Sonic X-04
Sonic X: Gate of your Dreams
Una fanfiction di Sonic X scritta da: Justice Gundam
Innanzitutto, credo di avere il dovere di scusarmi con i fan italiani di
Sonic X. Questa fanfiction è rimasta priva di aggiornamenti per molto, troppo
tempo. E ora che finalmente ho trovato l'ispirazione per proseguirla, spero di
aver fatto un lavoro decente! Vi chiedo scusa, ma non sapevo proprio come andare
avanti, e tra l'altro le mie fanfiction di MegaMan NT Warrior e Digimon si sono
mangiate quasi tutto il mio tempo libero.
Beh, quelle... e anche i miei videogiochi di Super Robot Taisen...
Mai-Hime... Pretty Cure... definire i personaggi della storia originale che sto
progettando... iniziare a pensare ad una fanfiction crossover...
Accidenti, davvero troppe cose in una volta! Dovrei darmi una calmata!
^_^
Comunque sia, eccoci finalmente all'agognato capitolo 5 di Gate Of Your
Dreams, dove vedremo come andrà lo scontro tra Nights e Reala, e dove scopriremo
un pò di cose interessanti su Twin Seeds. Stiamo per entrare nel vivo della
storia, e tra pochi capitoli... sempre che riesca a farveli pervenire in tempo
utile... inizierà la vera avventura nel Mondo dei Sogni! E finalmente, i piani
del malvagio Wizeman si riveleranno e si metteranno in moto definitivamente!
Riusciranno Sonic, Chris e i loro amici a fermarli?
Prima di passare alla storia, credo sia il caso di rispondere alle
recensioni.
KillKenny: Benvwnuto nel mondo di Sonic! Hehehee... già, devo ammettere
che c'è qualcosa di inerentemente fico nel modo in cui Sonic si lascia dietro
ogni ostacolo e schizza qua e là senza troppi pensieri! E sono d'accordo... i
nuovi nemici faranno bene a stare molto attenti, se vogliono portare a casa le
ossa intere!
Per il resto, come ti ho già detto a suo tempo... non ti preoccupare per i
Mettrex, perchè in questa saga non ci saranno! Non piacevano neanche a me, e poi
ci sono dei cattivi molto migliori a prenderne il posto... Black Doom, Erazor
Djinn, Mephiles...
TopoMouse: Di niente! Anzi, spero che ti sia arrivato il mio PM con la
notizia di questo aggiornamento... scusa se l'ho lasciata incompiuta, ma come ho
detto sopra... Sì, Knuckles ha un compito non proprio invidiabile, ma come
leggerai in questo capitolo... avrà modo di distrarsi un pò!
Konoha: Grazie della tua recensione! Mi dispiace di averti fatta
attendere a lungo, e spero di farmi perdonare con questo e gli altri capitoli
che scriverò. Per il resto... beh, sai, Sonic è uno dei miei personaggi
preferiti in assoluto, quindi... sì, diciamo che ho sviluppato una certa empatia
con i personaggi!
Fulmine28: Spero che il PM sia arrivato anche a te. Complimenti per aver
riconosciuto Nights Into Dreams! Era il mio videogioco preferito, ai tempi del
Sega Saturn! Peccato che poi, per dieci anni, sia scivolato nel dimenticatoio...
come questa storia ha rischiato di fare! Rallegrati perchè è stato anche grazie
a te se è resuscitata!
A proposito, io sono un ragazzo... ^_^
Okay... ora bando agli indugi, e proseguiamo con la nostra storia di Sonic X.
Dopotutto, avete già aspettato abbastanza per conoscerne il seguito...
Buona lettura!
----------
Capitolo 5 - Scontro a Nightopia
"Era da un pò che non ci si vedeva, Nights... sporco traditore!"
sibilò Reala, fissando la sua controparte con un sogghigno di disprezzo, che
esprimeva tutto il livore che provava nei suoi confronti. Lentamente, il
folletto oscuro si sollevò in aria, portandosi ad un'altitudine più elevata di
quella di Nights giusto per fargli capire che ormai ce l'aveva in pugno. Da
parte sua, Nights si mise in guardia e si preparò ad accogliere Reala quando
quest'ultimo avesse attaccato...
Ma l'attacco tardò a venire, e Reala rimase semplicemente fermo in aria con
quegli occhi diabolici fissi in quelli limpidi e cristallini di Nights. Sembrava
che la creatura degli incubi stesse cercando di intimorire il rivale, di
gustarsi la sua paura il più a lungo possibile prima di distruggerlo.
"Lo sai bene che non puoi farmi paura, Reala..." rispose Nights, capendo
quali erano le intenzioni del suo avversario. "Io sono un Nightmaren di primo
livello come te, e come tale non sono in grado di provare sensazioni di
paura."
Senza perdere il suo sogghigno, Reala alzò le spalle. "Davvero? Heh,
allora chiedo scusa per il mio piccolo errore di valutazione... sai, ho
ipotizzato che accompagnarti agli esseri umani ti avesse in qualche modo
rammollito! Del resto, da quando hai deciso di schierarti contro di noi, più di
un secolo fa, non ti consideriamo più un Nightmaren degno di questo nome!"
rispose, con un tono falsamente dispiaciuto che ritornò molto presto ad essere
intriso di veleno. Finalmente, decidendo di rompere gli indugi, Reala alzò la
guardia a sua volta e iniziò ad avvicinarsi, lento e minaccioso, a Nights,
flettendo le sue lunghe dita artigliate. "Ad ogni modo, questo non ha più
importanza, visto che adesso ti impedirò una volta per tutte di interferire con
il progetto del grande Wizeman! Questa volta, non riuscirai a contattare quei
due ragazzini che ti hanno aiutato l'ultima volta!"
Nights prese quota a sua volta, e rivolse a Reala un sorrisetto canzonatorio
che avrebbe ricordato molto quelli di Sonic. "Io non sarei così sicuro di
vincere se fossi in te, Reala... ti ricordo che due anni fa, quando il tuo capo
ha tentato per la seconda volta di impadronirsi del mondo reale, ti ho
sconfitto. O hai la memoria corta?" lo prese in giro.
Gli occhi del folletto oscuro si ridussero a due fessure che brillavano di
fredda rabbia, e il sogghigno stampato sul suo volto sbiadì leggermente.
"Hmph... vorresti ancora tirare fuori quella storia? Mi sa tanto che sei tu,
mio caro, ad avere la memoria corta! In quell'occasione mi hai battuto soltanto
perchè avevi quello stupido ragazzino umano a darti man forte! La prima volta
che ci siamo affrontati non avevi nessun umano su cui contare, e infatti ho
vinto io!"
