Cynder Origins

di EonFreeSoul
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-*Nota dell'autrice*-

Allora, prima di iniziare volevo dire un paio di cosette xD Innanzitutto, se state vedendo questo messaggio, significa che volete leggere la mia ff, o almeno darle un'occhiata, e per questo vi ringrazio moltissimo ;u; Inoltre, noterete sicuramente che lo stile cambia un po' durante lo svolgimento della storia: questo accade perché ho iniziato a scriverla due anni fa, quindi non preoccupatevi xD Anche per le avventure dovete avere pazienza: non parte tutto subito xD
Altra cosa importante: qui Gaul è indicato con il nome di Demone. Vi chiederete perché: semplicemente, questo è il nome che gli è stato dato nella versione di TEN per GBA, che ho io. Inoltre, è necessario che sappiate che la maggior parte della storia si svolge quando Cinerea ha 14 anni: a quell'età i draghi sono molto più maturi degli umani, non sono considerati bambini, quindi, nelle scene con riferimenti al sesso, sappiate che è come se si stessero parlando dei tipi di 17-18 anni.
Ogni recensione coerente ed educata è ben accetta, mi farebbe molto piacere riceverne qualcuna C: L'unica cosa che vi chiedo: per favore, non commentate "bella"," carina" , "schifosa", "aggiorna" o robe così: vorrei visionare critiche costruttive. Non avete bisogno di scrivermi un tema, anche solo tre o quattro righe vanno bene. Detto questo... Enjoyate! *poof*
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Demone entrò nella grotta, trionfante, seguito dalla sua armata: alfine, erano riusciti ad arrivare, la loro missione sarebbe stata portata a termine a qualunque costo, qualunque. L'obiettivo che il Maestro delle Ombre, il perfido Malefor, gli aveva affidato, era semplice: rubare o distruggere l'uovo del drago viola. Questa razza era l'unica a poter ostacolare i suoi piani oscuri in quanto purissima alla nascita. Purissima… e fragile. Demone sogghignò mentre pensava questo ed estrasse la spada, dirigendosi sul fondo dell'enorme caverna. Nella penombra si vedevano le sagome dormienti di moltissime uova, ma solo una era quella esatta: una e una sola; eliminata quella, non ci sarebbero più stati problemi.
Arrivarono all'ultima stanza e l'agitazione dell'armata crebbe visibilmente: le scimmie-guerriere fremettero e, schiamazzando debolmente, estrassero armi dalle loro armature. Il motivo della loro eccitazione era semplice: posata delicatamente in un cesto foderato con della paglia, c'era lui: l'uovo celestiale: così potente… ma così piccolo e indifeso che sarebbe bastato un colpo ben assestato per porre fine alla sua breve vita.
Dall'alto delle vetrate erano poste a formare la volta del soffitto e da esse filtravano i raggi dell'alba mattutina, che si rifrangevano su di lui lo illuminavano con giochi di luce rendendolo simile a un piccolo dio.
Un soldato sfoderò una pesante mazza ferrata e precipitò all'uovo con lo sguardo carico d'odio. Demone intuì subito cosa stesse per fare, ma lo frenò in tempo:- Fermo! Non distruggerlo!- aveva cambiato idea:- Lo faremo nascere e lo addestreremo nelle arti del male, in modo che divenga invincibile!- il capo scimmia si considerò soddisfatto, intuendo che il soldato aveva afferrato il concetto e aveva riposto l'arma. In fondo, i draghi viola, buoni o cattivi che fossero, erano destinati a governare l'intero universo: Malefor ne era un esempio lampante: lui stesso, nel Pozzo delle Anime, aveva ceduto alle tentazioni del male… e lui stesso era un drago viola… malvagio, questo sì: ma pur sempre un drago viola.
Questo non era da dimenticare.
Mai.
Demone si diresse a passi pesanti vicino all'uovo; lo contemplò a lungo:- Benvenuta tra noi, malefica creatura…- disse quasi sussurrando e sorrise in modo crudele. Allungò lentamente la zampa verso l'uovo violaceo, ma una voce lo costrinse a fermarsi:- Non osare toccarlo o saranno seri guai per te!
La voce proveniva da un possente e maestoso drago arancione- rosso fermo in fondo alla stanza. Abilmente saltò in avanti, piombando davanti ai guerrieri e ruggì in un modo così potente che la grotta ebbe un tremito. Si esibì in uno spettacolare colpo di coda e in una fiammata che scoraggiarono dall'avvicinarsi qualsiasi scimmia.
Convinto che era ora di fuggire, prese l'uovo tra le zampe e volò fino al soffitto, dove fuse le vetrate per scappare al di fuori: i soldati non potevano volare: non l'avrebbero raggiunto, così ignorò le grida che emetteva Demone, cercando di richiamare all'azione tutti i suoi seguaci:- Muovetevi! Non lasciatelo scappare! Ha l'uovo! Ma il drago del fuoco era ormai lontano…

Demone finse sorpresa, quando gli comunicarono che il misterioso drago era letteralmente sparito e con lui anche l'uovo: se l'aspettava, ma era lo stesso profondamente adirato.
Un soldato notò la sua rabbia:- Signore, che facciamo? Dobbiamo tornare dal Maestro delle Ombre? Demone si girò sogghignando verso di lui:- Sì… ce ne andremo presto… ma, credimi, non lo faremo a mani vuote…
Si diresse verso i soffici nidi delle uova comuni e ne raccolse una; ordinò di fare lo stesso anche alla sua armata. In poco tempo avevano raccolto tantissime uova, tantissime, che ben presto sarebbero diventate tremendi draghi da battaglia: spietati e dal cuore di ghiaccio.
Il capo-scimmia osservò la sua: era grigio pallido con delle macchie fucsia disposte dappertutto: guardandola con piacere, decretò subito di essere la sua preferita. Con un cenno ordinò la ritirata e in pochi minuti tutte le scimmie sparirono con i loro preziosi carichi nel cuore della notte, mentre la luna illuminava debolmente il loro oscuro sentiero...




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