cap. 1
Nacque in una terra dilaniata dalle crociate. Sommerso dalle settimane
enigmistiche, il nostro eroe aveva due genitori davvero particolari: la
madre, Maria Rosanna Crocifissa di Calcutta Addolorata Rinasciuti, era
una fanatica religiosa, il padre, Arnold Nembo Spidy Hulk Capitan
America Peta, era un appassionato di fumetti. Il suo nome, quindi non
poteva essere altro che: A-man Peta! Nato incompreso, allevato come un
babbuino in gabbia, A-man crebbe in un contesto familiare sconcertante:
La sorella Clarabella, una vera e propria cavalla, era una cugina dei
fiori (non figlia perchè non le piaceva essere troppo
emotivamente attaccata alle persone) e girava sempre nuda per casa.
Quando usciva vestiva Prada. Il fratello Gerolcramos era un
gaio di
quelli kekke all'ennesima potenza e cercava in tutti i modi di
trasformare in kekka anche A-man. Ma per fortuna A-man non divenne mai
gaio. Infatti a quindici anni ebbe la sua prima figlia, Porca Vacca
Peta, che prese il nome dall'amore provato dai genitori. Grazie ad
A-man, nella famiglia Peta erano entrati ben 19 figli:
Macchè Peta, Mucche Peta, Porco Peta, Che Peta, Leta Peta,
Eta Peta, Leto Peta, Retino Peta, Rutto Peta, Seta Peta, Lino Peta,
Peta Peta, Puzzo Peta, Pippo Peta, Pippa Peta, Angelo che Peta, Gallo
Peta, Anaconda Peta e Zio Peta. A 33 anni, A-man era ormai un uomo
fatto, con il proprio lavoro ed una propria famiglia.
Un giorno, mentre
tornava a casa, gli finì la benzina proprio nei pressi di
una grande foresta. Quindi invocò uno dei suoi figli che con
il teletrasporto si materealizzò davanti a lui. -Porco, che
ci fai qui??-. -Papà! Mi hai chiamato tu!-. -e
perchè c'è anche Zio con te?-. -mi pareva avessi
chiamato anche lui....-.
Così A-man e i suoi due figli si
addentrarono nella foresta, chiamata da molti Oscura, ma anche
camera-di-Stefano oppure armadio-di-Stefano. Cammina cammina
incontrarono tre fiere molto fiere, tanto che camminavano tutte e tre
con una strana nuvoletta verde sotto il naso. Erano un
orso-testa-a-tendina, un aquila-testa-a-piramide e una marmotta-morta,
che però era viva quindi o una marmotta non-morta o una
marmotta-Gesù. -Chi siete voi?- chiese A-man. L'orso disse
-noi siamo le fiere fiere del proprio lavoro, anche se sottopagate e
con uno stipendio da miseria siamo ancora quì a romper le
balle a chi si perde nel letto-di-Stefano-. Porco, senza troppe parole,
cacciò dalla bocca di Zio un Winchester mitragliatore canne
mozze a pompa.
Uccise prima l'orso, Che morì con una
fierissima posizione da culturista, poi l'aquila, che morì
con una fierissima posizione da veterano dell'hip-hop, poi, quando
sparò alla marmotta, essendo quella già morta, la
resuscitò e quella, fattasela addosso dalla paura, se ne
scappò....non era poi tanto fiera. Un battito di mani
arrivò da lontano. Dalla nebbia comparve un uomo
incappellato e subito A-men urlò -Indiana Jones!-. Porco
urlò -Zorro!-. Zio urlò -Nembo kid!-.
Quando la
nebbia si diradò, succhiata dall'aspirapolvere della
nonnetta di Carlo Conti, l'uomo finalmente si potè vedere in
faccia e fiero più della marmotta disse -io sono Chuck
Norris!-
cap. 2
-chi scusa? ma và và, era meglio batman- disse
Pig. Chuck, preso alla sprovvista, tirò su col naso,
aspirando tutta la polvere che non era riuscita ad aspirare la nonnetta
di Carlo Conti. Offeso, si diresse verso un fast-food. Era un
Autogrill. Chuck si sedette al bancone e prese un
caffè-più nero-più nero-che
c'è. Poi venne anche un uomo in automobile, ma venne
sbattuto via a calci dai commessi. L'automobile però la
tennero. Qualche ora dopo si rivide A-man. -dove sei stato?- chiese
Pig. -In una strana città qui vicino. Calci. Bel posto,
accogliente-.