"Una vittoria e una sconfitta per entrambi... e poi, anche tu la seconda
volta avevi un umano dalla tua, un umano che hai costretto con l'inganno a
collaborare, se non ricordo male!" concluse Nights. "Credo che sia d'obbligo uno
spareggio, tu che ne dici?"
Reala ghignò nuovamente. "Per una volta... siamo perfettamente d'accordo!
Fatti sotto, traditore!"
I due Nightmaren si scagliarono quasi contemporaneamente l'uno contro
l'altro, come due aerei da guerra, e iniziarono a scontrarsi furiosamente,
avvicinandosi per scambiarsi delle rapide scariche di colpi che risuonavano
tutt'attorno come grandinate, poi allontanandosi e descrivendo delle
spettacolari acrobazie nel cielo oscurato, che si lasciavano dietro una breve
scia di stelline luccicanti. Per diversi secondi, questa sequela mozzafiato di
attacchi mordi e fuggi proseguì, come se le due creature dei sogni stessero
cercando di prendere le misure dell'avversario.. poi, dopo essersi messo a
distanza di sicurezza, Reala prese la mira e creò un'altra sfera di energia
oscura nella sua mano, e la scagliò contro il rivale, che riuscì ad evitarla per
un pelo e ne sentì il calore sulla parte destra del corpo prima che questa si
andasse a schiantare contro il fianco di uno dei mulini sospesi in aria! La zona
colpita esplose fragorosamente, scagliando mattoni e materiali di costruzione
per ogni dove e lasciando uno squarcio nella fiancata ma Nights non si fece
impressionare e ritornò alla carica a testa bassa! Questa volta, mentre si
dirigeva verso Reala, iniziò a girare su sè stesso a mò di trivella, e cercò di
olpire la sua controparte mentre questa non era in guardia. La sua velocità era
tale che sembrava ormai sicuro che l'attacco sarebbe andato a segno...
Ma improvvisamente, i contorni di Reala sbiadirono, e il folletto oscuro
scomparve dalla sua posizione in un etereo vortice di scintille argentate. Il
colpo di Nights infranse la nube di polvere luccicante e la disperse, ma subito
dopo il Nightmaren rinnegato si fermò, rendendosi conto di aver mancato il
bersaglio, e iniziò a guardarsi attorno alla ricerca del suo avversario.
"Dove sei, Reala? Fatti vedere!" esclamò... prima di essere colpito alla
schiena da qualcosa di grande e leggero che non gli fece male, ma riuscì
comunque a fargli espellere l'aria dai polmoni. Un istante dopo, Nights si
ritrovò bloccato per i polsi e le caviglie a quella che sembrava essere una
carta di gioco gigante, che lo sollevò in aria mentre cercava in qualche modo di
liberarsi! "Argh! Ma cosa... che significa questo?"
"Hihihihihihiiiii! Sei un povero stupido, Nights! Davvero credevi che
Reala ti avrebbe affrontato da solo?" gli giunse alle orecchie una risatina
demente e una fin troppo nota vocetta stridula, appartenente a quello strano
essere, composto soltanto da viso sghignazzante, cappello a due punte, mani
guantate, scarpe troppo lunghe e mantello dai bordi frastagliati, che gli era
apparso improvvisamente davanti, quasi comparendo dal nulla...
"Jackle..." lo riconobbe immediatamente Nights. "Dovevo aspettarmelo, il
gioco leale non è mai stata la specialità di Reala..."
In quel momento, anche Reala ricomparve al fianco di Jackle nello stesso
vortice splendente nel quale era scomparso un attimo prima, e accolse l'accusa
di Nights con una secca risata. "Hehehee... io non sono uno che bada tanto
alla forma, questo dovresti saperlo... l'unica cosa che mi interessa è eseguire
il compito che il supremo Wizeman mi ha affidato! E il risultato è che anche
questa volta ti ho battuto." commentò, mentre Jackle, al suo fianco,
continuava a sghignazzare e teneva una carta da gioco in equilibrio sulla punta
di un indice.
Ma la reazione di Nights sorprese entrambi i servitori di Wizeman: anzichè
sembrare abbattuto o infuriato, il folletto sfoderò uno dei suoi sorrisetti da
monello. "Hmph! Davvero credi di avermi battuto così, Reala? Mi dispiace, ma
evidentemente non mi conosci bene come credi!" disse con tono leggermente
spocchioso... e prima che i due Nightmaren avessero il tempo di chiedersi cosa
avesse in mente, Nights iniziò a volteggiare su sè stesso, come aveva fatto
prima, facendo roteare anche la gigantesca carta a cui era stato inchiodato... e
i legacci di luce magica che lo tenevano fermo in balia dei suoi avversari si
smorzarono, e poi si dissolsero definitivamente! Nights schizzò in aria e si
librò in volo sopra i suoi sbalorditi avversari, mentre la carta da gioco creata
da Jackle si dissolveva in una pioggia di finissima polvere violetta che si
disperse nell'aria pochi istanti dopo.
"COSA?" strillò Jackle, incredulo. "Sei riuscito a liberarti dalla
mia carta? Come accidenti hai fatto?"
Nights abbassò lo sguardo e rivolse ai suoi due avversari lo stesso
sorrisetto di prima, continuando al tempo stesso a tracciare un cerchio
nell'aria. Una scia di luce dorata segnava la traiettoria del folletto, e ormai
aveva quasi formato una circonferenza attorno a Jackle e a Reala. "Hehehee...
come ho detto, un pò di trucchetti li ho imparati, dall'ultima volta che ci
siamo affrontati... ed ora, spero che a voi due piacciano le giostre, perchè
state per fare un giretto che non dimenticherete tanto facilmente!"
"Ah, davvero?" ringhiò Reala, scagliandosi contro il suo rivale nel
tentativo di fermarlo prima che completasse il cerchio. "Non se avrò qualcosa
da dire a riguardo!"
"Mi dispiace per te, Reala, ma è troppo tardi!" esclamò Nights, l'espressione
del suo viso ora divenuta terribilmente seria mentre completava il cerchio
attorno agli scagnozzi di Wizeman. "Salutami tanto gli altri tuoi compari!"
