NOTE
DELL’AUTRICE:
Ciao
a tutti gente! ^__^
Penso
che l’angst nella mia vita stia portando la mia mente in angoli
particolarmente bui della mia anima. Il mio cuore di tenebra, insomma. (ma che
sto scrivendo?)
Beh,
più semplicemente, volevo mettermi alla prova scrivendo una fic che avesse come
argomento l’incubo. Sì insomma, qualcosa che provocasse uno
scuotimento simile a quando si guarda senza adeguata preparazione psicologica un
film tipo Saw l’enigmista.
Ad
essere onesta, credo piuttosto di aver scritto un casotto più unico che raro.
Se il vostro unico sentimento alla fine della lettura sarà di perplessità e
non di inquietudine allora avrò fallito miseramente il mio esperimento
(comunque mi aspetto un fallimento. Se qualcuno desidera scrivermi per ricevere
spiegazioni, risponderò volentieri).
Tutto
è partito da una domanda: cos’è che mi aveva fatto più impressione nel
manga di Tsubasa? Tutta la faccenda dei gemellini di Valeria, in particolare le
espressioni quasi infernali dell’Imperatore. L’imperatore era un pazzo,
almeno così è scritto nelle scan.
Per
la metà di giugno devo dare due esami di psichiatria, e se sei un tipo un po’
troppo sensibile ti fa venire un po’ di cagarella leggere certe descrizioni di
patologie, alcune delle quali tra l’altro hanno in parte una origine
biologica, dunque genetica. sto divagando…
Da
qui lo spunto per questa storia: E se la pazzia dell’Imperatore del Regno di
Valeria fosse una tara genetica ereditaria?
AVVERTIMENTO
IMPORTANTE!!!
Questa
fanfiction è un what if del what if. Cosa significa? Significa
che questa fic si rifà sì a Tsubasa ma si rifà anche a Turn Back Time. Per
leggere la qui presente storia è necessario, per chi già legge Turn Back Time,
leggere il capitolo tredicesimo. Per chi non ha letto e non ha intenzione di
leggere Turn Back Time, ho scritto un piccolo post a fine storia al fine di
rendere i miei viaggi mentali comprensibili. Ad ogni modo, questo è un finale
parallelo (e decisamente pessimista) al vero finale che ancora deve essere
scritto.
Buona
lettura gente!
Adrienne
Riordan
REQUIEM
DI VALERIA
“I
gemelli della sventura devono essere infelici per la felicità del Regno!”
“Uno
di voi deve morire. Scegliete chi deve vivere e chi morire.”
“Mi
chiedi perché è successo, Kurogane? Io non posso darvi le risposte che sapete
trovare da soli. Io esaudisco i desideri e basta.
Tutto
ciò che posso dire è che nulla accade se non per volere dell’Hitzusen.
Quando
non c’è giustizia subentra la sete di vendetta. E non è raro che il
desiderio di vendetta superi le barriere dell’Aldilà.
Il
sangue innocente versato che non ha ottenuto alcuna giustizia terrena rivendica
sempre lo spargimento di altro sangue innocente. È così che si formano le
maledizioni.
L’Imperatore
del regno di Yuui era un pazzo, questo è sicuro, ma non lo era diventato per
colpa sua.
Nella
tradizione del Regno di Valeria, quando viene alla luce una coppia di gemelli
nella famiglia reale uno dei due bambini deve essere ucciso. Questo sacrificio
di sangue è stato offerto fin dall’inizio dei tempi.
Ma
come una orrenda parodia del cane che si morde la coda, il sangue innocente
versato innesca la maledizione che si cerca invano di contrastare versando
ulteriore sangue innocente.
Un
bambino è condannato a morire, un altro bambino è condannato a vivere con un
peso.
Il
bambino condannato a vivere cresce, diventa un adulto poi si sposa e ha a sua
volta dei figli.
La
sua discendenza vivrà serena, nessuna disgrazia si staglierà all’orizzonte,
fino a quando non nascerà una nuova coppia di gemelli.
Ad
ogni parto gemellare ci si trova così ad un bivio: rinnovare il sacrificio?
Oppure, memori delle sofferenze patite dal precedente membro della coppia
lasciato in vita, si può decidere di correre il rischio e far vivere entrambi i
bambini? Questa seconda scelta era stata compiuta per i piccoli Fay e Yuui. Come
ben sai le conseguenze non tardarono a manifestarsi e Fay venne sacrificato per
rimediare a quella leggerezza. Tuttavia, diversamente da quanto Yuui aveva
sempre creduto, non erano i gemelli in sé a provocare le calamità nel Regno.
Era la vendetta dei bambini uccisi ingiustamente a creare quelle disgrazie.
Un
gemellino morto ingiustamente può diventare uno spirito.
Uno
spirito dominato dalla vendetta diventa inevitabilmente uno spirito maligno.
Se
io non ho potuto vivere, se mio fratello ha dovuto vivere portando un peso nel
cuore, se questo è sempre stato il destino dei gemelli nati in seno alla
famiglia reale, perché allora a questa nuova coppia di gemelli deve essere data
quella possibilità di vivere felici che a noi è stata negata?
E,
forte di questa convinzione, lo spirito maligno diventa in grado di dominare il
corpo e la mente dell’ultimo discendente vivente del proprio gemello
sopravvissuto. E per mano di questo, ripristina ciò che è sempre stato e ciò
che deve essere per sempre.
Puoi
arrabbiarti quanto vuoi, Kurogane. È naturale che tu sia disperato.
Eppure
devi sforzarti di ricordare che tutto ciò che è successo questa notte è stato
inevitabile.
