Ascolta il mio cuore
3.
Sentire e ascoltare non sono la stessa cosa, giusto?
Almeno questo gli aveva detto lei.
"Tu mi senti, ma non mi ascolti! Sapresti ripetere le mie parole, ma il loro significato non ti è arrivato al cervello!"
Hermione infondo non aveva mai smesso di pensare che avesse la varietà di emozioni di un cucchiaino.
Forse era vero, dal momento che Ron non aveva capito e lei un giorno non aveva sopportato più. Dopo tre anni di matrimonio aveva fatto la valigia ed era uscita.
Allora Ron aveva capito che non bastava annuire e svicolare.
Avrebbe dovuto ascoltare davvero.
100 parole
2. Sentì sua moglie canticchiare ancora prima di aprire la porta, poi un profumo gli invase le narici.
Il volume della melodia aumentava mano a mano che Ron si avvicinava alla cucina, insieme al profumo che sentiva.
"Hermione?"
La ragazza si alzò in piedi dopo aver controllato il riquadro del forno.
"Dimmi, tesoro?"
"Dovresti essere a letto come ti ha detto il dottore nelle tue condizioni."
Proprio in quel momento la ragazza avvertì un dolore alla pancia che le fece emettere un gemito.
"Tutto bene?"
"L'ho sentito muoversi!" esclamò radiante di gioia per poi portargli una mano sulla pancia. "Ascolta!"
100 parole
1. "Mi senti, Hermione?" Ron le schiaffeggia il viso nel tentativo di svegliarla. Il corpo insanguinato è freddo, come fredda è la pietra su cui l'ha trovata.
Trema Ron al pensiero di averla persa.
Quella ragazza che giace sul pavimento sembra morta e la sua Hermione non è così. Lei è piena di vita, solare.
"Hermione, non puoi andartene e lasciarmi! Dannazione, svegliati!"
Non si accorge che la ragazza ha ripreso conoscenza.
"Non puoi morire adesso che abbiamo vinto! Non... Non lasciarmi solo. Io ti amo."
"Anche io." risponde rauca Hermione.
"Suppongo sia inutile chiederti quanto tu abbia ascoltato, vero?"
100 parole
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