Come loro

di Immanuel I
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COME LORO

COME LORO

 

Vorrei esser come loro,

che né sentono, né sanno.

Come loro insensibili al dolore delle madri,

e alla storia d’ogni uomo.

 

Che non odono il lor cuore,

e tralasciano ragioni.

Che non scrivono di nero;

i loro occhi, sol nel futile amor.

 

Come loro, grigi e costanti,

senza sogni, e non cromati.

Non s’accorgono di te.

Ma li senti che ti sfiorano.

 

Del gelsomino l’odor vacuo solo, sanno;

della quercia il vuoto tronco.

Del ciel: lì conclude.

Della Luna: bianca luce.

 

Come loro non soffrire per un uomo che non vive.

Come loro non patire per un vizio non avuto.

Come loro non gioire per le nuvole che s’aprono.

Come loro non notare che brevi noi siamo.

 

E invece scriverne, amarne, e mio farne.

 

Me poeta, vate a te, tentatore.

Non esser come me,

dove li occhi vedon tutto.

 

Sii come loro,

che né sentono ,né sanno.

 

 





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