In quell'istante, il folletto benefico completò la sua evoluzione, e scattò
verso l'alto non appena il cerchio di luce dorata si chiuse. Immediatamente
dopo, una scarica di luminosa energia che risplendeva di vivaci tinte di rosso,
viola, verde e giallo, tutti febbrilmente mescolati assieme in un caleidoscopio
quasi allucinante, scaturì dal cerchio che Nights aveva tracciato con il suo
volo e scese turbinando verso il pavimento, proprio quando Reala era ormai a
pochi metri dal suo bersaglio! Sia lui che Jackle non riuscirono a spostarsi in
tempo per evitare di essere travolti dal turbine di luce fatata, che li afferrò
con una potenza di risucchio incredibile, e li sballottò come nella centrifuga
di una lavatrice... per poi scagliarli via come proiettili e dissolversi
rapidamente come era venuta, lasciandosi dietro soltanto una scia di polvere
multicolore che scomparve nel nulla dopo aver danzato per qualche istante a
mezz'aria! I due Nightmaren, con un urlo simultaneo di rabbia e dolore,
percorsero diversi metri prima che lo sballottamento che avevano subito
permettesse loro di reagire... e Reala, con un secco movimento del braccio,
arrestò la sua corsa a pochi metri da una parete di roccia, mentre Jackle
volteggiò su sè stesso e, con uno svolazzo del suo strano mantello, scomparve
dal luogo in cui si trovava e riapparve al fianco del suo 'collega'. I due
Nightmaren, ripresisi quasi subito dal colpo subito, ripresero il volo ed
attaccarono di nuovo Nights, che scese giù in picchiata pronto ad
accoglierli...
Improvvisamente, Jackle tirò indietro una delle sue mani guantate... e tra le
sue dita apparvero delle carte da gioco taglienti come rasoi, che il folletto
dal corpo invisibile scagliò contro il suo avversario con un secco gesto! Per
fotuna, Nights si rese conto in tempo dell'attacco ed eseguì una spettacolare
virata, che gli permise di sfuggire alle terribili lame... ma che al tempo
stesso gli fece abbassare la guardia per una frazione di secondo che Reala fu
fin troppo pronto a sfruttare! Il folletto oscuro aumentò repentinamente la
propria velocità ed eseguì lo stesso attacco che Nights aveva cercato di usare
su di lui poco prima, girando su sè stesso come una trivella e gettandosi sul
suo rivale a testa bassa! Sfortunatamente, Nights non fu altrettanto rapido di
riflessi, e il colpo di Reala lo raggiunse in pieno al torace! Il Nightmaren
rinnegato emise un breve verso di dolore e barcollò all'indietro stordito, e
Reala infierì scagliandogli contro un'altra sfera di energia che la sua
conroparte riuscì a malapena a parare. Con il fiato corto, Nights cercò di
allontanarsi per pensare ad una nuova strategia... ma con una immensa sorpresa
si accorse che Reala e Jackle si erano fermati a mezz'aria, con dei sogghigni
poco rassicuranti sulle labbra sottili, e non stavano facendo il minimo
tentativo di stargli dietro! Per un attimo, Nights si chiese cosa stessero
facendo... poi, con suo estremo orrore, si rese conto che non c'erano soltanto
loro due a dargli la caccia, quando una gigantesca ombra gli apparve sopra,
imponente e minacciosa. Nel disperato tentativo di evitare quel nuovo attacco,
Nights si voltò di scatto, appena in tempo per vedere l'enorme creatura alata
dalle fattezze feline che gli stava balzando addosso, gli artigli e i denti
luccicanti nella semioscurità...
..ma, purtroppo per lui, non abbastanza velocemente per evitarla!
L'enorme massa dell'assalitore piombò addosso a Nights e lo trascinò
bruscamente giù con il suo enorme peso, trattenendolo con una zampa ovattata e
munita di luccicanti artigli retrattili! Nights si sentì mancare il fiato in
gola, sentì le risate di scherno di Reala e Jackle... e vide il terreno, ridotto
a poco più che un'indistinta sfocatura verde punteggiata di fiori, avvicinarsi
con allarmante velocità prima di andarci a sbattere dolorosamente. Per un
secondo, non capì più nulla se non il tremendo dolore che assalì il suo corpo al
momento dell'impatto... poi, quando cercò di rialzarsi, la stessa enorme zampa
felina che lo aveva trascinato giù si abbattè sulla sua schiena, impedendogli di
muoversi!
"Hehehehehee... nyon ti consiglio di fare scherzi, miao! Ora sei nelle
nyostre mani, e questa volta nyon ti libererai tanto facilmente, miao!" lo
dileggiò la voce nasale della creatura che lo aveva intrappolato, simile a
quella di un gigantesco gatto mostruoso. L'attaccante misterioso stava
trattenendo Nights sul terreno come un gatto vero fa con un topo con cui vuole
giocare prima di ucciderlo, e tre artigli affilati lunghi come dita umane erano
sfoderati vicino al suo volto dai grandi occhi celesti, quel tanto che bastava
per dare un'idea al folletto della loro potenza letale. Nights strinse i
denti... poi, tanto quanto la presa del suo avversario glielo permetteva, si
voltò nella sua direzione, trovandosi davanti proprio colui che si
aspettava...
"Klaws... dovevo immaginare che saresti venuto anche tu a dare man forte ai
tuoi compari..." mormorò, la voce strozzata per la mancanza d'aria. Il suo corpo
era dolorosamente trattenuto contro l'erba verde, fresca e bagnata di rugiada,
ma anche così riuscì ad avere una buona visuale di colui che lo aveva attaccato:
un gigantesco mostro felino lungo non meno di sette metri, che ricordava molto
una sorta di gatto tigrato dalla pelliccia nera a striature rosse, con due corte
ali triangolari che fuoriuscivano dalla spina dorsale e una lunga coda nera
dalla punta rossa che si contorceva senza un preciso criterio, quasi fosse
dotata di volontà propria. Anche il muso ricordava molto quello di un gatto...
ma nessun felino avrebbe mai potuto avere quell'espressione di fredda malizia,
nè sarebbe stato in grado di riprodurre il sogghigno malefico, corredato da due
file di denti triangolari e perfettamente bianchi che l'essere di nome Klaws
stava mostrando in quel momento. Due orecchie triangolari, anch'esse dalla punta
color sangue, ornavano la sua testa a forma di cuneo, e un paio di occhi gialli
luminosi come lanterne, dalla pupilla ellittica, squadravano il suo prigioniero.
In essi Nights vide risplendere una luce di trionfo crudele, la gioia di aver
catturato la tanto ambita preda e di averla finalmente alla propria mercè...
