follia

di panda writer
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Tutto si muove intorno a me. No, forse sono io che mi muovo. Oggetti inanimati mi circondano, mi guardano, mi parlano. Bisbigliano, si..bisbigliano. Dicono parole incomprensibili che non riesco a capire..forse sto solo immaginando tutto. Urlano, urlano contro di me, sento le loro voci rimbombare nella mia testa. Un' ira senza fonte mi ammonta dentro provocandomi scatti. La cassa toracica vibra al suono di quelle parole, il battito del cuore accellera come se fosse pronto ad esplodere, mi sembra di portare una bomba all'interno del mio corpo, una bomba pronta ad esplodere..tic, tac, tic, tac. Devo sbarazzarmene. Mi strappo la maglia gettandola con furia a terra, barcollo sbattendo violentemente il pugno contro il muro. Inizio a graffiare la mia stessa pelle, le unghie sferzano sulla carne provocandomi striature rosse, stringo i denti per non sentire il dolore, devo togliere quella bomba da dentro di me. Urlo. Sento qualcuno afferrarmi, inizio a dimenarmi nel tentativo di liberarmi. Scappo in cucina, ho la vista offuscata, non riesco a vedere niente, mi metto le mani sulle tempie urlando, sento il cuore battere all'impazzata. La paura mi attraverso l'anima e vengo preso da panico, sento qualcosa lacerarmi la pelle da dentro. Ho un nodo alla gola, non riesco a respirare. Mi appoggio al tavolo, le mani sul petto nel tentativo di squarciarlo, cado in terra colpendo il tavolo con il fianco. I miei demoni interiori iniziano ad impossessarsi del mio corpo, le mie paure vengono a galla. Qualcuno mi sta toccando, urlo e mi trascino verso il piano della cucina, afferro un coltello, sento qualcuno urlare "FERMO!" e afferrarmi, uno schioppo improvviso mi sferza la guancia lasciando una scia di bruciore, mi ribello e mi giro di scatto. Affondo la lama in qualcosa, un liquido caldo mi bagna le mani. Il cuore rallenta il battito. Il respiro si fa di nuovo regolare. Cos'ho fatto? La vista si fa nitida, vedo ciò che ho fatto.. La sua pelle diafana dal calore penetrante andava spingendosi, raffreddandosi lentamente. Il sangue fuori usciva dal suo corpo ormai freddo, sangue rosso fuoco come la sua riccia chioma ribelle. Vedevo la sua anima spengersi attraverso quei due grandi smeraldi che mi avevano sempre donato il sorriso. Si spense li, tra le mie braccia macchiate di colpa.




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