Ho sempre desiderato scrivere una fic sullo sport che mi ha donato
tante soddisfazioni (3 volte campionessa regionale della mia categoria
e cintura marrone) e questo è il risultato ^O^/
Come le altre che sto scrivendo avrà degli spinoff.
Prima di augurarvi una buona lettura però vi lascio qui un
piccolo glossario sui termini che userò, se qualcuno mi
sfugge o se c'è qualcosa che non capite, potete sempre
contattarmi tramite il 'contatta autore'.
- Jeb: pugno sinistro
- Diretto: pugno destro
- Low Kick: calcio nella coscia che può essere dato sia
all'esterno che all'interno coscia. Sia di destro che di sinisto. Si
blocca alzando il ginocchio in modo che il calcio finisca sulla tibia.
- High Kick: calcio alto al volto, è possibile farlo sia con
la gamba destra che quella sinistra. Si blocca con le braccia.
- Secondo: è la persona che sta nell'angolo dell'atleta.
Solitamente è l'allenatore ma può anche essere un
allievo della palestra più grande.
- Middle kick: calcio, sia destro che sinistro, sul fianco.
- High Kick saltato: semplicemente un calcio alto dato saltando, spesso
utilizzato per fare scena o contro avversari più alti.
Buona lettura!
~ Boxe
I suoi occhi color acquamarina attenti seguivano l'incontro,
studiandone mosse e contromosse con fare critico.
Kankuro nei suoi combattimenti era sempre troppo prevedibile.
Jeb, diretto e low kick destro.
Jeb, diretto e low kick destro.
Jeb, diretto e high kick destro.
Era la combinazione preferita di suo fratello, che veniva puntualmente
parata dall'avversario.
Forse inizialmente poteva risultare un buon attacco, ma con il
procedere dei round diventava facilmente intuibile.
Gaara scosse la testa e guardò sconsolato il gesso al suo
braccio sinistro - se non fosse stato per quel 'piccolo incidente' in
quel momento ci sarebbe stato lui sul quadrato.
Sarebbe stato lui a rappresentare la Suna Dojo Club nello scontro con
Neji Hyuuga della Konoha KickBoxing School.
Non si vantava mai, ma era chiaro che il rosso si considerava
più forte di Kankuro, nonostante l'aspetto sembrasse dire il
contrario.
Gaara era decisamente più minuto mentre Kankuro, oltre ad
avere il naso rotto che dimostrava a tutti il suo 'essere kickboxer',
aveva un fisico più muscoloso.
Ma nella kick boxing quello non contava, l'importante era la
velocità, la precisione, l'equilibrio e naturalmente quel
pizzico di forza fisica che non guastava mai.
" Che seccatura...", sbottò accanto a lui Shikamaru, il
fidanzato di sua sorella, Temari, sbadigliando vistosamente.
" Baka! Mettiti la mano davanti alla bocca almeno!", lo
sgridò puntualmente la bionda iniziando una piccola
discussione con il giovane.
Gaara lanciò loro una breve occhiata - litigavano e si
riappacificavano con una velocità impressionante, un po' li
invidiava - per poi guardare di nuovo il ring, dove i quattro giudici
si comunicavano i loro risultati a vicenda per decretare il vincitore.
I suoi occhi corsero subito a suo fratello, che si toglieva il casco
aiutato da Baki, il loro allenatore e secondo.
Perdeva del sangue dal naso ma era un classico, gli accadeva sempre.
Sembrava provato dal combattimento, ma come dargli torto?
Neji Hyuuga - che in quel momento si stava togliendo le protezioni con
l'aiuto di Gai Maito, uno degli allenatori e atleti della sua palestra
- era uno dei più forti 'combattenti' delle scuole della
città.
Il rosso socchiuse gli occhi emettendo un basso lamento, lo Hyuuga
doveva essere il suo avversario. Doveva essere lui sull'angolo bianco
pronto per battersi.
" Gaara, stai bene?", si voltò, riaprendo le sue chiare
iridi. Temari lo guardava preoccupata.
" Avevi una faccia strana...", spiegò la ragazza.
" Sto bene.", rispose secco, non voleva mostrare le sue debolezze.
Era un tipo molto orgoglioso.
Osservo l'arbitro sollevare il braccio di Neji per decretarne la
vittoria mentre si levava un forte applauso.
" Che gli piglia?", domandò il Nara diretto alla ragazza,
che ridacchiò.
Nonostante le ovazioni altissime, Gaara sentiva benissimo le parole dei
due.
" Gli secca non poter combattere.", rispose Temari facendo ringhiare il
suo fratello minore.
In quell'ultimo periodo tutti si divertivano a rigirare il coltello
nella piaga e lui doveva sopportare quell''affronto'.
Cercò di ignorarli, come sempre, seguendo con lo sguardo i
due atleti che si inoltravano negli spogliatoi seguiti dai loro
compagni, mentre sul ring saliva l'annunciatore.
" Signori e signore. Vi sto per presentare due promesse della Kick
Boxing femminile, che saranno le protagoniste della prima esibizione
che allieteranno la vostra attesa per il match più atteso di
questa sera, Gai Maito contro Kakashi Hatake."
