Ringrazio
anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction
challenge II:
Personaggi: Tony, Loki
Prompt: Molte sono le cose che si getterebbero via se non fosse per il
timore che qualcun altro le possa raccogliere.
Cap.2 Il ciondolo della madre di Tony
Tony si sfiorò il colletto bianco rigido della camicia, fece
una smorfia arricciando il naso e sbuffò.
< Cosa mi ha convinto a venire qui? > pensò.
Slacciò i bottoni della giacchetta rossa, se la
sfilò facendo passare le braccia attraverso le spalline
dalle maniche a sbuffo rigide. Mosse le braccia in tondo, si morse il
labbro sedendosi sul letto.
Osservò la
lettera, la strofinò tra pollice e indice.
"Pergamena. Siamo seri?
Pergamena?" borbottò.
"Dovresti sentirti
felice che non scrivono ancora in tavolette d'argilla" rispose Rhodey.
Tony roteò
gli
occhi castano scuro, guardò la lettera e strinse le labbra.
"A quanto pare il
fantomatico cugin-dittatore mi vuole a casa sua. Secondo te come si
rifiuta l'invito di un Hitler antico?" chiese.
Rhodey
scrollò le spalle, si sedette e sospirò.
"Non lo so, ma io
accetterei. Latveria è pericolosa" rispose.
Tony strinse le labbra,
aprì il cassetto e osservò il ciondolo rotondo
con all'interno un triangolo, brillava di lieve luce
azzurro-biancastra. Lo afferrò, se lo mise al collo e lo
nascose sotto la maglia.
"Allora ci vediamo tra
qualche giorno, se non mi mummificano".
Si lasciò cadere sul letto di schiena, estrasse da sotto la
camicia il proprio ciondolo e lo osservò.
"Perché porto questo sottospecie di manufatto ovunque?" si
chiese.
Socchiuse gli occhi, lo infilò di nuovo sotto la camicia
nascondendo la catenina sotto il colletto rigido.
< Nemmeno m'importasse dell'unico ricordo di mia madre >
pensò.
Raggiunse le coperte, si mise sotto di esse e sbadigliò
chiudendo gli occhi. La finestra si aprì e le tende bianco
sporco sbatterono contro i vetri ricoperti di polvere, le ragnatele
all'interno della stanza tremarono.
Loki sorrise mellifluo e le iridi
verde smeraldo brillarono, in esse si rifletteva la luce della luna.
Volò all'interno della stanza e levitò fino al
soffitto. Le lunghe unghie nere coronavano le dita nivee. Si
abbassò e passò le dita gelide sul collo
abbronzato dello Stark.
La luce azzurra del medaglione lo
investì strappandogli un gemito, la mano pallida e liscia
sfrigolò. Indietreggiò, le sue gambe divennero di
fumo nero e soffiò, mostrando i lunghi canini lattei.
Tony
scattò seduto, portò i piedi nudi sul letto e
indietreggiò fino ad aderire con le spalle all'ampio
schienale del letto. Si portò una mano alla camicia coprendo
con il palmo la luce del ciondolo, lo strinse da sopra la stoffa e
socchiuse gli occhi. Sbuffò, roteò gli occhi e
distese le gambe.
"Oh, fantastico! Mancava giusto Dracula!".
Le gambe di Loki tornarono solide e il vampiro atterrò. Si
avvolse nel
mantello e indietreggiò. Tornò a sorridere
piegando le labbra vermiglie e le iridi brillarono di riflessi
giallastri.
"Midgardiano, hai decisamente letto troppa letteratura. Il signore
della Transilvania venerava milord Laufey" sussurrò
gentilmente.
Tony si sedette, poggiò le punte dei piedi sul pavimento e
sogghignò.
"Oh, chiedo scusa onnipotente signore degli stalker" disse, con tono
ironico.
Accennò un inchino piegando il busto in avanti, lo
rizzò mostrando le sopracciglia inarcate e le iridi castano
scuro brillanti di riflessi caffè.
"Scusa, temo che dovrai mangiare qualcun altro milord, a quanto pare
sei allergico alle cose con meno di mille anni".
Il vampiro mise un piede avanti, girò lateralmente e mise
una mano sul letto. Si sedette sulle gambe avvolte dalla coperta di
Tony e piegò il capo, i lunghi capelli neri gli
accarezzarono il volto affilato.
"Mi interessi umano" soffiò.
Accavallò le gambe e fissò il ciondolo.
"Come ne sei venuto in possesso? Pensavo fosse finito perduto o gettato
via" bisbigliò e i canini gli si allungarono, del sangue
scese dalle sue gengive e le sentì pulsare.
Tony guardò una goccia di sangue colare dal canino di Loki,
scivolare fino al labbro e sfiorargli la gengiva gonfia.
Deglutì, si leccò le labbra, socchiuse gli occhi
inarcando le sopracciglia con un sorriso beffardo.
"Molte sono le cose che si getterebbero via, se non fosse per il timore
che qualcun altro le possa raccogliere" disse.
Allargò le braccia, le poggiò dietro di
sé.
"E a me non piace si prendano le mie cose".
Loki si sollevò a due mani dal letto, allargò le
braccia e il mantello gli ondeggiò dietro le spalle. Mise
una mano sulle labbra e schioccò un bacio, soffiò.
"E' il primo giorno di un nuovo anno e di una nuova vita per te
mortale, ci rincontreremo presto. Sempre che la tua miserabile
esistenza non
giunga al termine per disgrazia" sibilò.
Si voltò e volò fuori dalla finestra, la sua
ombra si stagliò in controluce sulla luna pallida. Tony
socchiuse un occhio sgranando l'altro, si passò la mano
sulla faccia; la allungò scompigliandosi i capelli e si
alzò.
< O mio cugino mi spiega tutto entro un'ora, o giuro che
renderò questo regno un posto fantasma >
pensò.
Sfregò i denti tra loro, prese una scarpa infilandosela.
"E non nel senso che ci metterò dei fantasmi"
borbottò.
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