Hominis Historia

di jackfrost87
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c1sai Prologo:

Avvertimenti dell'autore:
Questa storia si svolge in una epoca a noi vicina, ma il contesto trattato proviene da un mondo immaginario definito da alcuni:
cartoon, anime o manga. I personaggi potrebbero assumere atteggiamenti o caratteristiche caratteriali che possono discostarsi da quelli originali.
Pertanto ringraziamo i creatori dell'opera da cui questa storia prende spunto e ispirazione, poichè nessun diritto di copyright viene violato.

In breve:
Quando hai a che fare con persone che da tutta la vita ti vedono in un certo modo e poi ti rendi conto che, la natura umana, ti gioca un brutto tiro mancino.
Ti domandi quando hai incominciato a interpretare un ruolo e quando invece hai smesso di essere te stesso, scimmiottando quindi la propria esistenza di comune essere umano che non si dà pace nel tentare di adattarsi alla "fauna" e flora circostante.
Mi rendo conto che questo tipo di cose non si possono trovare nei libri, anche se i trattati di psiclogia possono comunque aiutare a comprendere la psiche di determinati atteggiamenti psicotici assunti da soggetti affetti da psicosi, per l'appunto. Ma nella vita quotidiana è sempre un mistero come approciarsi con le persone circostanti.
Anche se ti chiami Sasuke Uchiha o Naruto Uzumaki, i due ragazzi che da sempre son le persone che son sulla bocca di tutti. Il primo figlio di una famiglia nobile ma decaduta, la cui madre è morta di una rara patologia, il padre morto all'età di otto anni di Sasuke, per un incidente stradale. Vissuto e cresciuto da una nonna di vecchio stampo e con un fratello maggiore affetto da bipolarismo. Il secondo invece orfano dalla nascita, poichè i genitori son morti a causa di un strano incidente su cui tutt'oggi è coperto da un vero e irrisolto giallo, su cui il suo tutore, se non fosse uno scrittore di genere erotico pornografico, potrebbe attingere risorse e fare best seller divendndo milionario. Eppure questi due ragazzi son tanto simili nella condizione disastrosa familiare, quanto all'opposto nel carattere: ma in qualche modo sono sempre collegati da un filo rosso del destino che pare non volerli mai abbandonare. Io ho raccolto del materiale su di loro perchè credo che questa storia vada affrontata dall'inizio, per poter capire come sia potuti ad arrivare sino a questo punto. Ah se vi chiedete chi io sia, son un semplice ragazzo di nome Sai, la cui massima aspirazione è quello di scovare la verità sulla natura umana, anche se non posso dire di essere un reale cultore e di mettere in pratica ciò che ho reso come "oggetto di studio".
Il motivo che m spinge ad osservare da vicino proprio queste due persone? Perchè uno dei due mi ha salvato da una vita insensata e inutile, l'altro invece semplicemente è l'oggetto di ossessione di colui che ha dato un senso a questa mia insulsa esistenza. Quindi credo che per raccontare la vita di uno debba per forza coinvolgere anche l'altro. Per questo poco prima affermavo che son collegati da un filo rosso del destino, perchè pare che uno dipenda dall'altro: come la luce con le tenebre, come il fuoco con l'oblio notturno. E via discorrendo. Senza uno non si creerebbe quel fantastico equilibrio dinamico che rende, a mio umile parere, questo racconto: appassionante, ricco di banalità quotidiana come di verità sull'animo umano che fuoriesce proprio nella semplicità di due vite vissute da due individui che all'apparenza son tanto dissimili quanto distanti. Nella realtà son come un pianeta e il suo satellite, si influenza a vicenda ed evolvono insieme riuscendo anche a far mutare chi sta loro vicino. Io ne sono un esempio e per questo che non perdo altro tempo e comincio la mia narrazione, sperando di essere il più accurato possibile. Per il resto vi ringrazio se state spendendo qualche istante per intrattenervi con questa lettura, spero possa essere di ispirazione per il vostro percorso chiamato: vita.




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