Devi
essere forte perché adesso le persone che ami hanno bisogno che tu lo sia
altrimenti crolleranno. Torna a Nihon. Loro hanno bisogno di te, ora più che
mai”.
***************************************************************
Mentre
si trovava in quello strano e inquietante stato di trance non poteva fare a meno
di pensare a suo zio, l’Imperatore del suo regno natale. Ricordava bene gli
occhi spalancati dalla follia, l’espressione che aveva destato in lui tanto
terrore, la spada brandita contro di lui che era solo un bambino indifeso.
Adesso
sapeva. Aveva finalmente
trovato la risposta al perché suo zio era così determinato ad uccidere almeno
uno dei due bambini. Aveva capito che cosa (o meglio, chi) lo aveva
spinto ad essere il carnefice di Fay. L’ultimo gemello rimasto ucciso prima
di Fay.
Proprio
quando finalmente il mago era riuscito a mettere ordine nella sua vita e a
costruirsi la felicità, una notte - quella notte – aveva sentito il suo corpo
muoversi da solo e solo una parte della sua mente aveva registrato ciò che
stava facendo. Un’altra parte della sua mente, come una nenia, continuava a
ripetergli che ciò che stava facendo era inevitabile. Ogni emozione era
completamente anestetizzata nella trance, si muoveva meccanicamente.
Solo
quando si liberò dalla trance, quando finalmente aveva realizzato quello che
aveva fatto, tutte le emozioni si riversarono come un fiume in piena dentro di
lui.
Aveva
ancora stretto tra sue le mani un cuscino e subito allentò la presa, levandolo
da sopra la faccia della sua bambina.
Ayumi..!
Era
scivolata dal sonno alla morte senza sospettare di nulla. Non aveva sofferto né
avrebbe potuto soffrire mai più.
Il
mago voltò a fatica lo sguardo verso il giardino. La superficie dell’acqua
del laghetto non era ancora tornata liscia.
Aiko
si era dibattuta a lungo mentre la mano gelida del padre le spingeva la testa
sott’acqua. Aveva tentato disperatamente di gridare aiuto ma l’acqua le
aveva riempito la bocca e i polmoni sicché ogni tentativo era stato reso del
tutto vano.
Adesso
giaceva immobile, i lunghi capelli sciolti galleggiavano pigramente come cupe
alghe.
Yuui
non era obbligato ad uccidere Ayumi.
Fay
aveva preteso solo la vita di Aiko, la sua bambina ormai tredicenne. Non aveva
neppure provocato alcuna catastrofe a Nihon, ma quello forse era dovuto alla
protezione tutta particolare che solo sua moglie sapeva applicare*.
Aiko,
che con la sua sfacciataggine e la sua passione per i combattimenti era
praticamente il figlio maschio che non aveva mai avuto… Era così orgoglioso
di lei ma anche di Ayumi. Stesso aspetto, stessa età, ma il carattere era
completamente diverso da quello della sorella. Più riflessiva, più romantica,
amava confezionare abiti, una passione trasmessa dalla principessa Tomoyo, e si
stava impegnando così tanto per imparare a suonare l’arpa!
Ayumi
avrebbe passato il resto della sua vita nella disperazione per aver perso in
modo così tragico la sua amata sorellina, si sarebbe sentita in colpa perché
avrebbe potuto morire lei al suo posto e invece ciò non era accaduto. Sarebbe
cresciuta con questa convinzione. Poi sarebbe diventata anche lei a sua volta
sposa e madre, e la storia prima o poi si sarebbe ripetuta.
Uccidendo
anche Ayumi, Yuui le aveva fatto solo del bene.
E
aveva finalmente interrotto la maledizione della sua famiglia.
Ma
questo non poteva certo consolare il mago, ormai libero dall’influenza
malefica del fratello (“Adesso sei vendicato, Fay. Adesso le mie bambine ti
faranno compagnia, non sarai più solo!”).
Anzi,
ormai completamente rinsavito, Yuui avvertì l’orrore e la disperazione più
nera farsi prepotentemente largo nel suo cuore, una sofferenza più grande di
qualunque altra sofferenza abbia mai sperimentato.
E
l’urlo lacerante lasciò la sua gola, squarciando la quiete della notte
stellata sopra il castello di Nihon.
FINE
Posso
dire che mi odio abbastanza in questo momento?
Soprattutto
per il grave torto che ho fatto a Delano. Dopo aver scritto le fanfiction “Al
di là dei sogni” e “Tante vite, stessa anima” lo pugnalo così
crudelmente alle spalle!
Delano,
perdonami! ;__;
PICCOLO
POST
Allora…
dovete sapere che, in Turn Back Time, ho avuto la sciagurata idea di rendere
Yuui e Kurogane eterosessuali. Questo mi ha dato la possibilità di dare a
Kurogane una figlia, Shoryuki, co- protagonista della fic. Nel tredicesimo
capitolo, Aiko, una altro personaggio, rivela a Kurogane di essere la figlia di
Yuui venuta da un'altra dimensione temporale (il futuro, in pratica). Nei
capitoli precedenti era stato specificato che Aiko aveva una sorella, Ayumi. Ciò
che ancora non è stato detto nella storia è che sono pure loro gemelle. Si
dice infatti che le nascite gemellari hanno più probabilità di avvenire in
quelle famiglie in cui si sono già verificati dei parti gemellari. ^__^
A
proposito del * : in effetti la frase non è chiarissima perché ha a che fare
con Turn Back Time, ma siccome riguarda avvenimenti che ancora devono accadere
nella storia non posso essere più chiara, sorry.
Goodbye!!!
E non picchiatemi!
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