Dolcetto
o Scherzetto?
Quest'anno
la festa di Halloween sarebbe stata celebrata nel regno Solare e i
preparativi per l'evento andavano avanti da giorni; c'era chi si
occupava delle luci adatte a dare oscurità alla sala, in cui i
principi e le principesse avrebbero danzato, chi invece pensava alle
leccornie che sarebbero state messe davanti agli ospiti e chi invece,
come Fine e Rein, si immaginava come si sarebbero divertite alla
festa.
La
turchina era davanti allo specchio provandosi mille se non di più
abiti, fantasticando su lei e il principe Bright che danzavano al
centro della pista, facendosi adulare dagli invitati e udendo le loro
voci di quanto fossero belli come coppia.
“Oh,
principe Bright!” Sospirò sognante guardando verso la
soffitta in un punto non definito.
Fine
la osservava divertita e anche lei in quel momento, desiderò
di ballare con il principe Shade.
Ma
sorrise amara, perché sapeva che al misterioso Shade questi
tipi di eventi non gli erano mai piaciuti e Fine, non si sarebbe
sorpresa nel sapere che il principe del regno della Luna non sarebbe
venuto.
“Fine!”
Esclamò Rein, riportando la gemella alla realtà: “Tu
non hai paura dei mostri e dei posti bui, vero?”
Fine
sbiancò di colpo ricordandosi che si trattava della festa di
Halloween, e che di conseguenza ci sarebbero state figure oscure che
l'avrebbero spaventata.
“M-ma
è finzione!” Replicò: “Saremo tutti
travestiti da mostri. E' normale!”
“Forse
non tutti. Che ne sai, Fine...” Alluse la turchina, facendo
rabbrividire Fine. “E poi,” continuò Rein: “la
sala sarà praticamente senza luce. Non potrai mica riconoscere
un mostro travestito da uno reale!”
La
porta della stanza delle gemelle si aprì con forza e il
battito delle mani di Camelot, interruppe il dialogo, per fortuna di
Fine, tra le due sorelle.
“Basta
giocare. Le sarte hanno i vostri abiti. Indossateli e voglio che
siate puntuali quando vostra maestà, re Toulose e la regina
Elza, vi annunceranno di fronte agli invitati. Sono stata chiara?”
Le
due annuirono con il capo e fecero come detto dalla loro governante.
L'enorme
sala del regno Solare che era sempre stata caratterizzata dalla fonte
luminosa della benedizione del Sole, quella sera fu completamente
diversa.
Per
l'occasione vennero utilizzate candele e zucche illuminate.
“Uffa!
Perché tutto questo buio! Così non si vede proprio
niente!” Urlò Altezza: “Volevo mostrare a tutti i
miei nuovi gioielli acquistati per Halloween, e che succede? Un buio
totale.”
“Dai
Altezza, non dire così.” Si intromise Sophie: “I
tuoi gioielli sono così splendenti che sicuramente un ladro li
vedrà e sarai di nuovo al centro dell'attenzione!”
La
principessa bionda del regno dei Gioielli gridò: “Non
voglio che i miei gioielli vengano rubati!”
“Oh!”
Esclamò innocentemente Sophie: “Scusa, e allora perché
volevi che tutti notassero le tue pietre preziose?”
Altezza
scosse la testa e capì che non era il caso di continuare a
conversare con una persona del genere. Così, con passo deciso
si allontanò dalla principessa dei regno dei Mulini a Vento e
si avvicinò alle due gemelle.
“Per
la prima volta non avete attirato l'attenzione con una vostra entrata
strampalata!” Commentò la bionda.
“Altezza!”
Gridarono le due sorelle.
“A
dire la verità siamo inciampate due volte.” Confessò
Fine.
“Solo
che con il buio, nessuno ha notato niente.” Aggiunse Rein.
“Me
lo dovevo aspettare da due come voi.” Concluse Altezza.
Le
danze ebbero inizio e con una musica lenta suonata da violino e
pianoforte, i principi chiesero alle loro damigelle di poter mettersi
a muoversi a ritmo della melodia.
