Ero seduta su una panchina al parco. Il vento continuava ad alzarsi. Il mio umore era deprimente per fino per me stessa. Senza spostare lo sguardo cercai, con la mano, il pacchetto di sigarette che avevo nella borsa. Le trovai e me ne presi una. Cercai di accenderla ma non ci riuscivo, il vento era troppo.
“Maledizione” mi uscì un imprecazione
“Ti serve aiuto?”
Un ragazzo alto, con gli occhi verde scuro e i capelli ramati comparve da dietro un albero
“Emm.. no grazie, faccio da sola”
Cosa voleva uno sconosciuto da me? Non poteva farsi gli affaracci suoi?
“A me sembra di si, se vuoi ti aiuto ad accendere”
Mi lanciò un sorriso. Perché diamine mi stava sorridendo? Ero un’estranea per lui, perché con tutta la gente al parco doveva venire proprio da me?
“Scusa ma no. E poi, scusa per la maleducazione, ma con tutta la gente al parco perché dovevi venire da me?”
I suoi occhi verdi non si incupirono neanche un po’
“Veramente, senza offesa, ci sei solo tu al parco oltre a me”
Sorrise quasi per allietare la mia figuraccia
“Diamine.”
“Comunque, vuoi accendere o no?”
Mi sporse leggermente verso di me e tirò fuori l’accendino
“Si, grazie”
Mi accese la sigaretta e, dalla tasca posteriore dei jeans che portava, tirò fuori un pacchetto di tabacco e si fece una sigaretta.
Era li, seduta su una panchina al parco mentre fumavo una sigaretta e accanto a me c’era uno sconosciuto. La mia vita era proprio strana.
Tutte le volte che “lo sconosciuto” cercava di mettere su un discorso, io facevo una nuvola di fumo più grande.
Non era il giorno adatto per farsi nuovi amici.
No, non lo era proprio.
A.d.A: che ne pensate di questa storia? recensite in molti! |