A magic
world without Voldemort.
-Uhm… non così… un po’ più a destra… oh! fermo, fermo!
Perfetto, p-e-r-f-e-t-t-o! No, NO! ti avevo detto che era perfetto…! Perché ti
sei spostato così tanto…?-
-Senti…- Scattò Harry, cercando di contenere la rabbia. Fece
un respiro profondo, poi continuò: -Io ODIO attaccare i quadri… e se non fosse
per il dottore…-
-… non lo faresti nemmeno per un milione di galeoni. Lo so.
È una frase che dici fin troppo spesso, ultimamente. Stai diventando banale,
vecchio mio.- Replicò lei, con calma, accoccolata in un angolo del divano
rosso, unico mobile presente nella stanza, con un mega libro sulle gambe.
-Banale…? Sbaglio o qui c’è solo una persona che non pensa
ad atro che allo studio, studio, studio… non hai mai tempo nemmeno per i nostri
giochini…- Harry le si avvicinò, baciandole il collo e carezzandole la testa,
poco prima di cominciare a far scendere le mani…
-No, no, NO!- Esclamò Kris, scocciata, afferrandolo per i
polsi e allontanandolo. -Devo studiare Difesa! Piton si è arrabbiato perché
all’ultima partita non ho fatto guadagnare abbastanza punti ai Corvonero, lo
sai che è il loro capo casa, e ce l’ha con me… accontentati di stasera…-
-Ma tra pochi giorni dovrai tornare a scuola… le vacanze di
Pasqua sono finite, e… insomma, perché sprecare un pomeriggio così…- Tentò di
nuovo di avvicinarsi al viso della ragazza.
In quel momento entrò nella stanza un ragazzo biondo, col
viso piuttosto magro, ma dei bicipiti da far paura.
-Harry, scusa… oh, vi ho interrotti?- Kris gli rispose subito,
al posto del suo ragazzo:
-No, no, Neville… arrivi giusto in tempo. Questa volpe non
vuole farmi studiare… portalo via, per piacere.-
-Non vuole farti studiare? Ma non era proprio lui quello che
ti ha imposto di continuare gli studi… nonostante tu avessi già trovato un
impiego…?-
-Già ma non pensavo di dover… tenere a freno gli istinti per
questo.-
-Che intendi?- Chiese chiarimenti Neville.
-Nulla, nulla… a proposito, Neville… dov’è Luna?-
-È andata con la nonna a ritirare l’abito… sai, la nonna ha
voluto che lei lo provasse prima di tornare a casa così io non lo avrei potuto
vedere e lei non sarebbe dovuta tornare indietro, se qualche cucitura fosse
stata sbagliata… sapete come è fatta, no?-
-Già…- Sorrisero Harry e Kris, ricordando mentalmente molti
aneddoti piuttosto divertenti riguardanti la signora Paciock.
-Comunque Neville… perché sei venuto a chiamarmi?- Chiese
Harry.
-Ah, sì ecco… quasi dimenticavo… tuo padre mi ha chiesto
cosa regalare a mia madre per il suo compleanno… sai, cade proprio il giorno
del matrimonio, e… perché sorridi?- Harry ridacchiò, senza rispondergli.
-Perché è uno stupido, ecco perché!- Li interruppe Kris.
–Harry, vai di là. Prendi il quadro con la cornice dorata, per piacere.-
-Uff… vado, vado…- Disse lui, obbedendo. Ultimamene gli
capitava spesso di sorridere così, fissando il vuoto e pensando che due dei
suoi migliori amici stavano per sposarsi… seguiti a ruota da altri due. Neville
e Luna erano proprio una bella coppia… come anche Hermione e Ron. Erano anni
che la pensava così.
-Tua madre va matta per i dolciumi, Neville, lo sai. Hai mai
pensato di farle regalare una spilla a forma di bon bon? Magari con un
incantesimo, in modo tale che all’interno ci siano sempre almeno due caramelle…
sai, uno di quelli incantesimi moltiplicanti…-
-Moltiplicanti?-
-A scuola lo chiamiamo l’incantesimo “dei pani e dei pesci”…
rende meglio l’idea…-
-Ho capito di cosa parli! Non mi sembra una cattiva idea…
grazie, Kris.-
-Figurati, Nev, Per così poco…-
-Venite da noi, a cena?-
-Può darsi, anche se non credo ci tratterremo a lungo. Il
tuo amico con gli occhiali ha dei progetti per la serata…-
-Capisco. E poi dovete ancora finire di arredare tutta la
casa…-
-Oh, due colpi di bacchetta ed è fatta.-
-Scusa ma… perché non gli fai attaccare i quadri con la
magia…?-
-Ordine del dottore. Niente incantesimi per almeno un mese.
La volpe Harry ha fatto il furbo… ha usato troppo la magia a lavoro… ed ora è
stressato. Gli hanno intimato il riposo più assoluto. Non può nemmeno bere
pozioni…-
-E perché non li attacchi tu, i chiodi? Ah, capisco, devi
studiare…-
-No, no… mi ci vorrebbero solo tre secondi per completare
l’opera…-
-Ed allora perché…?-
-È estremamente divertente vederlo sudare e faticare per
fare qualcosa… per di più mi piace un mucchio vederlo schiacciarsi le dita con
il martello e saltellare avanti ed indietro per il dolore…-
Neville rise, poi la salutò ed uscì dalla porta sul retro,
rinnovando l’invito per la serata.
