“Hunter sa”.

Hunter sa che l'altro mal sopporta la poca fantasia - o la fantasia triste precisava, di tanto in tanto, Jeff - e per questo era stato ben felice di scoprire che il portafortuna di Hunter altro non era che un paio di calzini a righe arancioni e gialle.

(«Colori così vivaci!» aveva urlato, guardandoli).

Hunter sa anche che l'altro mal sopporta le cose amare, il cibo amaro e le persone amare e forse per questo ha l'abitudine di aggiungere sempre un cucchiaino in più di zucchero - facendoli diventare così due - al suo caffè.

(Jeff trova sempre il modo di rubargliene un po` anche se:
«Gesù, Jeff, hai appena finito il tuo!»
Solo così, forse, Hunter si spiega l'eccesso di energia dell'altro).

Hunter sa anche che Jeff mal sopporta la tranquillità e per questo si chiede spesso - forse fin troppo - perché l'altro non la smetta di sedersi accanto a lui durante le lezioni o in biblioteca.

(Jeff trova comunque il modo di fare baccano.
«Quanto sei noioso».
Gli dice sempre, con un sorriso, mentre Hunter alza gli occhi al cielo).

Hunter, infine, sa anche che l'altro mal sopporta il silenzio e per questo ancora non riesce a spiegarsi perché, dopo tanti mesi, Jeff senta ancora il bisogno di intrufolarsi nel suo letto in cerca di coccole.

(Hunter ha imparato a raccontargli delle storie perché Jeff resta sempre tra le sue braccia ad accarezzargli il petto dopo aver fatto l'amore.
«Cosa mi racconti stasera, sergente?»
Gli sussurra e lui proprio non sa dirgli di no).