Di pentimenti.

di Aven90
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Personaggi: Sansa, Sandor Clegane

Prompt: ora che si guardava meglio intorno notava mille cose più brutte dei suoi sfregi.

Lanciata da La Morte Fidanzata

 

E alla fine, Stannis Baratheon è arrivato ad Approdo del Re. Nessuno, in altri tempi, avrebbe mai preso sul serio una benché minima probabilità che qualcuno avesse l’iniziativa di assediare la cittadella che era stata ospite di grandi re, eppure era proprio quello che il fratello del deceduto Robert stava facendo, volendo rivendicare il trono in quanto si diceva che Joffrey non fosse un figlio naturale di Robert stesso.

Ma, appunto, erano altri tempi, e per il Mastino sarebbe dovuto essere un invito a nozze, quello. Un assedio, tanta carne da maciullare, tante vittime da sgozzare.

Per uno delle sua fama, sarebbe potuto essere il paradiso e ciò che bramava più di ogni altra.

Pertanto, ognuno contava su di lui e sulla sua spada, per uccidere chiunque ostacolasse la pace del regno.

Tyrion Lannister era pronto, così come il re idiota. Nei suoi occhi era ancora impressa nella mente la magia “del Folletto”, che aveva distrutto gran parte della flotta nemico con l’Alto Fuoco.

Non male, ma Stannis si era portato dietro molti soldati, il che aveva dato al mastino la possibilità di aggiungere altro sangue al suo animo già corrotto.

Corrotto? Ma che gli stava succedendo?

Si guardò attorno: gente che moriva a destra e a sinistra, così com’era sempre stato, solo che la guerra amplificava i difetti miserevoli dell’uomo e li portava all’apoteosi.

E lui? Era davvero pronto per tutto quello?

Ora che si guardava meglio intorno notava mille cose più brutte dei suoi sfregi.

I clangori delle spade, le grida furibonde dei soldati, l’odio che lo perdeva fino a penetrargli sotto al pelle. Morti ovunque, e la vita di ognuno appesa a un filo sempre più sensibile.

Per i Sette Dei, non era forse quello in cui aveva creduto fino a quel momento? E adesso, che cosa lo impediva ad alzare ancora una volta la spada e uccidere quanta più carne fresca che poteva?

Sansa Stark è prigioniera dei Lannister, e lei è un’innocente.

Quella era la situazione, certo. Ma Sandor non era uso ad andare contro i dettami dei Lannister. d’altra parte che cosa spingeva lui, un essere privo di mercede, recarsi nelle stanze della regina, prelevare la figlia maggiore di Stark e trasportarla al Nord?

Chi era lui per farlo? E soprattutto, perché mai avrebbe dovuto abbandonare il campo?

Invece, come mosso da una forza più potente di lui, smise di combattere. Chi l’avrebbe mai detto?

E chi avrebbe mai detto che il cane del re si sarebbe rammollito proprio nel momento forse più importante nella vita di un Cavaliere?

Invece, la guerra può cambiare anche le persone peggiori, Clegane incluso.

E così, contro ogni previsione, il Mastino, l’uomo migliore della truppa di Re Joffrey, fece marcia indietro e andò da Sansa, la quale soffriva terribilmente la tortura psicologica che subiva da Cersei, quella donna tremenda.

Dal canto suo, Sansa non si aspettava di certo di trovarsi di fronte quell’uomo tremendo.

“Andiamo al Nord” disse secco e senza spiegare altro. Ella lo seguì, “meglio non contraddirlo” si disse, e per quanto impaurita da quell’uomo, che pure l’aveva definita “uccellino”, sapeva che averlo dalla propria parte era un grosso vantaggio.





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