Gocce di memoria

di ICsX
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Il vento batte su i vetri della finestra, la pioggia cade incessante creando una forma di melodia che aleggia per il salotto, insieme al profumo dell’asfalto bagnato. Osservo le gocce d’acqua adagiate sul candido bianco del portacandele - tremolanti e brillanti. Trasformano quel comune oggetto in un portacandele ricoperto di preziosi diamanti. Proiettate all’interno delle gocce intravedo immagini, immagini di un passato triste, un passato generoso di lacrime, un’infanzia salata come le lacrime e acida come il sangue. Intravedo lei, creatrice di vita, colei che sempre avrà una mano tesa per rialzarti quando il mondo ti fa cadere. Donna dal volto gentile, capello color oro, occhi di oceano e di sogni. Grondano lacrime, che scorrendo a ribasso le inumidiscono il candido viso. Scendono trasparenti, unendosi al sangue, sangue rosso come il fuoco che le scorre nelle vene, coraggio, forza. Rosso come le sue labbra, graziosi petali di rosa che con un sorriso le illuminano il volto. Li, immobile mi stringe, mi chiude in una gabbia di protezione e di amore. Lui ci osserva, osserva il sangue scorrere, occhi infuocati colmi di ira. Lui, drogato di gelosia, drogato di avidità, lei, drogata di speranza.




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