-Ah, è così eh? E tutte quelle storie su Piton e la
McGranitt che avevano scommesso cinquanta galeoni sulla vincita della Coppa per
le rispettive case?- Fece Harry, fingendosi arrabbiato. –Non era per quello che
volevi studiare?-
-Non erano storie! È vero che…- Non riuscì a terminare la
frase. Probabilmente era rimasta senza parole alla vista del quadro che Harry
aveva appoggiato davanti a lei. O forse
era un po’ impedita nel parlare dalle labbra di Harry, premute sulle sue. Dopo
qualche secondo si disgiunsero, per riprendere fiato.
-Abbiamo tre ore prima di andare a cena dai Paciock… proprio
sicura di volerle passare tutte davanti ai libri?- Kris lo guardò dritto negli
occhi.
-Potrei denunciarti lo sai? Questa è un’intimidazione da
parte di un maggiorenne verso una povera, piccola ed indifesa…-
-No.- La bloccò lui, prendendola in braccio e fingendosi
cattivo. Poi sorrise. –Questo è un invito che un ragazzo ventenne fa alla sua
fidanzata diciassettenne.-
-Ooooh… allora vuoi sapere la risposta della tua ragazza
diciassettenne?-
-No.- Lei lo guardò, enigmatica. –La conosco già…- Sorrise malizioso.
Poi la portò in camera da letto.
Kris decise che per il momento lo studio poteva aspettare.
-Muoviti Ron!-
-S-sì… scusa… Ginny è comparsa poco fa nel camino per
parlarmi, ed ho perso tempo.-
-Cosa voleva dirti?- Chiese lei, preoccupata. Da quando la
sua migliore amica si era fidanzata con Draco Malfoy non si sentiva molto tranquilla. Il padre di Draco era un poco di
buono a cui non piacevano i babbani. Uno dei pochi, a quel tempo. Lei ed il suo
gruppo lo avevano sempre ritenuto uno troppo all’antica: l’odio verso i babbani
risaliva al medioevo…
-Nulla… solo che stasera faranno un po’ tardi per la cena a
casa Paciock… Narcissa si è sentita poco bene e la hanno accompagnata al San
Mungo…-
-Cosa le è successo?-
-Lucius ha detto che ha bevuto una pozione andata a male… o
forse una pozione velenosa fatta poco bene… il ministero ha chiamato Percy… è
andato a fare dei controlli… sai, da quando papà è diventato ministro non fanno
altro che chiamare Percy, in ufficio: sanno che gli piace rendersi utile.-
-E cosa hanno scoperto?-
-Che era una pozione andata a male. Per di più hanno trovato
diverse pozioni nel laboratorio personale di Lucius. Lui non voleva farli
entrare, ma…-
-E quindi?-
-Beh… hanno trovato pozioni per la pace nel mondo e pozioni
contro quella strana malattia babbana… com’è che si chiama…? Aisd…-
-AIDS? Ha trovato una cura per l’AIDS?-
-Sì… quella. Ha detto che si vergognava a farla vedere per
non dare false speranze. È da un anno che ci lavora ma non è ancora certo del
risultato. Comunque dobbiamo avvisare Neville e Luna del ritardi degli altri…
andiamo?-
-Prendo la borsa… oh, Ron! Senti, senti… metti la mano qui!-
-Cosa…? Oh! E’-è lui?-
-Tira pugni come dovesse colpire bolidi… diventerà un
battitore come gli zii… a proposito… Fred e George vengono?-
-Dovevano sentire Lee… sai, non gli piace venire a fare lo
scapolo del gruppo… e poi credo che Angelina e Katie avessero da fare stasera…
probabilmente faranno solo un salto per fare gli auguri agli sposi…-
-Ci pensi…? Fra un mese anche noi…-
-Già… ma ora sbrighiamoci! Siamo già in ritardo… papà! Noi
andiamo!- In quella entrò il signor Weasley, seguito a ruota da sua moglie.
-Andate pure, caro… noi aspettiamo Bill e Charlie… poi ci
materializzamo a casa Paciock.-
-Va bene… a dopo…!-
James mise giù la cornetta. Che invenzione utile il
telefono! Era più rapido dei gufi per ordinare qualcosa a Diagon Alley… fortuna
che Sirius, lavorando al ministero, aveva fatto la proposta di introdurlo
nell’uso dei maghi… proposta bene accolta da Arthur.
