cap. 1 - il matrimonio è fallito!
Il
Matrimonio è fallito!
Akane aveva gli occhi pieni di lacrime. Ormai non
aveva più intorno a se ne l'aria sognante e speranzosa da sposa ne la sua
terribile aura blu di rabbia.
Stremata ed in silenzio lasciò l'ormai distrutto dojo
e si rinchiuse in camera sua.
Lentamente sfilò il suo bel vestito. Nonostante avesse
subito parecchi danni nella lotta, aveva ancora il suo candido fascino.
Lo appese al muro, dove era solita custodire la divisa
scolastica.
Dopo un sospiro carico di tristezza, si infilò una
vestaglia e corse in bagno.
Aspettava direttamente nell'acqua che la vasca si
riempisse. Poi si adagiò sul fondo, trattenendo il respiro.
Voleva rilassarsi e fermare tutti i pensieri che le
passavano per la testa. Voleva dimenticarsi di tutto intorno a se. Ma la solita
immagine di Ranma continuava a stare lì, fissa nei suoi pensieri.
Nel frattempo anche Nabiki aveva lasciato il dojo in
cerca di un po’ di pace e di sua sorella. Non trovandola in camera, la cercò e
la trovò in bagno.
Nabiki "Eccoti finalmente! Ti stavo cercando."
Akane "Direi che mi hai trovato. Non posso avere
un po’ di pace nemmeno mentre faccio il bagno? Vuoi vendere anche questo
momento al miglior offerente?"
Colpita ed affondata. Nabiki ebbe un momento di
esitazione e ruppe la sua coltre di ghiaccio.
Nabiki "Scusami Akane. Non volevo che le cose
andassero così. Pensavo che vedendovi così felici, i vari pretendenti
rinunciassero ad intromettersi tra te e Ranma."
Ad Akane scese una lacrima. Amava Ranma ma non
riusciva, specialmente adesso, a pensare ad altre cerimonie così. Voleva essere
una sposa, amata e desiderata. Non certamente un oggetto del contendere di un
branco di matti.
Akane "Nabiki vorrei un po’ di tempo per
riprendermi da questa brutta esperienza. Pensavo di andare via per qualche
giorno, magari alle terme"
Nabiki "Splendida idea sorellina! Vuoi che venga
con te? Ho sentito parlare di un posto belliss..."
Akane "No! Voglio andare da sola! E già che ci
sono, vorrei che mi prestassi i soldi!"
Nabiki non credeva alle sue orecchie. Sua sorella,
così timida e riservata, voleva partire da sola. Lei che non si allontanava mai
da sola. Forse questa volta l'aveva proprio combinata grossa con la storia
degli invitati al matrimonio.
Nabiki "Ok. Allora di che somma parliamo?"
Akane "150.000 Yen"
Nabiki "gulp" "Ok. Passa più tardi in
camera mia e provvederò..."
Con un velo di tristezza Nabiki torno verso camera
sua, pensando al discorso di Akane.
Ranma era davvero distrutto. Tutto era successo così
rapidamente, sembrava uno strano sogno, anzi un brutto incubo.
La sua giornata era cominciata male, è vero, ma poi,
quando aveva visto Akane così bella e raggiante nel suo abito bianco, per un
momento il suo cuore si era fermato. Aveva davvero pensato che, anche se con
l'inganno dei genitori, forse avrebbe potuto finalmente acconsentire al
matrimonio. Proprio perché LEI lo voleva.
Ma poi il tracollo della situazione. Happosai che
combina guai. Tutti contro tutti. Le varie fidanzate ed i pretendenti di Akane.
Già, Akane, doveva parlare con lei.
Si guardò attorno ma nel dojo non c'era. Non avvertiva
più la sua aura combattiva, ma nella concitazione dei combattimenti non ci
aveva fatto caso.
Corse verso casa e si diresse immediatamente verso la
porta con la paperella gialla. La aprì senza chiedere il permesso, proprio come
aveva fatto qualche ora prima. Però stavolta non vi trovò Akane.
La stanza aveva un freddo silenzio.
Si guardò attorno e notò subito il vestito da sposa
appeso alla parete. Crak ... era il suo cuore che si spezzava. Quel povero
vestito adesso gli sembrava uno straccio. Non rendeva più "divina" la
sua Akane. Daltronde anche il suo smoking aveva subito un trattamento simile.
Si guardo allo specchio. Che cosa le aveva fatto?! Doveva trovarla e scusarsi.
Lei lo avrebbe offeso. Lui le avrebbe gridato i soliti "complimenti"
e tutto sarebbe tornato "forse" come prima. Corse in corridoio ed
inciampo in una ragazza.
Alzò lo sguardo sperando di vedere gli occhi
cioccolato di Akane... ma invece era Nabiki.
Nabiki "Già… non era me che cercavi come una
furia vero?"
Ranma rosso in viso abbasso ancora di più lo sguardo.
Ranma "Scusa Nabiki. Sto cercando Akane. Sai dove
posso trovarla?"
Nabiki "Si, per 1.000 Yen!"
Ranma "Nabiki non è il momento! Devo parlare
subito con lei!" " Devo scusarmi..."
Nabiki "Ranma non credo che adesso voglia parlare
con nessuno. Non ha praticamente voluto parlare neanche con me. Ed io ho già
provato a scusarmi"
Ranma non credeva alle sue orecchie. La fredda Nabiki
era stata la prima a scusarsi con Akane. Ed Akane, che perdona sempre tutto e
tutti, non aveva voluto parlare con lei. La situazione era più grave del
previsto.
Ranma "So che mi spedirà in orbita su Marte se mi
avvicino adesso. Ma se non le parlo penserà che non mi importi di quello che è
successo."
Nabiki "Allora corri! E' a fare il bagno!"
Ranma "Corro! No aspetta un attimo... Così mi
ucciderebbe. Forse è meglio aspettare che torni in camera"
Nabiki aveva già la mano sulla macchina fotografica
che porta sempre in tasca, per ogni evenienza. Era sfumata una succulenta
occasione!
Ranma si sedette sul pavimento di fianco al letto di
Akane. Tutto in quella stanza la rappresentava. Tutto parlava di lei. Ogni
oggetto, ogni libro. Akane era solare, come una bella giornata di primavera.
Akane era il suo sole. Come poteva averle fatto anche questo torto. Come aveva
fatto a perdere di mano la situazione.
Lui la voleva. Lo sapeva da tanto tempo. Ancora non si
era ripreso dal dolore di quello che era successo sul monte Hooh.
Però in cuor suo non si sentiva pronto, sentiva ancora
di più il peso della sua maledizione. Non voleva sposarla da mezzo uomo. Voleva
essere completo.
E negli interminabili minuti di attesa. Fissando il
pavimento e lanciando qualche sguardo triste all'abito da sposa appeso, si fece
largo dentro di se l’idea.
Ranma "Chiederò scusa ad Akane, con la promessa
che riorganizzerò io il matrimonio appena sarò tornato normale. Ho deciso!
Domani partirò per la Cina!"
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