Cuori nel pallone

di shimichan
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0. Prologo

 
La cosa che desideri di più, così aveva detto Shinichi. Con un sorriso che la sua bocca sembrava non riuscire a contenere ed una strana luce negli occhi, mai tanto simili a quelli di un bambino. Che fosse entusiasta lo si capiva guardandolo.
Si era gettato sul divano per scattare in piedi un secondo dopo, lo sguardo puntato con un filo d’ansia al tavolo. Uno spettatore esterno non avrebbe compreso il motivo di quella concitazione, non avrebbe intuito l’enorme valore racchiuso nelle minuscole capsule che spiccavano tra le venature del legno.
“Qual è la prima cosa che farai?” le aveva chiesto senza dimostrare particolare interesse.
Ecco era stato in quel preciso istante, con il rintocco della pendola ed il borbottio del bollitore come rumori di fondo, con l’estenuante ticchettio del rubinetto che perdeva ed il sibilo emesso dal gas acceso, che Shiho aveva avvertito nitidamente l’aprirsi di una crepa sul pavimento e l’inevitabile sfaldarsi di quest’ultimo sotto i suoi piedi, in senso figurato perlomeno. La risposta di Kudo a quella domanda sarebbe stata fin troppo scontata per porgergliela ad alta voce, al contrario lei una risposta non l’aveva.
Per tutto il tempo trascorso nell’organizzazione, quando immaginava una vita libera, la immaginava accanto ad Akemi. Fantasticava su come sarebbe stato svegliarsi la mattina e trovare il bagno già occupato, uscire senza la spiacevole sensazione di essere tenute sotto stretto controllo, frequentare persone nuove cui potersi presentare con il proprio vero nome. Ma Akemi non c’era più.
E ora lei si ritrovava sola con un sogno realizzato a metà. Shinichi avrebbe semplicemente ricominciato da dove aveva lasciato, da Ran, dai suoi amici, dai suoi genitori…
Per Shiho, invece, non ci sarebbe stato nessuno. Certo il buon professore le aveva garantito il suo appoggio in un malcelato invito a non abbandonarlo, ma anche lui era parte di quella nuova vita cui ora doveva dare un senso.
Aveva anche valutato la possibilità di non prendere affatto l’antidoto, di crescere assieme ad Ayumi, Mitshuiko e Genta e di conquistare così gli anni che l’organizzazione le aveva sottratto.
Tuttavia appena il tempo di formularla e subito quell’idea venne accantonata: la sua non sarebbe stata comunque una vera infanzia. Per ogni scoperta di Ayumi avrebbe dovuto fingersi altrettanto curiosa, confusa davanti ai piccoli problemi adolescenziali di cui conosceva già rimedio, impacciata davanti a novità ormai vecchie per lei.
E se c’era un aspetto della sua vita andava cambiato era quello, la finzione.
Così, seppur con leggera esitazione, aveva ingoiato la pillola, dicendo addio ad Ai Haibara, cercando di dimenticare per sempre Sherry e aspettando di scoprire quale futuro il destino avesse in serbo per Shiho.















Angolo Autrice
Salve! L'ho detto in questo periodo ho tempo da spendere...perciò abituatevi all'idea di vedermi spesso con questa nuova long! XD
Non sarà lunghissima, ma riserverà delle sorprese...partendo dal fatto che il paring non sarà ShinShiho! (si, lo so vi ho abituato a questa coppia...ma da qualche giorno ho scoperto un paring a cui non avevo pensato e che mi stuzzica parecchio....quale? Lo scoprirete (o meglio lo intuirete) nel primo capitolo, pronto a giorni.
Intanto vi stuzzico con questo prologo striminzito...

bye bye




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