-Lily… puoi passare tu a Diagon Alley domani a ritirare il
regalo per Alice?-
-Certo! Cosa ti ha consigliato Neville?-
-Una spilla molto particolare. Pare sia stata un idea di
Kris…-
-Sempre piena di idee quella ragazza…-
-Come suo padre, d’altronde. Vorrei ricordarti come eravate
voi due, in fatto ad idee per fare scherzi a Severus, alla sua età?-
-Via, via… io e Sirius eravamo dei piccoli angioletti…-
-Sì… caduti all’inferno per un paio d’anni.-
-Può darsi… ma potevi anche non specificare…-
-Mamma! Jessy ha rovesciato tutte le mie api frizzole nel
salotto!-
-Ma lui ha scartato tutte le mie cioccorane…!-
-Siete due pesti, voi due. Gemelli di geni, ma non di fatto.
Se non sapessi che siete fratelli… venite a cambiarvi… dobbiamo andare a cena
dai Paciock, stasera…-
-E ci sarà anche lo zio Remus?-
-Se Ninfadora si decide a trovare un’acconciatura verrò…-
Disse Remus, entrando nel salotto. Tonks, che era dietro di lui, commentò:
-Oh, Rem… sono indecisa… è meglio blu o giallo per le
sopracciglia?- Poi si rivolse ai gemelli:
-Voi che ne pensate, marmocchi?- Strinse gli occhi e mostrò
loro le due alternative.
-Blu!-
-Giallo!- Esclamarono i due in disaccordo. Dodici anni e non
erano mai stati d’accordo su niente.
-Io direi verde… così accontentiamo tutti, ok?- Cercò di
calmarli Remus. Poi voltò il viso verso un calendario e sorrise.
-E pensare che fino ad un anno fa non avrei mai sperato di
poter partecipare ad una cena, stasera.-
-C’è la luna piena, vero?- Sorrise James.
-Già… e tutto grazie ad Hermione. I suoi successi a scuola
erano fenomenali, mi ricordo che le davo sempre E… ma i suoi successi nel campo
della medicina magica sono a dir poco eccezionali!-
-Via, voi due…- Lily rimbeccò i due gemelli. –Continuate a
picchiarvi anche di fronte al vostro insegnante di Pozioni? Andate a vestirvi…
partiamo fra cinque minuti con le scope.-
-Minerva, vuoi un passaggio?- Chiese Silente, seduto
comodamente su una macchina, una Ford Anglia. Minerva McGranitt storse il naso
osservando lui, il professor Piton, il professor Vitious e la professoressa
Sprite seduti sopra la vettura. –Me la ha prestata Arthur… ha detto che le
hanno legalizzate da poco… vieni!- Anche se mal volentieri Minerva acconsentì e
si sedette di fianco al preside.
-Albus sei davvero convinto che lasciare la scuola in mano a
Rüf, Madama Bumb e Gazza sia una buona idea? Per di più, ora che Sibilla si è
trasferita vicino al dormitorio di Corvonero non fanno altro che venire da me o
da Severus ragazzine urlanti che temono di prendere un’insufficienza… a causa
del malocchio che dicono che lei abbia previsto sul loro reddito scolastico…-
-Non preoccuparti, non ci sono più alunni come i gemelli
Weasly… allaccia la cintura.- La McGranitt impallidì: avrebbe fatto meglio a
partire quel mattino con Hargid e Madame Maxime, da Hogsmeade con l’espresso.
-È tutto pronto per la serata?- Chiese Neville, nervoso.
-Certo… ma stai calmo… ho letto che il nervoso attira
maggiormente i Pixy…-
-Lo hai letto sul Cavillo?-
-Sì, perché?-
-Niente, niente… oh, guarda! Stanno arrivando Calì e Seamus…
certo che sono proprio carini, insieme, vero?-
-Sì… come anche Dean e Padma… e Lavanda e Blaise…-
-…e noi due.- Concluse Neville, abbracciandola.
-Neville… perché hai messo una mandragola al centro del
tavolo?-
-Nonna… mi piaceva.-
-Questa tua passione per le piante… dovresti sfruttarla.-
-Ma come? Non ti ho detto che il prossimo anno la Sprite
andrà in pensione? Potrò lasciare l’impiego che ho al Paiolo magico ed andare
ad insegnare ad Hogwarts!-
-N-non lo sapevo…! Finalmente combinerai qualcosa di buono…-
Commentò sua nonna, prima di allontanarsi.
Quando tutti gli ospiti si furono sistemati a tavola (anche
Draco e Ginny erano arrivati in tempo), cominciarono a mangiare. Fu una serata
meravigliosa, fino a quando i gemelli Weasley (insieme a Lee Jordan) non
arrivarono nel bel mezzo del dolce, lanciando qua e là alcune loro invenzioni,
che definirono… “Tiri vispi Weasley”, annunciando che avevano aperto un negozio
a Diagon Alley. Ci vollero due ore di incantesimi da parte di Silente, per
rimettere ogni cosa al suo posto.
Commento:
Se siete arrivati fin qui a leggere vuol dire che qualcosa
vi ha colpito… almeno spero! Per inventare alcune coppie mi c’è voluta tutta…
per altre non ci sono nemmeno stata a pensare: erano già fatte!
È la mia prima one-shot, ma spero comunque che vi sia
piaciuta… se lasciaste un piiiiiiiccola recensioncina, anche piiiiiiiccola
piiiiiiiiiiiccola, ve ne sarei grata!
Alla prox!