Metis Potter e il Ritorno degli Animaghi

di Mary Evans
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Sentii finalmente l’aria pulita investirmi in pieno. Mi fermai per un attimo a godere di quella sensazione che sapeva di libertà, ma ero a conoscenza del fatto che fosse troppo presto per cantar vittoria. Dopo un attimo di esitazione, mi lanciai dalla scogliera dove ero riuscito ad arrivare sotto forma di cane e, al contatto con l’acqua gelata, un senso di esaltazione mi invase: ce l’avevo fatta!
Nuotai finchè non riuscii a raggiungere la terra ferma e solo allora ritornai alla mia forma umana.
Mi accasciai sulla spiaggia con lo sguardo rivolto verso il cielo. Era bello poter rivedere di nuovo le stelle dopo dodici anni.
Guardai da lontano la prigione di Azkaban e mi scappò un ghigno che poi sfociò nella mia tipica risata a latrato.

James rimarrà a bocca aperta quando lo saprà! pensai con un sorriso malandrino, e questo mi fece tornare alla mente che dovevo darmi da fare per la missione di salvataggio. Bastava un semplice incantesimo e tutto sarebbe tornato come prima. E quel ratto l’avrebbe pagata cara.
Presi dalla tunica lurida che indossavo un articolo di giornale bagnato che ero riuscito miracolosamente a non perdere in acqua e fissai quasi con sguardo vacuo le persone che ritraeva la foto in aggiunta ad un articolo: ritraeva l’intera famiglia Weasley con l’aggiunta di altri cinque elementi. Li sfiorai con un dito. Erano due ragazzi, due ragazze e una donna. Anche se non li vedevo da dodici anni li avevo riconosciuti subito: il mio figlioccio, mio nipote, le mie due principesse e la mia donna. Marlene.
Il mio passato, il futuro che avevo perso e che avevo tutte le intenzioni di recuperare. Spostai lo sguardo sui due gattini che avevano i gemelli Potter e sul topo di uno dei Weasley che cercava disperatamente di portarsi fuori dalla loro portata. Ci avevo messo poco a fare due più due, anche se la situazione aveva del comico: li aveva trasformati negli unici animali che sarebbero stati capaci di dargli la caccia e mangiarselo per pranzo! Peter non era mai stato molto brillante…
Con un nuovo spirito mi incamminai verso la civiltà trasformandomi di nuovo in cane, ben conscio che presto sarei stato ricercato da mezzo mondo. Iniziai ad annusare l’aria e immediatamente riconobbi il suo odore. Sorrisi nel vedere che almeno per una volta aveva fatto quello che le avevo detto. Iniziai quasi a trotterellare e a scodinzolare dalla felicità.
Ero di nuovo libero.





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