On the train.

di Suzume Yuzuka
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On the train. 

 
Nana aveva stretto quel biglietto fra le mani ed era salita a bordo del treno, incoraggiandosi dicendo che a Tokyo avrebbe iniziato una nuova vita. Il giorno del suo ventunesimo compleanno, forse più con la voglia di ritrovarlo che di altro, aveva deciso di farsi un regalo, il regalo più bello della sua vita: quel semplice biglietto del treno. Quel semplice pezzo di carta che Nana non ha mai buttato e che adesso, a distanza di anni, si trova ancora in una delle sue tasche, nonostante il colore giallo non era più lo stesso. E così era entrata nel treno, da quella porta che le si era subito chiusa alle spalle, sbattendo con la custodia in cuoio della sua chitarra, e si era seduta ad uno dei sedili liberi, iniziando a fissare il panorama fuori dal finestrino.
- Questo posto è libero? – la voce di una ragazza, probabilmente una liceale, l’aveva risvegliata dai suoi pensieri. Aveva detto sì togliendo la chitarra dal sedile e aveva iniziato ad ascoltare tutte le chiacchiere di quella strana ragazza.Nana non avrebbe mai immaginato che Hachi avesse la sua stessa età, aveva la stessa parlantina di un’adolescente e lo stesso carattere di una bambina piccola.

 




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