All'improvviso
però, una folata di vento spense tutte le candele e il buio
divenne padrone assoluto della sala.
Alcune
principesse gridarono spaventate, come da copione, mentre altre
cercavano di rimanere attaccate ai loro partner.
Fine
si appiccicò letteralmente al vestito di Rein che era stretta
tra le braccia di Bright.
“Rein,
ho tanta paura!” Sbottò Fine spaventata realmente.
“Da-da-da-dadada!”
Proruppe Milky che fece calmare un po' la rossa. Già perché
vedendo Milky, c'era la probabilità che ci fosse anche il
principe Shade. Forse.
“Ho
capito, ti seguo.” Replicò Fine.
“Fine
dove vuoi andare?” Domandò Rein.
“Torno
subito. Milky ha detto che ha visto una cosa strana.”
“Vengo
con te.”
“Va
bene sorellina.”
“Vengo
anch'io.” Disse Bright: “Non posso lasciar avventurare
tre principesse nel buio.”
Così
Fine e Rein, accompagnate da Bright seguirono la stella volante di
Milky. Nel tragitto le due principesse si guardavano attorno,
spaventate. Sembrava quasi che non riuscissero a riconoscere il loro
stesso castello.
Fine
era ancora più spaventata di quanto non fosse già e
leggermente piegata su stessa, si voltava indietro, come se qualcuno
li stesse seguendo.
“Che
c'è Fine? Hai visto qualcosa?” Domandò la
gemella, girandosi a volta.
“N-non
mi sembra.” Rispose l'altra.
Fu
in quel momento che sia il principe Bright che la principessa Milky
sparirono. E quando le due sorelle non videro i loro amici, si
avvicinarono l'una all'altra.
“R-Rein
ho paura!”
“Non
preoccuparti sorellina. Andiamo avanti, e vedrai che li
raggiungiamo.”
Convinte
di questa idea, le due sorelle proseguirono per la loro strada e a
pochi secondi dallo scoccare della mezzanotte, una piccola figura
simile ad un folletto, illuminato di luce propria si pose davanti a
Fine e Rein.
“Dolcetto
o scherzetto?” Domandò.
Fine
subito scattò come una molla e gridò: “Dolcetto!”
“Mi
dispiace. Ma se volevi un pasticcino, dovevi dire scherzetto!”
Rispose il folletto.
Il
piccolo elfo dunque, estrasse una bacchetta ancora più
minuscola di lui stesso e pronunciò una strana formula che
fece cadere in trance le gemelle.
“Avete
ventiquattrore di tempo per tornare voi stesse.” Disse il
folletto, mentre Fine e Rein si svegliarono di scatto guardandosi
attorno.
Intanto
lo spiritello si era allontanato, sparendo nel nulla.
“Aspetta!”
Gridò Rein.
L'urlo
della turchina echeggiò nel vuoto. Fine e Rein vennero
risucchiate da una strana energia. Come se fossero diventato di
metallo e una calamita le stesse attirando verso di sé.
Fine
e Rein aprirono gli occhi, quando si ritrovarono di nuovo nella sala
di ricevimento del regno Solare.
Il
buio che c'era prima, non era più presente. La promina della
benedizione del Sole illuminava la stanza.
“Fine,
Rein!” Accorse Toulose: “State bene.” Aggiunse
abbracciandole.
Anche
la regina Elza, Camelot, Altezza, Bright e tutti gli altri si
precipitarono verso di loro.
“Ci
avete spaventato, sapete!” Esclamò Sophie: “Svenire
nel mezzo della festa, per un banale blackout!”
“Avete
fatto venire più rughe ad Sophie, perché era troppo
preoccupata per voi.” Replicò Altezza.
“E'
tutto ok. Non vi dovete preoccupare.” Disse Rein,
sorprendendosi del comportamento, quasi opposto delle due
principesse.
Fine
invece non disse niente e si allontanò dal gruppo in silenzio.
Tutti
notarono quel strano gesto di Fine. Rein sgranò gli occhi e
seguì immediatamente la gemella.
“Fine!”
Gridò: “Che hai?!”
“Sto
bene.” Disse piatta: “Potete andare avanti con la festa.
