conterei molto" storse la bocca, ancora incerto sul da farsi.
"Ah insomma Naruto, sii ragionevole! Preferisci rimanere col dubbio che
io ti batta, non potendo concludere nulla, oppure preferisci andare sul
sicuro? Dai, guarda le cosa da un altro punto di vista, voglio dire, ti
ho offerto la vittoria su un piatto d'argento in cambio dei soldi che
vincerai! Così, tu colpirai Hinata con la tua facilissima
vittoria e io potrò portare Ino in un hotel extra lusso con il
denaro che mi darai! Non è forse mille volte meglio
così?" assunse un'espressione pensierosa. Ok. Vista da questo
punto, era tutto perfetto e di certo lui non aveva bisogno di soldi.
Insomma, con tutte le vittorie ottenute lì, economicamente stava
a meraviglia, quindi
non avrebbe avuto alcun problema. Kiba d'altro canto, non aveva
ottenuto risultati eclatanti come lui. Ah al diavolo, dopotutto era suo
amico e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di venirgli incontro e poi,
detto chiaramente, Kiba poteva benissimo batterlo e a quel punto, non
solo avrebbe perso comunque i soldi della vincita, ma avrebbe fatto
pure una figura di merda di fronte ad Hinata. No. Questo NON doveva
accadere.
"Sì, hai ragione amico, vada definitivamente per questo!" e gli
strinse fortemente la mano, che il castano ricambiò con un
sorrisetto.
"Via!"
la voce acuta della ragazza, diede ufficialmente inizio alla gara e in
men che non dica, i due ragazzi sfrecciarono alla velocità della
luce. Ino e Hinata rimasero a bocca aperta, sentirono sulla propria
pelle le vibrazioni stesse delle moto in corsa e una scarica di
eccitazione si fece spazio in loro. Che sensazioni meravigliose. In
quel raduno, si poteva respirare solo aria concentrata di rischio,
pericolo, adrenalina e il coinvolgimento che ne derivava, era al
massimo.
"Allora,
sono partiti?" le ragazze si girarono e si ritrovarono una Sakura
sorridente ed apparentemente tranquilla. Si scambiarono uno sguardo
perplesso e poi la corvina le chiese
"S-Sakura ma, tu non stavi con Sasuke?" la ragazza incrociò le braccia, dicendo con fare superiore
"Nh,
sì stavo con lui ma...l'ho liquidatoooooo" le altre spalacarono
gli occhi sorprese. Ok, calma. Cioè, Sakura Haruno aveva
liquidato Sasuke? E non stava piangendo? Ma che cazzo era successo? Ino
la prese per le spalle, scuotendola e per un attimo, tutte e tre si
dimenticarono della corsa.
"Che
cosa avresti fatto tu? Hai sfanculato Sasuke Uchiha?" in tutta
risposta, Sakura si passò uno mano tra i lunghi capelli e
sorrise sorniona.
"Esatto
Ino-pig, l'ho FATTO! Gli ho sputato addosso tutto quello che mi sentivo
dentro da mesi e poi me ne sono andata, lasciandolo lì come un
coglione! E non potete capire che soddisfazione" gli occhi azzurri di
Ino, quasi si inumidirono e le buttà le braccia al collo.
"Oh,
sono orgogliosa di te, fronte spaziosa! Finalmente gliele hai cantate a
quel montato!" Hinata le sorrise dolcemente e annuì. Bene. Una
di loro ce l'aveva fatta a tirar fuori il carattere.
"Ma ora cos'hai intenzione di fare?" le chiese la mora, portandosi le braccia al petto.
"Continuerò su questa lunghezza d'onda, non mi farò più calpestare come in passato!"
"Sakura,
ma tu...lo vuoi riconquistare?" domando Ino, seria. La ragazza
sussultò. In effetti, perchè continuava a dargli ancora
tanta importanza? Ok, voleva dimostragli che era cambiata, che era
capace di tenergli testa, che poteva anche ignorarlo ma...perchè? Abbassò
lo sguardo. Che nonostante tutto, fosse ancora innamorata di lui?
Sì va bene, rivederlo l'aveva comunque scombussolata, ma poteva
parlare ancora di amore? Quasi
quasi, non lo sapeva più nemmeno lei. Si era sentita un dio
prima, a rispondergli in quel modo però, se veramente le fosse
stato indifferente, non gliene sarebbe fregato nulla di esprimergli la
sua rabbia repressa, quindi...perchè? Scosse la testa. No. Non voleva ricadere nel circolo vizioso 'Sasuke Uchiha', non ora che ormai cominciava a stare meglio,
o perlomeno in apparenza. In fin dei conti era certa di odiarlo, ma che
sotto sotto, nella sua parte più inconscia...volesse
riconquistarlo? O - MIO - DIO.
Qualcuno ha il numero di un manicomio?
Ma
prima che potesse dare una risposta, anche a se stessa, furono tutte
richiamate alla realtà, dagli strilli assordanti della folla. I
ragazzi stavano tornando, mancavano pochi secondi e avrebbero tagliato
il traguardo. Il batticuore di Hinata, raggiunse livelli anomali e le
sembrò addirittura di vedere in lontananza, un tizio
incappucciato con una falce in mano, che le faceva 'ciao' con una mano
scheletrica. Ma sì, adesso ci mancavano solo allucinazioni di
morte. Ino invece stava tranquilla, se Kiba avesse vinto o meno, se lo
sarebbe scopato di nuovo. Tanto lui, non avrebbe mai rifiutato.
"Sììììììì"
e come da piano premeditato, Naruto vinse la gara, stracciando
completamente l'amico, che lo raggiunse dopo ben 4 secondi. Uno
svantaggio enorme, avrebbe reso più credibile la cosa. Senza
contare che il biondino, avrebbe fatto un'impressione ancora più
bella. Dopo aver battuto il cinque a qualche ragazzo e dopo essersi
subito gli abbracci calorosi di qualche avvenente ragazza, Naruto si
tolse il casco, scuotendo quei bellissimi capelli color grano.
Si diresse, sorridente, da Hinata, che nel frattempo fu tentata di raggiungere la Morte. Ino e Sakura le strinsero le mani.
"Avanti tesoro, fatti coraggio!"
"Vedrai che andrà tutto bene!" e insieme gridarono in coro
"Straccialo!"
per poi allontarsi di poco. Sì. Coraggio. Poteva farcela, doveva
solo evitare di svenire e di dire cose insensate.
"S-Sei
stato bravissimo, Naruto" gli disse sorridendo gentilemente, gesto che
fece letteralmente sciogliere il ragazzo. Effettivamente era stato
fenomenale, pensò lei. Aveva vinto contro Kiba, con una
facilità disarmante e nonostante questo, non si dava nessuna
aria da superbo. Che dolce.
"Grazie!
Però ora, come promesso, uscirai con me" le regalò uno
dei suoi bellissimi sorrisi contagiosi e i suoi occhi azzurri, si
illuminarono.
Adesso...toccava a lei tirar fuori il carattere.
Continua...
ed
eccoci nuovamente quiiiiiiiii u.u allora, che ne pensate del cap? =D
Riuscirà Hinata ad uscire con Naruto e a tirar fuori, dunque, il
carattere come ha fatto Sakura? Quest'ultima come si comporterà
con Sasuke d'ora in poi? Sasuke riuscirà a riavere il controllo
su di lei? e Kiba e Ino si divertiranno una seconda volta, in hotel?
Leggete, scoprite e recensite in tantiiiiiiiiiiiiii =D un bacio super
grande dalla vostra Hannon che come sempre vi ama immensamente =D
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