Allora A-man, dolorante, si
avvicinò a Chuck. -Ma tu che ci fai qui?- chiese. Chuck si
girò e per un momento fu un cavallo nerissimo. -Devo
condurti all'inferno- disse con tono serio. A-man lo guardò.
Silenzio. Poi rise. Chuck era serio. A-man continuava a ridere; dopo un
po smise. Poi un leggero lezzo invase l'aria. -E poi si lamenta quando
lo faccio io- pensò Zio. -All'inferno? e
perchè?-. -Si è rotta una caldaia-.
(O.O)
Prima dell'entrata dell'inferno c'erano altri fast-food
dove le anime potevano fermarsi prima del supplizio eterno, come il
McPaperino:lo amo dentro, il Wrustel Queen e lo Spùzzico:
molto veloce, molto buono! (me vende tutto a pranzo nè).
Arrivati alle porte maledette lessero una scritta posta al di sopra di
quelle: Lasciate ogni speranza o voi che entrate, mi raccomando
buttatela nell'apposito contenitore. E invece A-man notò un
mare di speranze tutte gettate a terra, alcune che fumavano ancora.
-La
maleducazione extracorporea- disse Pig spegnendone una col tallone.
Entrarono e subito trovarono il girone degli ignari. Questi correvano
tutti verso un insegna che girava continuamente intorno ad un palo.
Appesa a quella c'era una bambola gonfiabile.-Ignorano che quella sia
una bambola gonfiabile- disse A-man a Zio. -no- disse Chuck -ignorano
che è cosparsa di peperoncino-. (O.O) A-man non
capì. Poi arrivarono ad un fiume. -Il Po!- disse Pig. -ci
sei andato vicino. Questo è il Popo- Disse Chuck. -infatti
si sentiva una certa aria..- disse Pig. Si girarono tutti verso A-man.
-non sono stato io!-. Avvicinandosi si trovarono davanti ad una
marmaglia di gente, tutti con in mano le buste del McPaperino. -Che
succede?- Chiese Chuck.
-Caronte è in vacanza- disse uno dei
dannati. -aspettiamo l'aiuto divino-. -io preferirei quello di
birra...vabbè, è uguale- pensò A-man.
Improvvisamente una luce apparve dall'alto e da quella scese un uomo
vestito di bianco, con un casco da minatore e sarpe da ginnastica. -Ah-
disse Chuck. -avete il piacere di conoscere Mosè-. Una cosa
però non convinceva A-man: perchè portava le
scarpe da ginnastica Geocs: i sandali che respirano(infatti sono
sandali)?
Mosè, sulle sponde del Popo se ne tolse una e un
incredibile tanfo invase tutta l'aria. Immerse allora l'immondo piede
nell'acqua del fiume e quella prima bollì, poi si
ritirò tutta, aprendo un varco tra le acque. -Ecco come ha
fatto nel mar rosso!- disse A-man. -Beh, io lo chiamerei Mar morto a
'sto punto- Disse Pig.-Esiste già-ribbattè A-man.
-Si vede che ai suoi tempi andava di moda.....-.
Allora si diressero
verso l'altra sponda e, mentre A-man pensava a dove potesse essere il
vino dell'aiuto, Chuck si truccava e si metteva una parrucca orrenda.
-vladimir luxuria!- Urlò Pig. Per far rimettere i pantaloni
a Chuck ci volle l'aiuto di quasi tre dannati. -Ma voglio la mini
gonna!!!!! Sono una donna! non una santaaaaaaaa!-. Lo stesero con una
martellata in testa. Poi si accorsero che lo avevano appena picchiato
con un cacciavite. -possiamo soprannominarlo cacciavita, a questo
punto-. Ed infatti Chuck, quando si risvegliò, aveva un giro
vita strettissimo. Nessuno volle i suoi ringraziamenti.
Cammina
cammina, arrivarono al cerchio prima di quello dei lussuriosi. -Questi-
disse Chuck - sono i pippettari-.
continua...
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