Il secondo di uno sguardo

di thera
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Prologo


Minato rientrò in casa. Era tardi, molto tardi, d'altronde era un paio di sere che tardava. La situazione al villaggio stava diventando insostenibile, non vedeva alcuna soluzione, sempre che non si ritenesse tale quella di Danzo, ma per Minato sterminare un clan non era affatto una soluzione.

Kushina lo stava aspettando in piedi, non riusciva a dormire. Minato le aveva parlato delle tensioni con gli Uchiha ed era convinta che gli servisse qualcuno con cui confidarsi.

"Kushina, ti avevo detto che non c'era bisogno di aspettarmi." le disse gentilmente il marito.

"Non riuscirei comunque a dormire sapendo che c'è il pericolo che scoppi una guerra civile," gli rispose la moglie " mi pare di avertelo detto anche ieri, Minato" continuò tirando appena un sorriso. Si sedettero al tavolino della cucina e Minato cominciò ad aggiornarla delle novità, dirigendo per tutto il tempo lo sguardo verso le proprie mani.

"Non riuscite proprio a trovare una soluzione senza far scoppiare una guerra, tesoro?" gli chiese la moglie poggiando le sue mani su quelle del marito.

"No. Da quando hanno saputo che Danzo, anni fa, ha voluto negargli quella carica e si sono isolati creando il quartiere Uchiha, sono ancora più convinti che tutto il villaggio ce l'abbia con loro." gli rispose il marito. Erano giorni che il suo cervello era impegnato a cercar di risolvere questa faccenda, ma più ci pensava più la soluzione sembrava sfuggirgli. Loro sapevano quali erano gli obbiettivi della guerra, la spia glielo aveva detto, ma il problema era, in realtà, il fatto che il terzo stava temporeggiando, cercando la soluzione migliore per tutti, e stranamente Danzo lo stava appoggiando. Minato era sicuro che quell'uomo avesse qualcosa in mente.

"E che cosa farà la vostra spia?"

"Non so Kushina, è solo un ragazzo"

"Scusa Minato, non volevo stressarti." gli disse dispiaciuta la moglie, non era sua intenzione traviarlo.

Minato le sorrise gentilmente dicendo:

"Non preoccuparti Kushina, non mi hai stressato."

E su queste note agrodolci, decisero, finalmente, di andare a dormire.

***

Un gruppo di persone era riunito, nonostante l'ora tarda, in una stanza in penombra. Erano in molti e tutti sembravano esser d'accordo con colui che parlava.

"…noi non possiamo più sopportare le pesanti discriminazioni che Konoha fa al nostro clan! Non scordiamoci che coi Senju ci furono anche gli Uchiha a fondare il villaggio, ma, nonostante tutto, loro rifiutano di darci più potere! Il comando della polizia è solo un premio di consolazione ed è per questo che noi, domani, li attaccheremo!"

Ci fu un coro d'assensi, ma non tutti erano contenti, c'erano alcune figure che stringevano i pugni. Loro erano gli unici convinti che quella guerra che sarebbe scoppiata a breve non sarebbe stata un bene per nessuno.

 

Note d'autrice

Benvenuti a tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere queste note. Ora spiegherò gli if di questa ff

  1. Obito non è mai finito sotto la roccia, quindi ha conservato tutti e due gli occhi,

  2. Rin sta bene e non è mai divenuta Jinchuuriki

  3. Minato è ancora vivo e anche Kushina che è la Jinchuuriki della volpe

  4. Gli Uchiha si sono confinati da soli

  5. Obito in questa storia sarà fratello di Shisui,

  6. Shisui, che ha 18 anni non è morto, Danzo non si è azzardato a strappargli l'occhio

La storia verrà aggiornata ogni sabato e gli altri capitoli saranno molto più lunghi di questo. Il secondo è circa 5 volte più grande di questo, paura, eh?

Inoltre vorrei ringraziare thyandra che mi ha aiutato!

Finalmente ho finito

thera

P.S. Buon compleanno Minato!





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