Voglio saper dire basta al dolore
gettar via quelle siringhe al veleno,
assaggiare piatti diversi dal pianto.
Anche se la lacrima resta,
pallida ferita
ad inquinarmi il corpo.
E ancora
e ancora.
Un cuore impuro che luce non trova
di luce non ce n'è,
a parte quella squallida, contorta
sporca della luna.
Barlume d'odio?
Trofeo di guerra.
Saturazione, esposizione, non lo so.
Non si può mai cadere tra sorrisi sbagliati.
Deviate sfumature di un'esistenza impercettibile.
Malattie che son parte di te.
Malattie che diventano te.
Divorami, se vuoi.
Ma non ammalarmi più.
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