c1sai
Prologo:
Avvertimenti dell'autore:
Questa storia si svolge in una epoca a noi vicina, ma il contesto trattato proviene da un mondo immaginario definito da alcuni:
cartoon, anime o manga. I personaggi potrebbero assumere atteggiamenti
o caratteristiche caratteriali che possono discostarsi da quelli
originali.
Pertanto ringraziamo i creatori dell'opera da cui questa storia prende
spunto e ispirazione, poichè nessun diritto di copyright viene
violato.
In breve:
Quando hai a che fare con persone che da tutta la vita ti vedono in un
certo modo e poi ti rendi conto che, la natura umana, ti gioca un
brutto tiro mancino.
Ti domandi quando hai incominciato a interpretare un ruolo e quando
invece hai smesso di essere te stesso, scimmiottando quindi la propria
esistenza di comune essere umano che non si dà pace nel tentare
di adattarsi alla "fauna" e flora circostante.
Mi rendo conto che questo tipo di cose non si possono trovare nei
libri, anche se i trattati di psiclogia possono comunque aiutare a
comprendere la psiche di determinati atteggiamenti psicotici assunti da
soggetti affetti da psicosi, per l'appunto. Ma nella vita quotidiana
è sempre un mistero come approciarsi con le persone circostanti.
Anche se ti chiami Sasuke Uchiha o Naruto Uzumaki, i due ragazzi che da
sempre son le persone che son sulla bocca di tutti. Il primo figlio di
una famiglia nobile ma decaduta, la cui madre è morta di una
rara patologia, il padre morto all'età di otto anni di Sasuke,
per un incidente stradale. Vissuto e cresciuto da una nonna di vecchio
stampo e con un fratello maggiore affetto da bipolarismo. Il secondo
invece orfano dalla nascita, poichè i genitori son morti a causa
di un strano incidente su cui tutt'oggi è coperto da un vero e
irrisolto giallo, su cui il suo tutore, se non fosse uno scrittore di
genere erotico pornografico, potrebbe attingere risorse e fare best
seller divendndo milionario. Eppure questi due ragazzi son tanto simili
nella condizione disastrosa familiare, quanto all'opposto nel
carattere: ma in qualche modo sono sempre collegati da un filo rosso del destino che
pare non volerli mai abbandonare. Io ho raccolto del materiale su di
loro perchè credo che questa storia vada affrontata dall'inizio,
per poter capire come sia potuti ad arrivare sino a questo punto. Ah se
vi chiedete chi io sia, son un semplice ragazzo di nome Sai, la cui
massima aspirazione è quello di scovare la verità sulla
natura umana, anche se non posso dire di essere un reale cultore e di
mettere in pratica ciò che ho reso come "oggetto di studio".
Il motivo che m spinge ad osservare da vicino proprio queste due
persone? Perchè uno dei due mi ha salvato da una vita insensata
e inutile, l'altro invece semplicemente è l'oggetto di
ossessione di colui che ha dato un senso a questa mia insulsa
esistenza. Quindi credo che per raccontare la vita di uno debba per
forza coinvolgere anche l'altro. Per questo poco prima affermavo che
son collegati da un filo rosso del destino, perchè pare che uno
dipenda dall'altro: come la luce con le tenebre, come il fuoco con
l'oblio notturno. E via discorrendo. Senza uno non si creerebbe quel
fantastico equilibrio dinamico che rende, a mio umile parere, questo
racconto: appassionante, ricco di banalità quotidiana come di
verità sull'animo umano che fuoriesce proprio nella
semplicità di due vite vissute da due individui che
all'apparenza son tanto dissimili quanto distanti. Nella realtà
son come un pianeta e il suo satellite, si influenza a vicenda ed
evolvono insieme riuscendo anche a far mutare chi sta loro vicino. Io
ne sono un esempio e per questo che non perdo altro tempo e comincio la
mia narrazione, sperando di essere il più accurato possibile.
Per il resto vi ringrazio se state spendendo qualche istante per
intrattenervi con questa lettura, spero possa essere di ispirazione per
il vostro percorso chiamato: vita.
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