Un amore improbabile
Stavo guardando
Notthing Hill e mi è venuta voglia di scrivere, non so che cosa
ne verrà fuori di preciso, so che sarà più
tranquilla rispetto all’altra mia long-fic.Fatemi sapere che ne
pensate. Baci Daia
Quella mattina Herm era finalmente partita per le sue vacanze,
l’ultimo anno era stato piuttosto intenso, finalmente aveva
finito il suo internato presso il Saint-Genève di Bordeaux, ora
era una vera medimago, si era specializzata in cure filo-babbane, in
modo da integrare alla medicina tradizionalmente magica a quella
babbana.
Il San.Mungo le aveva offerto un posto, ancora non le avevano detto il
reparto, ma a lei non interessava era felice di tornare a Londra erano
passati 6 anni dalla fine della guerra e una volta recuperato
l’ultimo anno d’istruzione era partita per Bordeaux.
Lei e Ron si erano lasciato da circa 2 anni, avevano capito che il loro
non era vero amore ma una cotta adolescenziale portata avanti, anche
Harry e Ginny si erano lasciati e poco dopo lei era partita per
l’Egitto come spezza incantesimi al posto di Bill.
Le due coppie erano rimasti in ottimi rapporti e ancora quando
riuscivano si trovavano tutti insieme a ricordare i tempi di Hogwarts,
al loro gruppo si erano aggiunte Rachel la nuova ragazza di Harry,
lavorava al ministero come obliviatrice, Gabrielle la sorellina di
Fleur ora era la nuova ragazza di Ron e Patrick il nuovo ragazzo di
Ginny che aveva conosciuto in Egitto, mentre anche lui lavorava come
spezza incantesimi.Tutti la prendevano in giro perché ancora non
si era rifatta una vita, e dicevano che si era sposata con il lavoro,
lei come tutta risposta diceva che avrebbe trovato un uomo così
bello da sembrare un dio greco e che l’avrebbe amata più
di ogni altra cosa.
Forse era per quello che aveva deciso di passare le sue vacanze a
Creta, si stava chiedendo chi sarebbe stato il suo collega con cui
avrebbe iniziato a lavorare, sapeva solo che anche lui era inglese e
che aveva studiato la medimagia al San.Thomas a Boston era
specializzato in ferite da magia oscura.
Quella mattina era arrivato presto a Creta, aveva bisogno di una pausa
aveva lavorato sodo e ora finalmente poteva tornare in patria, era
diventato uno dei migliori nel suo campo. Draco era cambiato si era
ribellato a suo padre e ai mangiamorte, per questo aveva subito diversi
cruciatus, suo padre non era riuscito a proteggerlo e per questo era
stato ucciso. Narcissa era stata messa in salvo dalla sorella Andromeda
e dall’Ordine della Fenice, alla fine quando Harry, Ron e Herm
erano stati portati a Malfoy’s Manor l’avevano trovato in
cella con Luna e Olivander, era privo di sensi e coperto di sangue a
causa delle torture subite. Si era svegliato a villa conchiglia e Fleur
e la signora Weasley si erano prese cura di lui, erano stati giorni
duri ma grazie all’aiuto della famiglia Weasley, di sua zia
Andromeda, di Dora e Remus e di tutto l’ordine era rinato.
Tornato a scuola molti Slyterin non lo volevano più vedere
perché era un rinnegato, lui e la sua famiglia, gli unici
Slyterin che gli stavano vicino erano Pansy e Blaise, anche loro
rinnegati. Era diventato amico di Harry e della sua banda e pian piano
gli screzi erano diminuiti, quando tornava a Londra voleva chiamare
Blaise e gli altri per uscire a cena, era tanto che lui e sfregiato non
si punzecchiavano e questo gli mancava e da quanto sapeva anche allo
sfregiato mancavano quei momenti.
Chissà Hermione se aveva finito il suo corso, sicuramente era
stata la prima del suo corso, da quello che sapeva da Blaise si era
lasciata con Ron ed era diventata veramente bellissima, non che fosse
mai stata brutta ma diciamo che era sbocciata in tutta la sua
femminilità.
Draco si era messo il suo costume, ovviamente un bel paio di boxer, e
dopo essersi buttato un asciugamano sulle spalle si era avviato verso
la piscina.
Inutile dirlo che quando passava tutte si giravano a guardarlo, che
volete mai quando vi trovate davanti un ragazzo alto 1,85 biondissimo,
con la pelle diafana i muscoli scolpiti e due occhi grigi nascosti da
un paio di Ray-ban con le lenti a specchio, la bava era d’obbligo.
Arrivato in piscina aveva occupato uno sdraio all’ombra di un
ulivo secolare e quando si era stancato di essere mangiato e
stuprato con gli occhi da tutte le donne presenti si buttò in
piscina e cominciò a nuotare.
L’albergo era dotato di 3 piscine, quella di Draco era
l’olimpionica, poi c’era una normale con zona bimbi e la
terza era dotata d’idromassaggio, la struttura si trovava sulla
cima di una collina. Draco dalla sua stanza vedeva il mare, era al
settimo piano e il panorama era meraviglioso, l’albergo era
circondato da ulivi e vegetazione mediterranea.
Quando uscì dalla piscina vide che a pochi sdrai di distanza si
trovava una specie di venere, aveva lunghe gambe sinuose, un ventre
piatto e tonico e un seno prosperoso. La pelle era ambrata e quel
bikini bianco faceva risaltare ancora di più la sua carnagione,
qualche ricciolo ribelle le cadeva dal ciappo che teneva raccolta la
chioma ribelle, più la guardava e più le sembrava
famigliare, le si avvicino con cautela e disse
-Granger sei tu?-
Spero che vi in incuriosisca. Baci Daia
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