"E nyon te l'aspettavi, mya? Dopo l'ultimo scherzo che ci hai giocato... il
nyostro grande signore Wizeman nyon voleva certo correre il rischio che tu
contattassi quei due infernali sognatori, quegli inyutili mocciosi di nyome
Elliot e Claris che ci hannyo fermato l'altra volta, miao!" rispose Klaws,
mentre Reala e Jackle fluttuavano lentamente verso il terreno gustandosi ogni
secondo della vittoria del loro compagno felino. "Ora che nyon puoi più contare
sul loro aiyuto, nyon c'è più nyulla che tu possa fare contro di nyoi e contro
il supremo Wizeman! Miahahahaha!" Concluse la frase con uno strano verso che
suonava come una serie rapidissima di miagolii, l'equivalente felino di una
risata di scherno.
Reala appoggiò i piedi sul terreno ricoperto di erba smeraldina, stando bene
attento a calpestare un pò di quei 'disgustosi', a suo dire, fiori colorati... e
si avvicinò al suo rivale atterrato con un ghigno di trionfo, la mano destra
crudelmente contratta a mò di artiglio. Finalmente, dopo tanto tempo, assisteva
allo spettacolo per lui più divertente: il suo rivale di sempre a terra ed
incapace di reagire! "Allora, mio caro Nights... dimmi, che cosa si prova a
ritrovarsi senza vie d'uscita? A sapere che tutto quello che hai fatto per
contrastare il supremo Wizeman è stato inutile? L'ultima volta, hai avuto la
fortuna di contattare quei maledetti sognatori, e loro hanno mandato tutto il
piano in fumo... ma, spiacente dirtelo, sei solo riuscito a ritardare
l'inevitabile!"
"Hihihihiiii!" sghignazzò Jackle, la sua risata stridula che penetrava nel
cervello e forava i timpani. "Tutto inutile, Nights! Tutto inutile! Fine, basta,
Game Over! Stavolta nessuno risponderà alla tua richiesta... e quando il momento
sarà quello giusto, muoveremo sul Mondo Reale, e lo trasformeremo in una
estensione di Nightmare! Ma prima... credo che tu abbia un appuntamento con il
nostro capo, il supremo Wizeman! Sono convinto che sarà felice di poterti dire
quello che pensa di te... sono ormai più di un centinaio d'anni che non vi
parlate come si deve! Heheheheee..."
Nights deglutì nervosamente. "Heh... heheee... già, sono sicuro che il vostro
capo mi offrirà un piacevole tè con i biscottini, e si fermerà a chiacchierare
con me di che tempo faccia nel deserto del Sahara! Sapete com'è, lo conosco
praticamente da un'eternità..." rispose, senza mai perdere il suo senso dello
humour.
Il tentativo di presa in giro non divertì minimamente il gelido Reala, che
anzi grugnì per il fastidio e si avvicinò alla sua controparte positiva,
piazzandogli un dito sul volto, e minacciando di fargli un graffio sulla guancia
con i suoi artigli. "Tsk... credo che dopo aver sentito quello che il sommo
Wizeman ha da dire, farai molto meno lo spiritoso! E non credere che mi
dispiacerà assistere allo spettacolo! Per adesso, però, abbiamo cose più
importanti a cui pensare... portate via questo traditore, e fate rapporto al
supremo Wizeman! Penseremo dopo a cosa fare per punirlo!"
"Certamente, Reala!" esclamò Jackle, con quella vocina che sempre più
ricordava le unghie sulla lavagna.
Klaws emise a sua volta uno sghignazzo felino e penetrante mentre afferrava
Nights nella sua mano artigliata... stando bene attento a non fargli davvero del
male, ma cercando comunque di rendergli il 'soggiorno' il più scomodo possibile.
"Nyahahahahaaaa! Nyon sei connnntento, Nyghts? Oltre a rivedere il nyostro capo,
potrai annnche inconnntrare di nyuovo i sognnnnyatori di tre annnnyi fa! Mi
auguro... che vi godrete l'innncubo che il sommo Wizeman ha preparato per voi,
miao! Hehehehee..."
Con queste parole, l'incubo dalle forme feline prese il volo con le sue
piccole ali triangolari, subito seguito dallo sghignazzante Jackle, mentre Reala
assisteva da terra. Nights, mezzo soffocato dalla morsa d'acciaio di Klaws,
riuscì comunque a concentrarsi su Reala quel tanto che bastava per inviargli un
pensiero telepatico, che il suo rivale fece volutamente finta di ignorare.
"Heh... voi credete di aver già vinto, vero? Ma state attenti, perchè
potrebbe capitarvi una sorpresa quando meno ve l'aspettate! Non c'è ancora nulla
di deciso... e se lo credete davvero, potreste avere delle pessime
sorprese!"
Abbandonandosi alla presa di Klaws, e arresosi all'evidenza che sarebbe
tornato alla prigionia che lui tanto detestava dopo tre anni di assoluta
libertà, l'ex-scagnozzo di Wizeman sospirò, riponendo tutte le sue speranze in
quel ragazzino molto normale, e al tempo stesso molto speciale, che aveva
incontrato in sogno qualche notte prima...
"Ora tocca a te, piccolo Chris... a te e ai tuoi amici. Voi siete l'ultima
speranza di Nightopia, e del vostro mondo..."
Klaws e Jackle si allontanarono nel cielo, scomparendo in un vortice nero che
si era aperto nel cielo ad un loro semplice comando mentale... e un istante
dopo, i due Nightmaren avevano riportato il loro compagno voltagabbana nel
terribile mondo da cui erano venuti...
----------
Mentre questi eventi si verificavano nel mondo dei sogni... in quello reale,
un familiare aereo futuristico si stava avvicinando all'ormai celeberrima isola
fluttuante dove l'echidna Knuckles continuava indefesso il suo compito di
guardiano degli Smeraldi del Caos e del Master Emerald, nel bello e nel cativo
tempo. Un familiare velivolo che ricordava parecchio un X-Wing della saga di
Star Wars, e nella cui cabina di pilotaggio il geniale volpino Miles Prower -
Tails per gli amici - guardava in basso alla ricerca di un punto sicuro in cui
atterrare. Cosa più facile a dirsi che a farsi, considerata la grande estensione
di foreste pluviali e altri ostacoli naturali che costellavano l'inusuale
isola...
"Accidenti, non ricordavo che fosse tanto difficile trovare un punto in cui
far atterrare il Tornado X..." commentò Tails, alternando la sua attenzione tra
la terraferma e il cruscotto dei comandi. "Sarà una mia impressione, ma non
ricordavo che ci fosse così poco spazio per atterrare..."
