Mi sono smarrito

di cenerella
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Mi sono smarrito
 
Mi sono smarrito
nel tuo bosco scuro.
Sono scivolato sul sentiero umido,
sulla riva salata
tra i fili intrecciati, annodati,
odorosi di muschio,
bagnati di calda rugiada.
Ho cercato le tracce,
riconosciuto i segnali,
imparato la strada.
Ho vagato cieco
fino a trovare con le dita il buio, laggiù in fondo.
Ho udito il respiro affannato,
il fiato che si spezza
come sulla salita.
Ho bevuto alla tua fonte e ho atteso
che cadesse il vento
per ricominciare.
Hai afferrato infine la mia mano.
Mi sono perso mille volte
e tu mi hai ritrovato.
 
Angolo autrice
 
Non sono poetessa, mai stata.
E non mi era mai nemmeno venuta voglia di provarci.
Invece una mattina d’inverno è successo che, camminando, mi tornasse in mente un’immagine e le parole cominciassero a tenermi compagnia lungo la strada.
E, no che non ve la mostro l’immagine.
Grazie a Lilla per lo spunto.
cen.
 
Ah, queste sono 94 parole, quindi, per quanto inconsapevole e fortuita, è anche una drabble.

 
 




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