Notte sotto le stelle

di eagle_golden
(/viewuser.php?uid=332065)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.




Image and video hosting by TinyPic




Prologo




Correva, ma non perché lei lo volesse, ma per la sua vita. Nessuno poteva sapere che le cose sarebbero arrivate fino a questo punto, tutto quello che le restava da fare era scappare.

Camminava velocemente verso casa e sicuramente erano sulle sue tracce, ma le serviva il tempo per raccogliere le cose necessarie per la sua sopravvivenza: i vestiti, il cibo, il denaro, la chiave della sua vettura e una pistola. Non ha mai pensato che un giorno avrebbe potuto usarla, non era che una semplice assicurazione. Solo per sentirti più rassicurata; e poi tutte le cose sono diventate impreviste.
“A momenti saranno qui, cazzo! Devo sbrigarmi ad uscire da qui” pensò tra un misto di panico e disperazione. Corse al piano di sotto in un lampo precipitandosi alla porta e in pochissimo tempo raggiunse la macchina. Entrò dentro, la sua mano tremante e disperata, cercava di mettere in moto la macchina… ma non succedette nulla.
"Non adesso, per favore, parti!", gridava, come se la macchina potesse rispondere al suo appello, ma rimase ferma mentre lei continuava in un disperato tentativo di farla partire.
Fino a quando la situazione peggiorò drasticamente: erano arrivati.
Terrorizzata, continuava a cercare di avviare la macchina e poi sotto la pioggia udii nitidamente la sua voce.
"Yoon" chiamò una voce così dolce che uscii solo per gioco.

Yoon cercava di avviare la macchina con più vigore sapendo che la sua morte era certa e non ha mai avuto problemi con questa cosa, ma tutto quello che le hanno fatto per raggiungere questo stato era quello che più l’ha terrorizzata.
"Yoon, mia cara, ora non puoi più scappare", continua. "Mi dispiace che le cose si siano evolute fino a questo punto".
"Smettila di giocare e portala qua", disse una voce femminile che riconobbe benissimo.
Inutile, si arrese di tentare di avviare l’auto e lasciò la sua sorte in mano al destino. Chiuse gli occhi…
Tutto si fece buio.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2431392