sofia la draconiana

di nihaltali99
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La luce entrò dalla finestra e illuminò piano la stanza, Sofia apri' gli occhi, si stiracchio', un intenso profumo di dolci si diffondeva nell'aria, lo assaporo' felice, adorava quando per colazione il professore comprava dolci di pasticceria.
La sveglia suonava e lei tasto' sul comodino per spegnerla, ma le sue dita incontrarono qualcosa di duro e freddo, di forma piccola e irregolare, un sasso. Lo prese tra le mani e lo analizzo', era una piccola pietra azzurra, con varie sfumature sul blu e aveva incisa sopra una "N". Il primo nome che le venne in mente fu Nidhoggr e il pensiero la fece rabbrividire, eppure quella strana pietra le ricordava i frutti dell'albero del mondo ed emetteva un'aura talmente benefica che non poteva essere opera della viverna. Così si rilasso' e si impose di parlarne con il professore più tardi; si alzò e cominciò a lavarsi e sistemarsi, ma le sorprese non erano finite per quella mattina, infatti non appena si specchio' vide subito l'occhio della mente pulsare di luce verde sulla sua fronte e non seppe se rallegrarsi o essere, piuttosto, sconcertata. Thuban era tornato, lo sentiva attraversare ogni fibra del suo corpo, lo percepiva perfettamente, erano finalmente dinuovo insieme, una voce dentro di se le chiese "Ciao Sofia, ti sono mancato?" lei sorrise "Molto" disse e si portò una mano al cuore "Ma perché sei tornato? Non avevi detto che il vostro tempo era finito? È successo qualcosa di grave?" chiese preoccupata "Sì è vero, l'ho detto, ma adesso ci sono persone che hanno bisogno di noi, di te, di me e dei nostri amici" Sofia si sentiva confusa "E' tornato Nidhoggr?" sentiva Thuban sorridere dentro di lei "No lui non tornerà mai più, si tratta di altro, al di fuori da tutto ciò che conosci, ma ancora non posso dirti niente" la ragazza sbuffo' avrebbe dovuto fare delle ricerche e quelle non erano mai state il suo forte "Prima hai detto che c'era bisogno anche dei miei amici, sono di nuovo draconiani anche loro?" Thuban rise "Sofia, voi non avete mai smesso di esserlo".
Sofia scese al piano di sotto per la colazione, il professore le sorrise benevolo "Ciao! Dormito bene?" le chiese abbracciandola "Sì certo come sempre!" disse lei sorridendo, si schiari' la voce "Prof! Dovrei parlarti approposito di..." si interruppe, di solito aveva paura di affrontare argomenti del genere con il prof, l'ultima volta lui aveva parlato di psicologo "si...?" la invitò lui a proseguire, Sofia prese un bel respiro "Approposito di questa" disse e tirò fuori la pietra azzurra dalla tasca, il professore la prese tra le mani e la studiò "Oh si questa, questa l'ho trovata ieri sulle sponde del lago di Albano e dato che hai una passione per tutte queste pietre colorate, be' ho pensato di dartela" Sofia trattenne una risata pensando ai frutti dell'albero del mondo e alle sfere che Lung le aveva dato, che lui reputava semplici pietre colorate, era davvero triste che non si ricordasse più nulla "Comunque ti starai chiedendo cosa significhi quella N giusto? Be' io credo di saperlo, ma ovviamente si tratta solo di una leggenda, sarà solo una coincidenza" disse lui e la invitò a seguirlo in biblioteca. Tiro' fuori un vecchio e grossissimo tomo impolverato, sulla copertina troneggiava una scritta "Mondo Emerso" lesse Sofia "Di che si tratta? " chiese confusa, il professore apri' su una pagina "di questo" le rispose indicando un'immagine che rappresentava la pietra azzurra "vedi si crede che in questo ipotetico Mondo Emerso siano vissute tre eroine: Nihal, Dubhe e Adhara; che salvarono da morte certa il loro mondo. Si crede che le loro anime dopo la morte siano state impresse in tre pietre" indicò le pietre una rossa e l'altra viola accanto a quella azzurra disegnate sul libro "e che se mai il Mondo Emerso si trovasse di nuovo in pericolo loro sarebbero state resuscitate tramite le pietre per svolgere il loro compito di eroine" Sofia rimase a bocca aperta, perché in fondo sapeva che quello che il professore le aveva detto era vero.




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