La Melodia dell'Amore:
Suono Magico
Nel silenzio di un corridoio isolato, dolci frammenti di qualcosa si stanno diffondendo.
Sungjong non riesce a distinguerne bene, ne la provenienza ne la sostanza.
Eppure drizza le orecchie e segue quella scia.
Man mano diventa sempre più vicina, più dolce e si rende conto della sua bellezza.
Il suono si fa più vicino, finché non vede, aldilà della porta di una stanza, l'artefice di quella melodia.
Sungjong si blocca. Ed è come se fosse ipnotizzato.
Quel ragazzo sta muovendo le dita sui tasti con una grazia impressionante, quasi le carezzi.
E il suono che produce è inebriante. Sungjong non crede possibile che un essere umano possa essere capace di creare tali suoni.
Ma poi smette. E l'inebriatezza si interrompe. Sungjong si risveglia.
Guarda quel ragazzo alzarsi e uscire dalla stanza abbandonando il pianoforte.
Si sente triste. Vorrebbe risentire quel suono. Vorrebbe conoscere quel ragazzo.
La campanella suona però, e deve dirigersi a lezione.
Ma nella sua testa rimane quel pensiero:
Vuole rincontrare quel produttore di suoni magici, e conoscere i segreti del suo talento.
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