Sonic, seduto comodamente su un sedile posteriore con le gambe accavallate e
le mani incrociate dietro la nuca - hey, solo perchè sei il porcospino più
veloce dell'universo, non significa che tu non possa prendertela comoda! - si
permise un piccolo sghignazzo divertito. "Heheheee... dai la colpa alla scarsa
manutenzione, Tails! Il nostro amico Knuckles sarà anche il top quando si tratta
di fare la guardia a qualche pezzo di cristallo colorato, ma come giardiniere è
proprio negato!"
Il volpino a due code ridacchiò tra sè della battuta del suo migliore amico.
Il primo incontro tra Sonic e Knuckles non era andato molto bene, considerando
che il Dr. Eggman aveva fatto credere al non troppo acuto echidna che Sonic
stava cercando di rubare gli Smeraldi del Caos... e anche se erano diventati
amici, c'era sempre un pò di rivalità tra i due. O, per meglio dire, Sonic si
divertiva a far perdere la pazienza al malcapitato guardiano degli Smeraldi, che
a sua volta lo accusava di non prendere mai le cose abbastanza sul serio...
Chris, seduto a fianco del suo eroe, stava a sua volta scrutando il terreno
in cerca di un punto dove il velivolo di Tails avrebbe potuto atterrare... senza
eccessivo successo. "Certo che più osservo le cose che vengono dal vostro mondo,
più resto stupito..." commentò entusiasta. "Non solo un'isola galleggiante, ma
un'isola con una foresta tropicale, laghi e montagne! Una cosa del genere
pensavo di vederla soltanto nei miei sogni..."
"Heheheee... e invece..." rispose Sonic, facendo il suo usuale gesto di
passarsi un indice sotto il naso prima di rivolgere la sua attenzione ad una
costruzione, simile ad una ziggurat, che svettava tra le cime degli alberi dalle
foglie smeraldine... e davanti alla quale c'era uno spazio aperto più che
sufficiente a consentire all'aereo futuristico di atterrare! "Hey, Tails, perchè
non proviamo ad atterrare direttamente lì? Facciamo una sorpresina al nostro
amico..."
"Più che altro, temo che Knuckles si arrabbierà di brutto se atterriamo
davanti al tempio del Master Emerald così, senza preavviso..." lo avvertì Tails,
con espressione a metà tra il preoccupato e il rassegnato. "Tuttavia... beh,
visto che non riesco proprio a tovare dove atterrare... okay, che i passeggeri
si reggano forte! Sarà una discesa un pò turbolenta!"
"Esattamente come piace a me, no?" commentò Sonic, pregustando il brivido di
sentire l'aereo abbassarsi di colpo e planare verso il terreno. Il meno
spericolato Chris fece una faccetta nervosa e si afferrò ai braccioli del suo
sedile, controllando due o tre volte di aver allacciato bene la cintura di
sicurezza...
E nello stesso momento, l'echidna rosso che stava di guardia al Master
Emerald e agli Smeraldi del Caos alzò lo sguardo, con aria non troppo
impressionata, al Tornado X, che aveva già visto arrivare da un pezzo. "Heh...
chissà perchè mi aspettavo una visita di questo tipo. Che cosa abbiano poi da
propormi, non ne ho idea, comunque..." commentò, cercando di mantenere un tono
neutrale, ma non riuscendo comunque a nascondere un sorrisetto. Con tutta calma,
Knuckles si mise a braccia conserte vicino alla scalinata che dava accesso al
santuario del Master Emerald, e seguì con lo sguardo il Tornado X mentre
eseguiva una serie di manovre aeree, rallentava... e finalmente, dopo essersi
fermato in sospensione, atterrava di fronte al tempio, sollevando una tempesta
di vento e polvere che costrinse il guardiano a coprirsi gli occhi con un
braccio. I rumori del motore si smorzarono rapidamente, e il Tornado X spense i
suoi reattori e si quietò, lasciando uscire Tails, Sonic e Chris dalla cabina di
pilotaggio.
Con un agile balzo, il porcospino blu atterrò sull'erba verde a pochi passi
dalla scalinata d'ingresso, e salutò il suo amico-rivale con un gesto della
mano. "Ehilà, Knuckles! Allora, come va la vita? Immagino che sia molto
divertente starsene qui a fare la guardia! Non ti prendi mai una pausa
caffè?"
Knuckles alzò gli occhi al cielo, mentre anche Tails e Chris smontavano dal
velivolo. "Tsk... vedo che come sempre, la voglia di scherzare non ti manca!
Sigh... forza, venite! Se vi siete presi la briga di venire fin qui per
parlarmi, significa che è qualcosa di molto importante..."
"Grazie, Knuckles..." ringraziò Chris, e ad un cenno dell'echidna rosso, lui
e i suoi due amici iniziarono a salire i gradini che portavano alla zona
principale del santuario. Il guardiano del Master Emerald era sempre stato
piuttosto paranoico quando c'era di mezzo il suo dovere, e il fatto che
permettesse a qualche estraneo di avvicinarsi, anche parlando con questo tono un
pò brusco, era un rimarchevole segno di fiducia nei loro confronti.
Knuckles aspettò che fossero saliti tutti prima di proseguire il discorso. "E
va bene, Sonic... vediamo di evitare i giri di parole. Qual è il problema,
questa volta?" chiese, riprendendo il suo tono un pò scostante che riuscì
soltanto a far ridacchiare il porcospino blu. Knuckles non era bravo a far finta
che non gliene importasse nulla...
"Siamo sempre un pò nervosetti, eh?" chiese retoricamente il riccio più
veloce dell'universo. "In realtà, non c'è proprio nessun problema, questa
volta... Ma credo che Chris ti potrà spiegare meglio!"
Knuckles aggrottò leggermente le sopracciglia. Se non erano venuti per
discutere di un problema, allora per quale motivo...?
Il ragazzino dai capelli scompigliati si schiarì la gola. "Beh... vedi,
Knuckles, la verità è che siamo venuti qui per invitarti ad un'uscita che la mia
scuola ha organizzato per la prossima settimana!" spiegò, facendo sì che il
cipiglio falsamente minaccioso dell'echidna guardiano si sciogliesse in
un'espressione confusa. "Sai, il professor Stewart mi ha dato il permesso di
invitare anche voi, e non mi sembrava giusto escluderti dalla lista! Ovviamente,
sempre che tu voglia venire... posso capire che tu debba..."