Io penso che rimarrò qui a guardare.”
“Non
vuoi mangiare qualche dolce? Adesso è tutto ben illuminato e
puoi mangiare quello che vuoi!” Propose Rein, cercando di
sollevare il morale di Fine. Peccato che la turchina non ottenne
niente, soltanto un semplice: “Non mi va.”
Allora
Rein capì che la causa del cambiamento di Fine era stato
causato da quel spiritello che era apparso di fronte a loro, quando
stavano camminando nel buio.
Però
il folletto aveva detto che entrambe avevamo ventiquattrore per
tornare noi stesse. Forse su di lei l'incantesimo non aveva
funzionato, ma solo su di Fine. Ma perché solo su di lei?
“Certo!”
Esclamò: “Perché era stata Fine a rispondere alla
domanda di quel mostriciattolo luminoso!”
Rein
lasciò la sorella per andare dai loro amici a raccontare la
loro strana avventura. Una volta che finì di narrare, Sophie
scattò come una molla: “Possibile che ogni volta che
veniamo qui al regno Solare, deve succedere sempre qualcosa! Per
fortuna che ero con voi! Chissà che disastro!”
“Sarebbe
stato troppo bello!” Disse Altezza entusiasta.
“Me
lo dovevo immaginare,” intervenne Shade: “che qualcosa
del genere poteva accadere questa notte.”
“Ecco
un altro soggetto avvolto dal mistero.” Commentò Sophie:
“Invece di apparire dopo una catastrofe, potresti venire anche
prima, no?”
“Ero
troppo occupato a mangiare. C'erano un sacco di dolci e non ho saputo
resistere.” Fu la candida risposta del principe.
Gli
altri rimasero sorpresi e sgranarono gli occhi come non mai. Sudarono
freddo e fecero tutti una risatina tirata.
“Non
so che mi prende.” Il normale Shade sembrava essere di nuovo
tornato.
“Non
mi dire che hai visto un strano folletto magico, vero?” Domandò
Rein.
Il
cobalto annuì facendo cenno con la testa e cominciò a
narrare delle legende legate all'antica tradizione di Halloween.
“In
passato si divideva l'anno in due stagioni. L'estate e l'inverno, e
l'inizio di ognuna veniva celebrata con una festa, quella de sole che
avveniva alla fine di aprile e quella della luna, fatta alla fine di
ottobre. E pare che in queste due occasioni, il mondo dei folletti e
il mondo degli umani entrino in simbiosi per l'arco di una giornata.
E questi spiritelli magici girovagano facendo scherzetti. E oggi gli
spiritelli hanno deciso di fare visita qui da noi. Bisogna spezzare
il prima possibile l'incantesimo. Purtroppo però, non so
come.” Concluse il principe.
Shade
notando che Fine non c'era alla discussione appena avuta, chiese dove
fosse la principessa.
Una
volta saputo e dopo essere andato a prendere una porzione di torta,
il principe la raggiunse.
Fine
era appoggiata sul muro ad osservare gli altri ballare, mentre il
gruppo dei suoi amici stavano parlando di qualcosa.
Avrebbe
voluto aiutarli ma preferiva stare lì, ferma immobile per i
fatti suoi.
“E'
strano non vederti a mangiare qualcosa.” Affermò mentre
si stava addentando l'ultimo pezzo del dessert.
“E'
buonissima! Ne prenderei un'altra porzione. Ma più grande. O
forse, di qualche altro gusto.” Aggiunse.
La
rossa alzò leggermente il viso per poter incontrare lo sguardo
del suo interlocutore. Ma non disse niente.
Improvvisamente
e di nuovo, il buio era tornato. Una scossa di terremoto capitò
dopo il blackout.
Fine
si guardò attorno, quando si sentì stringere la mano.
Si
voltò vedendo gli occhi blu di Shade, brillare in quella morsa
oscura.
Il
ragazzo non disse niente.
“Seguimi.”
Ordinò Fine. “E fa attenzione a dove metti i piedi.”
“Perché
ti comporti, così, Fine?” Chiese Shade. Lui stesso
comprese che quella sarebbe stata la domanda che Fine gli avrebbe
fatto. Ennesima, per la verità.
