UCLA, innamorata della mia coinquilina

di iloveroseandrosie
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Dopo mezzora, siamo fuori in direzione dell’unica parte illuminata del campus. C’eranotre o quattro gazebo giganteschi sotto i quali c’erano buffet con cibo, vino e palloncini. C’era un DJ che animava la festa, e il tutto era molto piacevole. Lily, come me, non era timida e non aveva problemi a socializzare, anche se, non me lo aspettavo, non faceva l’oca con i maschi. Non li snobbava certo, ma non ci parlava con l’interesse che notavo aveva mentre parlava con le ragazze. Questa cosa andava capita. Dopo.

Intanto, avevamo fatto amicizia con delle persone davvero simpatiche, alcune delle quali si trovavano sul nostro stesso piano, e seguivano qualche corso con me. Dopo sei o sette bicchieri di punch e vino, due ragazze ci chiedono se vogliamo tornare con loro nel dormitorio, ma prima che potessi rispondere, Lily rispose per tutte e due, guardandomi.

“No grazie, penso che io e Kat andremo a fare quattro passi per smaltire un po’ l’alcol, ti va?”
“Si certo, se andassi a letto adesso mi girerebbe tutto, haha” dico ridendo.
“Allora, ci vediamo domani a pranzo! Buona notte ragazzi!” dice una delle due ragazze, salutandoci.

Due minuti dopo, anche noi salutiamo gli altri, e cominciamo ad allontanarci dalle luci dei gazebo e dai rumori della festa.

“Carini tutti vero? Ho trovato molto simpatici Tom ed Ellen io!” dico non appena ci allontaniamo un po’.
“Si , vero Ellen era molto simpatica! E Rose pure! Tutte molto carine!” Perché non parla di Tom? O di qualsiasi altro ragazzo? Mmh…
“Ti è piaciuto qualcuno in particolare?” le dico strizzando un occhio e prendendola sottobraccio. È morbidissima la sua pelle, sembra quasi irreale.
“Devo essere sincera?”
“CERTO!” esclamo.
“Tu. Tu mi sei stata subito simpatica come nessuno stasera.” Dice fermandosi, sorridendomi e guardandomi fissa negli occhi. Poi, dopo cinque secondi, riprende a camminare lentamente.
“Anche tu Lils, come se ci conoscessimo da sempre” e continuiamo a camminare nel silenzio, ma non un silenzio strano o imbarazzante. Era piacevole stare con lei.

Ricominciamo a parlare, questa volta del più e del meno, ci raccontiamo del liceo, degli amici, delle nostre famiglie e cose che ci si raccontano le prime volte che uno conosce una persona. Arrivate in stanza, ci strucchiamo, laviamo i denti, mettiamo il pigiama (il suo, ovviamente, molto sexy, di pizzo con degli short da far girare la testa anche alle suore) e, una volta nel letto, dico: “Sono contenta di averti conosciuta”.

“Anche io. Se domani non mi sveglio subito, usa anche le maniere forti, non ti preoccupare. Sono molto rincoglionita la mattina. Buonanotte, Kat”
“Buonanotte Lils”

E chiudo gli occhi, cercando di non pensare che di fianco al mio lato destro, con soli due metri che ci separano, ci sia una bellissima ragazza mezza nuda. 

 




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