"Una domanda, Chris." lo interruppe Knuckles, sentendo già dove sarebbe
andata a parare la conversazione. "Come si chiama... il luogo che andrete a
visitare?"
Chris sbattè gli occhi, chiedendosi come mai Knuckles fosse così interessato
asapere dove sarebbe andata la sua scolaresca. "Ehm... una città chiamata Twin
Seeds, ma... come mai questa domanda?" chiese. Anche Sonic e Tails rimasero per
un attimo sorpresi dalla reazione del loro amico. Erano convinti che Knuckles
non sarebbe stato interessato, e in effetti erano venuti a chiedergli se voleva
partecipare più perchè lo ritenevano giusto nei confronti di Knuckles, che non
perchè fossero davvero convinti che avrebbe accettato...
L'echidna rosso alzò le spalle. "Semplice curiosità da parte mia." rispose,
senza dare l'impressione di essere troppo entusiasta. "Comunque... per questa
volta, credo che verrò anch'io. Di solito, resterei qui a fare la guardia al
Master Emerald, ma ora che Eggman e i suoi scagnozzi sono dietro le sbarre,
credo che la situazione sia un pò più tranquilla. Quindi... immagino di poter
lasciare la mia postazione per un pò."
Nonostante fosse contento che Knuckles avesse accettato la proposta, Chris
continuò ad essere poco convinto. Neanche lui si era aspettato che il guardiano,
così serio e ligio al suo dovere al punto da sembrare, a volte, eccessivamente
rigido, accettasse così la loro offerta... "Ehm... va bene, Knuckles, se lo dici
tu... siamo contenti che tu venga! E' solo che... ecco, non ci aspettavamo che
avresti detto di sì sena farti pregare almeno per qualche minuto..."
"Non è che per caso c'è qualcosa dietro?" chiese Sonic, tenendo le braccia
conserte davanti a sè, e guardando Knuckles come per dirgli che non poteva
sperare di nascondere qualcosa a lui. "Lasciarti dietro i tuoi smeraldi per
andare ad una gita scolastica non è da te, se permetti..."
L'echidna alzò gli occhi al cielo e scosse la testa. Proprio non si poteva
sperare di nascondere qualcosa al porcospino blu? In ogni caso, non era sua
intenzione tenere nascosto quello che aveva saputo dalla visione di poco tempo
prima, quindi si schiarì la gola, e cominciò a spiegare.
"Sigh... Immagino che mi conosciate troppo bene per farvi bastare una scusa
così, vero?" chiese retoricamente. "Beh, non mi aspettavo che vi accontentaste
di questa risposta... perciò, vi spiego come stanno le cose. In effetti,
quest'uscita, e il mio compito di proteggere il Master Emerald e gli Smeraldi
del Caos sono abbastanza strettamente collegate."
Tails inclinò la testa da un lato, e una delle sue due code si trasformò
comicamente in un punto di domanda. "Collegate? In che senso, scusa?"
"Appena ieri, ho ricevuto un messaggio dagli antenati i cui spiriti ancora
dimorano in questo luogo..." spiegò Knuckles, riportando alla mente di Sonic
l'immagine di Tikal, la vestale dell'antico popolo di echidna che aveva creato
gli Smeraldi del Caos. "Sembra che una nuova minaccia stia per emergere... una
minaccia ben più pericolosa di quanto Eggman avrebbe mai potuto essere... e che
sicuramente sarà interessata al possesso del Master Emerald e degli altri
Smeraldi, non appena si sarà manifestata nel nostro mondo..."
Sonic, nonostante l'avvertimento di Knuckles, non sembrò eccessivamente
preoccupato. "Hehehee... una minaccia peggiore del buon vecchio Testa d'Uovo,
dici? Beh, non è che ci voglia molto, in realtà... quindi, se lo scopo era
quello di impressionarmi, credo che tu abbia appena fallito miseramente!"
ironizzò, guadagnandosi un grugnito derisorio da parte di Knuckles. In effetti,
non si poteva dire che di recente Eggman si fosse rivelato il pianificatore
efficace che probabilmente credeva di essere... già due volte, con Perfect Chaos
e con lo Eclipse Cannon, i suoi piani erano sfuggiti al suo controllo... "Ma
torniamo al discorso di prima... Okay, c'è qualche altro pazzo mitomane che
vuole gli Smeraldi del Caos, nulla di nuovo sotto il sole... e quindi, cosa
c'entra la città di Twin Seeds in tutto questo?"
"Il semplice fatto che gli antichi mi hano parlato, anche se di sfuggita, di
questa città... mi hanno detto che è da lì che partirà questo nuovo pericolo, ma
non ho idea di come o quando..." rispose Knuckles seccamente. "In ogni caso, so
per certo che questo nuovo nemico colpirà lì, e questa gita che state facendo
sarà una buona scusa per cominciare ad investigare."
Sonic alzò le spalle. "E va bene, come desideri..." commentò, per poi
riprendere il solito tono canzonatorio con cui era solito rivolgersi al suo più
serio amico. "Però, nel caso volessi ammettere che stai uscendo dal tuo guscio
di asociale, non hai che da farmi un cenno!" aggiunse, tirando una gomitata
giocosa all'echidna rosso, che grugnì un pò per l'imbarazzo e un pò per
l'irritazione.
"Ma finiscila, buffone..." brontolò non troppo convinto.
E mentre Sonic continuava a punzecchiare il suo amico-rivale, Chris prese un
respiro profondo e si scostò una ciocca di capelli castani chiari dalla fronte,
volgendo il capo verso il sole ora pallido che cominciava a scendere
all'orizzonte. Chissà perchè, quello che l'echidna guardiano aveva detto gli
aveva ricordato ancora una volta quello strano, vivido sogno di qualche notte
fa... ma alla fine, l'erede della famiglia Thorndyke decise che si trattava
soltanto della sua immaginazione. Certo, dopo aver visto con i propri occhi un
mostro di pura energia caotica che faceva a pezzi Station Square, un cannone
laser che aveva spazzato via una metà della luna, e un gigantesco drago
cibernetico il cui unico scopo era la distruzione dell'umanità, quel sogno non
pareva così inverosimile, però...
"Che strano..." mormorò tra sè, abbozzando un sorriso divertito. "E sì che
non ho mai creduto nei sogni premonitori... eppure, quello strano essere di nome
Nights, non riesco proprio a togliermelo dalla testa..."
