Chiusi gli occhi, feci un respiro profondo e cominciai ad
avanzare verso il centro del palco.
Era il nostro ultimo show del tour e avevo convinto gli altri a tornare ad LA per la seconda volta…sapevo quanto Bert
odiasse Los Angeles ed era stata un’impresa titanica riuscire a convincerlo a
suonare ancora al Gibson.
Ma speravo ardentemente di rivedere quegli occhi almeno un ultima volta prima della pausa e appena abbassai lo
sguardo, quel meraviglioso bagliore mi accecò.
Lei.
Sorrisi impercettibilmente e i nostri sguardi si incrociarono per una frazione di secondo.
Sapevo che sarebbe tornata.
Passai tutto il concerto a perdermi in quella luce divina
che emanavano quegli occhi verdi luccicanti, a
guardare il suo viso perfettamente ovale, quella pelle liscia, quel
meraviglioso sorriso che si allargava sul suo volto sempre di più, quella
spilla a forma di girasole che spiccava tra i suoi capelli nero corvino.
And I'm melting In your eyes...
Quando terminammo l’ultima canzone la
vidi allontanarsi velocemente dalla prima fila.
The singer finished singing and she's walking
out...
Rimasi sul palco come un cretino, cercando di seguirla con
lo sguardo fino a che la vidi scomparire tra la folla
del palazzetto.
Non potevo lasciarla andare così.
Scesi dal palco e mi fiondai verso
il posto in cui l’avevo vista dirigersi, mentre un gruppo di ragazzine mi
tirava per la maglietta e mi trascinava indietro.
Eccola.
Si voltò verso di me e mi sorrise dolcemente.
Poi sparì di nuovo tra la folla.
La cercai ovunque ma sembrava letteralmente scomparsa nel
nulla.
“Quinn! Accidenti!” vidi Bert dirigersi verso di me, facendosi largo tra le
centinaia di ragazzine urlanti che lo circondavano, mi prese per un braccio e
mi trascinò nel backstage. “che cazzo
ti viene in mente?!” non lo ascoltai neanche, spalancai la porta del mio
camerino e improvvisamente mi mancò il fiato.
Seemed to stop my breath…
Seduta a gambe incrociate sul piccolo divanetto del camerino
c’era Lei.
La sola ed unica Lei
dell’universo.
Dio quanto era bella… non avevo mai
visto nulla di simile.
Quei suoi occhioni verdi
brillavano, perfettamente illuminati dalla luce al neon, mentre sorrideva con un espressione terribilmente carina.
Such a brilliant star you are...
Si alzò e mi raggiunse velocemente, buttandosi tra le mie
braccia. Rimasi immobile per qualche secondo, prima di realizzare
ciò che stava succedendo, poi la strinsi forte, affondando la testa sul suo
collo e aspirando tutto il suo meraviglioso profumo.
My head on your chest waiting to cave in…
Ci guardammo negli occhi e senza dirci una
parola cominciammo a baciarci. La sua lingua incredibilmente morbida cominciò a tracciare
cerchi immaginari sul mio palato, mentre le sue mani leggerissime mi sfilavano
delicatamente la maglietta. La sollevai e la posai sul divano, avevo una paura
incredibile persino di toccarla; sembrava così fragile, come se potesse
rompersi da un momento all’altro.
Could stare at your face for the rest of my
days…
Lasciai che si sdraiasse sopra di me, inebriandomi completamente
col suo profumo, poi le slacciai la camicetta dolcemente, finchè
vidi la sua pelle chiara, liscia e brillante. Era talmente perfetta… sembrava una creatura soprannaturale,
un angelo…
Le accarezzai leggermente il collo e sentii un brivido
percorrermi la schiena.
Le mie mani tremavano al contatto con il suo corpo e la mia
mente galoppava veloce verso terre lontane… mi sentivo in paradiso.
Just stay with me now...
I nostri sguardi si incrociarono
ancora una volta, restammo immobili, a perderci nei nostri reciproci occhi, finchè un fastidiosissimo ronzio cominciò a trapanarmi il
cervello mentre voci lontane riecheggiavano nella mia testa.
“Quinn” una
voce maschile. La voce di Jeph. Che ci fa qui?
“Quinn svegliati!” con un sussulto
spalancai gli occhi. La brillante luce del sole mi accecò e mi costrinse a
battere più volte le palpebre. Mi guardai intorno con lo sguardo ancora
appannato e riconobbi il nostro tourbus...
Ma che diavolo…?
“finalmente!
Credevamo fossi morto!” mi voltai e vidi tutti i ragazzi della band che
mi fissavano visibilmente sollevati.
“che...?”
“accidenti ti abbiamo cercato d’appertutto
ieri sera! Dove diavolo eri
finito?!” chiese Bert alquanto irritato.
“che ci faccio qui?” cominciai,
ignorando completamente Bert.
“e io che cazzo
ne so!” rispose Jeph, mentre gli altri due mi
guardavano con espressione perplessa.
“quanto hai bevuto ieri sera Quinny?”
Bert scoppiò a ridere e Dan
lo seguì a ruota.
Un sogno?
Solo un sogno?
Tutti i brividi, tutte le emozioni, Lei…
Tutto frutto della mia fottutissima
immaginazione?
“io…” mi strinsi la testa tra le mani cercando di ricordare.
Eppure sembrava tutto così perfettamente reale…
Quando alzai lo sguardo la mia
attenzione venne catturata dal notiziario che stavano trasmettendo in quel momento.
Parlavano di una ragazza brutalmente uccisa davanti al Gibson
Amphitheater la mattina precedente.
“ma è dove abbiamo suonato ieri
sera!” Dan alzò il volume del televisore.
Improvvisamente il mio cuore si fermò. Spalancai la bocca
mentre un tripudio di immagini mi riempì la testa.
Lei.
Era…
“che succede Quinny?”
la voce di Jeph era soltanto un eco lontano.
Nelle mie orecchie rimbombavano le parole del telecronista e
i miei occhi vedevano solo la Sua
immagine nella piccola foto mostrata dal notiziario.
Lei.
Come
poteva… io…
“Hey Quinn
va tutto bene? Sei pallido!”
“è solo che...” abbassai lo sguardo
e notai qualcosa spuntare dalla mia tasca dei jeans. Lo estrassi e...
Il Suo Girasole…
WellWellWell
Non ho mai scritto FF di c[H]odesto
genere.. quiiiiindi scusate
se la storia lascia un pochetto a desiderare, ma ce l’ho
messa tuttaHH!!
Naturalmente da come avete potuto dedurre [ma come parlo..?!] il protagonista è il buon Quinnifer
Allman (my lovvvvve) e… niente… sì è tutto un po’ contorto e… ehm…
Spero che vi sia piaciutaHHH
[un immenso e doveroso
grazie alla mia Dadi mon amour che mi sostiene seeeeempre <3<3<3<3]
bellaaaaaaaaHHHH