Ma
Shade sapeva che non sarebbe nessuna risposta. D'altronde, lui non
replicava.
Come
per magia i due vennero catapultati nel regno dei Mulini a Vento,
quando le due principesse avevano chiesto al principe Shade di essere
aiutate per la competizione del giorno successivo. In
quell'occasione, Shade aveva preferito danzare con Rein, piuttosto
che con Fine.
Scherzo
del destino volle che la mano di Fine lasciò quella di Shade e
mentre lui era impegnato nel ballare con la turchina, il principe
Bright danzò con Fine.
“Non
c'è che dire, Fine e Bright sono proprio una bella coppia.”
Shade
sentì una fitta al cuore.
Il
principe allora fece presto a fare due più due. A quanto
pareva, il folletto aveva deciso di scambiare il carattere tra le
persone, in maniera più o meno parziale, che avessero qualche
problema tra loro, così da permettergli di capire il valore
dell'altra persona. Come per Altezze e Sophie, per quanto
litigassero, tra loro c'era un'amicizia forte. E forse quando tutto
sarà tornato alla normalità, Altezza lo avrebbe capito.
“Fine!”
Esclamò Shade, richiamando l'attenzione della rossa: “Dolcetto
o scherzetto?”
“Dolcetto.”
E
fu così che riapparse il folletto di fronte ai due ragazzi.
Poi, rivolgendosi a Fine disse: “Lo sai che non avrai un
cioccolatino, vero?”
Lei
annuì facendo cenno con la testa.
Shade
prese parola: “Voglio che tutto torni alla normalità.”
Il
mostriciattolo con la lampadina incorporata mosse la bacchetta magica
e in uno schiocco di dita, tutto tornò come prima.
Altezza
tornò ad essere la solita principessa brontolona che urlava
tutto contro tutti, per aver l'attenzione su stessa; Sophie che aveva
sempre la risposta pronta per la principessa del regno dei Gioielli;
Fine ritrovò il suo amore per i dolci e Shade, riacquistò
il suo fascino. Anche se a volte, si gustava qualche cioccolatino.
Senza che però Fine lo sapesse!
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Note
Finali.
La
fanfiction partecipa al contest 'Change' indetto da Himeno.
Credevo
che sarebbe stato più facile scrivere una storia in cui potevo
cambiare i caratteri dei personaggi, e invece mi sono ritrovata in
difficoltà.
Non
so se è venuta bene, ma grazie a questo contest ho capito
quanto sia importante l'IC dei personaggi.
Spero
che la storia sia piaciuta.
PiccoloKoala.
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Giudizio:
Al SECONDO POSTO abbiamo piccolokoala con Dolcetto o Scherzetto?
Grammatica e sintassi: 8/10
Alcuni tempi verbali sono sbagliati,
altri sono messi al plurale invece che al singolare (Es: "Come se
fossero diventato" invece di "come se fossero diventate")
In generale
non ci sono errori gravi, ma certe frasi sono articolate in modo un po'
complesso. (Es: "A quanto pareva, il folletto aveva deciso di scambiare
il carattere tra le persone, in maniera più o meno parziale, che
avessero qualche problema tra loro, così da permettergli di capire il
valore dell'altra persona." Forse era meglio: "A quanto pareva il
folletto aveva cambiato i caratteri delle persone che avevano dei
problemi tra loro, perchè ognuno capisse il valore dell'altra persona")
IC e caratterizzazione personaggi: 10/10 Sono tutti caratterizzati bene
compresi gli “scambiati”. Quindi punteggio pieno^^
Originalità: 4/5 Mi piace l’idea del folletto durante la
festa di Halloween. E’ abbastanza originale sì.
Attinenza alla traccia data: 5/5 La traccia l’hai seguita eccome. Troppo forte Shade che si mangia i dolci XD ben fatto!
Punteggio finale: 27/30
In
generale mi è piaciuto molto. Mi ha anche divertito. L’unica pecca è
appunto la grammatica che pian piano migliorerai. Comunque ottimo
lavoro! ^^
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