"Tutto okay, Chris?" chiese Tails, alzando la testa verso il suo amico umano,
che nonostante gli appena dodici anni di età lo sovrastava parecchio in altezza.
"C'è... qualcosa che ti turba, in quello che ha detto Knuckles?"
Un pò stupito, il ragazzino si voltò di nuovo verso la volpe a due code, e
agitò la mano davanti a sè come per dire che non c'era bisogno di preoccuparsi.
"Oh... ehm... niente, niente, Tails! Era soltanto... sì, ecco... che mi è venuto
da pensare, speriamo che non accada nulla di strano, questa volta. E' un pò che
i disastri, qua attorno, si susseguono..." Si incupì verso la fine, ricordando
il sacrificio di Shadow per salvare la Terra, e tutti le prove che i suoi amici
avevano sostenuto per contrastare i piani di vendetta del professor Gerald
Robotnik...
Il volpino sorrise, anche se condivideva l'aria malinconica del suo piccolo
amico. "Sì, ti capisco, Chris... spero anch'io che non ci saranno problemi.
Accidenti, dopo aver salvato il mondo due volte di fila, vorrei sperare che ci
sia concesso un pò di riposo..."
----------
Un telefono che squillava proprio quando il turno stava per finire non era
esattamente la cosa che l'agente Topaz, del distretto di polizia di Station
Square, moriva dalla voglia di sentire, soprattutto quando la giornata era stata
così lunga e stressante. Le crisi provocate da Perfect Chaos e dalla stazione
spaziale ARK si erano lasciate dietro un bel pò di danni e confusione... e,
sfortunatamente, anche qualche vittima... e come di solito accade in questi
casi, una volta superata la crisi tocca alle forze dell'ordine cercare di
gestire i problemi successivi e aiutare la gente a ritrovare una parvenza di
normalità. Il che significava, per un bel pò di tempo, turni più lunghi,
levatacce, e tutto questo genere di inconvenienti!
La poliziotta dai corti capelli beige sospirò rassegnata mentre allungava la
mano verso il telefono, sperando in cuor suo che si trattasse di qualcosa di
davvero importante. Di bella presenza, Topaz era una giovane donna che si stava
avvicinando alla trentina d'anni, e che nonostante la giovane età aveva già una
notevole esperienza sul campo. Tra le altre cose, aveva partecipato ad un
importante raid sull'isola dove il Dr. Eggman aveva stabilito la sua base
operativa (completa di robot da combattimento, con tanto di copia spudorata di
Mazinger Z!), ed era stato anche grazie al suo aiuto se il perfido scienziato
era stato costretto ad una poco onorevole ritirata. Conosceva già abbastanza
bene i membri del Sonic Team, in particolare una certa ladra di gioielli, e
aveva il massimo rispetto per loro, anche se storceva non poco il naso di fronte
alle ladresche imprese di Rouge...
E proprio la voce della femmina di pipistrello giunse al suo orecchio non
appena Topaz sollevò il ricevitore.
"Pronto, qui dipartimento di polizia di Station Square." disse, mantenendo un
tono professionale nonostante la stanchezza che iniziava a farsi sentire.
"Possiamo esserle utili?"
"Hello, Topaz!" esclamò giovialmente la giovane ladra dall'altro capo del
telefono. "Sempre al lavoro, eh? Come vanno le cose, dalle tue parti? Non si
muore di noia?"
Topaz corrugò la fronte appena un pò, riconoscendo quel tono da flirt. "Ah...
sei tu, Rouge! Tipico tuo saltartene fuori così all'improvviso, mentre tutti qui
sono indaffarati! Ma dov'eri finita?"
"Hehee... non è mica colpa mia se ci sono così tanta cose da vedere qua
attorno! Una ragazza deve anche soddisfare la sua curiosità!" replicò Rouge con
un'alzata di spalle. "Ma, parlando di cose più serie..."
Questa volta, fu Topaz a non farsi scappare l'occasione di una battuta
sarcastica. "Oh, wow... la famosa ladra di gioielli Rouge the Bat è capace di
fare un discorso serio? Peccato non avere qui il mio taccuino, altrimenti mi
sarei fatta un'annotazione! Hehehee..." rispose, permettendosi un'innocente
risata.
Rouge si guardò le unghie di una mano. "Ha, ha. Molto spiritosa, Topaz...
comunque, seriamente, ho visto delle cose un pò strane, di recente, e vorrei
vederci chiaro... Non sai, per caso, di una città di nome Twin Seeds? Sai, una
città un pò come Station Square, un pò più piccola, con una famosa torre..."
L'agente delle forze dell'ordine riprese il suo tono professionale. Quando
Rouge parlava di qualcosa di strano, voleva dire che c'era da preoccuparsi... e
dato che il paese si era a malapena ripreso dal periodo di disordini appena
concluso, non era il caso di sottovalutare l'allarme. "Cose strane, hai detto,
Rouge? La città di... Twin Seeds?" chiese retoricamente. Quando percepì il tono
affermativo della ragazza-pipistrello, Topaz digitò un paio di frasi sulla
tastiera del suo terminale e fece una ricerca in rete. "Questo nome non mi
giunge nuovo. Non mi sembra che sia una città coinvolta in problemi di cronaca,
o che altro, però... ah, ecco! Ci siamo! Twin Seeds, la maggiore cittadina della
contea qui vicino. Numero di abitanti... densità di popolazione... no, questo
non credo interessi a Rouge... vediamo un pò sugli avvenimenti recenti... ah,
ecco qui! Hmm... senti, senti... Rouge, credo che troverai tutto questo molto
interessante! In effetti, ci sono degli elementi poco chiari, riguardo questa
città. Tutti collegati ad eventi che si sarebbero verificati due anni fa, in
onore del centenario della sua fondazione."
"Hm. Una città relativamente giovane." rispose Rouge. "Cosa sarebbe
successo?"
Topaz alzò le spalle. "Non è ben chiaro... ma pare che la notte prima del
giorno dei festeggiamenti, si siano verificate scosse telluriche brevi ma
intense, che hanno provocato nella popolazione una notevole paura. La zona in
cui Twin Seeds si trova non è sismica, quindi il fenomeno è parso subito molto
strano, ma i rilevamenti fatti in seguito non hanno rilevato nessuna anomalia
nei movimenti delle faglie. Inoltre, pare che quella stessa notte, il cielo
sopra la città abbia assunto colori strani, mai visti prima. Come se si
trattasse di un'aurora boreale, ma più colorata... o almeno, questi sono i
racconti che si sono sentiti... ma tutte le testimonianze raccolte erano vaghe e
confuse, quindi alla fine non se ne è fatto niente. Si è anche cercato di tenere
d'occhio la città per controllare il verificarsi di altri eventi di quel genere,
ma non ci sono state ripetizioni... e alla fine, il caso è stato archiviato
come... bah... allucinazione di massa!". Pronunciò l'ultima parola con un certo
disdegno, mostrando quanto poco credesse a quella scusa.
"Sì, immagino... allucinazione di massa, eh? Come no, e Babbo Natale cavalca
nel cielo su una slitta trainata da renne!" mormorò Rouge, in perfetto accordo
con la sua amica umana. "Comunque, quello che mi racconti è molto
interessante... Quindi, si sono già verificati eventi difficilmente spiegabili,
lì attorno..."
"Già... e giusto per darti maggiori dettagli, pare che la zona più colpita
sia stata proprio la famosa Twin Seeds Tower... che, guarda caso, non ha subito
il minimo danno dal terremoto! Non è strano, tutto questo?" proseguì la giovane
agente.
L'aggettivo che Topaz aveva usato, 'strano', trovò Rouge perfettamente
d'accordo. Di solito, sono proprio gli edifici più alti a risentire di più degli
spostamenti tellurici... "Molto strano, in effetti. Dietro a tutto questo c'è
qualcosa di poco chiaro, e ho tutta l'intenzione di scoprire cosa. Sai, Topaz,
l'altra notte ho visto uno strano essere che svolazzava allegramente nei pressi
della torre di Twin Seeds, e sono pronta a scommettere tutti i gioielli di
questo mondo che lui e i suoi amichetti c'entrano qualcosa con quanto mi hai
detto." replicò la ladra-acrobata.
"Hai detto... uno strano essere?" chiese Topaz, improvvisamente ancora più
interessata alla vicenda. "Rouge, per caso aveva un cappello a due punte, ed era
vestito quasi del tutto di viola? Una testimonianza molto confusa ha affermato,
a suo tempo, di aver intravisto per un istante, sulla cima della Twin Seeds
Tower, una creatura che corrisponde a questa descrizione, la notte dopo il
festeggiamento del centenario... ma non è stata reputata attendibile. Ora però
che me lo dici tu..."
Rouge ci pensò un pò su. "Beh, il cappello a due punte ce l'aveva, ma per
quanto riguarda il colore... no, quello che ho visto io sembrava una specie di
fan del gotico vestito male!" rispose. "Era anche parecchio forte... ho cercato
di bloccarlo, ma mi ha evitato senza problemi... e a quanto sembra, io sono
l'unica di sua conoscenza che riesca a vederlo tra gli abitanti della Terra.
Tutto questo è DAVVERO molto strano, no?"
Topaz strinse un pò i denti. Un altro nemico misterioso, del quale non si
sapeva nulla... proprio quello che voleva in quella situazione! "Se... se quello
che mi stai raccontando è vero, allora potremmo di nuovo essere in pericolo,
tutti quanti. Stai attenta a come ti muovi, Rouge, non sappiamo con cosa abbiamo
a che fare... non esitare a chiedere aiuto, se vedi che la situazione è al di
sopra delle tue possibilità!" si raccomandò.
Rouge si permise una breve, sommessa risatina. "Hehehee... ma cosa devo
sentire? L'agente Topaz, la poliziotta tutta d'un pezzo, si preoccupa per la mia
sicurezza? Andiamo, Topaz, lo sai bene che io, modestia a parte, sono la
migliore professionista nel mio campo che si possa trovare! Vedrai, me la
caverò..."
Un'espressione poco convinta attraversò il volto di Topaz. "Nel tuo campo,
Rouge? Intendi dire nell'infiltrarti di soppiatto e rubare qualche gioiello?
Bah, lasciamo perdere..." rispose. "Comunque, cerca di non farti prendere. Non
credo che qui, al dipartimento, potremo mandarti dei rinforzi, nel caso le cose
vadano male..."
"In ogni caso, non ce ne sarà bisogno..." concluse Rouge. "Okay, Topaz,
grazie delle informazioni... e ci vediamo quando avrò risolto il caso! Bye
bye!"
Si sentì il suono della cornetta che veniva riagganciata dalla parte di
Rouge, senza neanche dare il tempo a Topaz di fare qualche ultima
raccomandazione, e la poliziotta strinse un occhio, non troppo convinta. Quello
che la ragazza-pipistrello le aveva detto era preoccupante, e il tono non
esattamente preoccupato con cui Rouge stava trattando la cosa, la convinceva
ancora meno...
"Accidenti a quella Rouge... fa sempre di testa sua!" borbottò Topaz.
"Sigh... speriamo solo che non le venga qualche idea balzana..."
----------
Dopo aver riagganciato, Rouge uscì dalla cabina telefonica nella quale si
trovava e spiegò nuovamente le sue piccole ali membranose, che le davano un'aria
da perfetta dark lady. Il suo sguardo interessato cadde di nuovo sulla Twin
Seeds Tower, e rimase ancora un pò ad osservarne la guglia, ripensando
all'incontro-scontro con Reala della notte prima. Quanto aveva scoperto era
molto interessante... tutto faceva credere che l'incidente del centenario fosse
in effetti collegato a quello strano essere che era apparso nel cielo e l'aveva
messa così in difficoltà!
"Ho come l'impressione che mi attenda un'avventura interessante..." riflettè
ad alta voce. "Non si ha proprio il tempo di annoiarsi, da queste parti..."
CONTINUA...
Note dell'autore: Beh, ce l'ho fatta. Dopo quasi un anno di blocco, sono
riuscito a mandare avanti la mia fanfiction di Sonic X... e vi prometto che
cercherò di essere più costante! Intanto, abbiamo visto cosa sta accadendo nel
mondo di Nightopia, e abbiamo avuto un piccolo assaggio di quello che sanno fare
gli scagnozzi di Wizeman. Twin Seeds si troverà presto nell'occhio del
ciclone... il nemico non sta aspettando che i bambini di Station Square per
portare a termine i suoi piani...
Nel prossimo capitolo, ritroveremo i due ragazzi che ho (re)introdotto in un
capitolo precedente della storia... ovvero, Elliot e Claris! Anche loro avranno
un ruolo importante in questa vicenda, anche se all'inizio... beh, lo vedrete da
voi! Ci saranno un pò di sorprese da scoprire!
Al prossimo capitolo, allora... e spero di riuscire a scriverlo entro un
mese! ^_^
Justice Gundam
|