Un applauso si levò nella palestra, tutti attendevano quel
incontro tra due degli allenatori della scuola, Konoha.
" Ora vi presento Sakura Haruno e Ino Yamanaka. Se pensate che le
ragazze vadano piano... con loro dovrete ricredervi.", e con le ultime
parole di presentazione, due ragazze entrarono sul ring, già
pronte per combattere.
L'Haruno, nell'angolo bianco, portava un casco rosa e il suo secondo,
Rock Lee, già saltava incoraggiandola - Lee era uno degli
allievi della scuola.
Nell'angolo opposto, la Yamanaka con casco viola, faceva un po' di
stretching aiutata da uno degli allenatori della Konoha KickBoxing
School, Asuma, che avrebbe aiutato ovviamente anche Sakura, in quanto
sua allieva.
La campanella segnò l'inizio dell'incontro e dopo un leggero
pugno sui guantoni come saluto, le due iniziarono a combattere.
Gaara non adorava la categoria femminile, ma si ritrovò a
seguire il match ancor più attento.
Solitamente le ragazze non andavano forte, sempre preoccupate dal
rompersi le unghie o farsi dei lividi troppo visibili, ma quelle due...
ci stavano veramente dando dentro.
Non erano prevedibili e alternavano combinazioni di controllo e difesa
a quelle d'attacco.
L'Haruno partì con una serie di jeb e diretti seguiti da un
middle kick sinistro, che venne schivato da Ino con un passo indietro
per controbattere con un low kick nell'interno della coscia d'appoggio
dell'avversaria, che riuscì a mantenersi in piedi e a
colpirla con un diretto al volto.
Erano fantastiche ma il rosso era quasi incantato dallo stile della
ragazza dal casco viola, così simile al suo.
Era veloce e precisa, le sue ginocchia sempre appena piegate le davano
un'ottima mobilità e un notevole equilibrio. Tutti i suoi
movimenti erano calcolati per difendere e attaccare con il minor
dispendio di energia.
Anche l'Haruno era parecchio brava, buon equilibrio e spettacolare
gioco di gambe - che neanche un'atleta come Kankuro possedeva -, solo
che sembrava puntare sopratutto sulla sua forza fisica.
L'incontro, non ufficiale ma amichevole, non portò
ovviamente nessuna vincitrice ma Gaara sapeva che avrebbe vinto la
Yamanaka.
" Un applauso per queste due bravissime, e bellissime, ragazze.",
esclamò l'annunciatore mentre le ragazze si toglievano il
casco.
Gli occhi del rosso si persero nel seguire la cascata bionda di Ino
che, sudata ma sorridente, salutava il pubblico insieme alla rosa,
Sakura.
Il suo cuore gli balzò per un attimo alla gola.
" Sono brave.", constatò Temari.
Gaara non rispose, annuendo.
Era piacevolmente stupito, ma non l'avrebbe mai ammesso apertamente.
L'attesa per il match della serata era stata riempita con altre piccole
esibizioni e nel ultimo quarto d'ora, i tre fratelli con i loro amici
attendevano chiacchierando, o meglio Gaara non era un gran oratore e
preferiva ascoltare.
" Sentirà quel colpo per giorni!", esclamò
Kankuro, commentando il suo match.
" Un livido al fianco non conta! Nejikun ti ha sconfitto e ora il tuo
naso sembra una patata!", ribatté Temari ridendo.
Il castano grugnì qualcosa di non ben identificato.
" Shikamaru!", tutti si voltarono all'arrivo di una bella ragazza
bionda vestita con un leggero abitino azzurro.
" Ino... ciao.", la salutò piatto il Nara.
" Quanto calore!", rise la nuova arrivata. " Come va ragazzi?"
" Benissimo eccetto che per Kankuro e Gaara.", rispose Temari, ridendo.
" Sarà per la prossima volta.", sorrise la Yamanaka diretta
al castano. " Nejikun è ancora troppo lontano per te."
" Ino non ti ci mettere anche tu!"
La bionda rise divertita.
" Tu sei Gaara, invece?", domandò subito dopo.
L'interpellato assentì osservandola fisso nei suoi occhi.
Era ancor più bella e lui si sentiva tremendamente
imbarazzato.
Non ne capita però il motivo.
" Piacere, io sono Ino. Sono cresciuta con quello scansafatiche di
Shikamaru.", tese la mano destra e notando il gesso la
cambiò andando lei stessa a stringere la mano sana del
ragazzo.
Ancora una volta il rosso senti il suo cuore battere più
forte.
" Mi accompagni a prendere da bere?", propose subito la bionda.
" Io n-"
" Gaara, sei tutto il giorno seduto lì. Alzati e fai il
cavaliere!", esclamò Temari dando una spintarella al ragazzo.
Il rosso le lanciò un'occhiata assassina ma appena Ino lo
prese per mano trascinandolo con lei verso il bar.
Era la prima volta che il suo cuore batteva in quel modo, senza che si
trattasse dell'emozione pre-match.
" Che ti sei fatto?", domandò la ragazza.
" Il sacco mi è caduto addosso...", rispose piatto causando
una risatina alla Yamanaka.
" E come ha fatto?"
" Stavo dando un high kick saltato, il sacco non era ben attaccato e
sono caduto per terra con quello addosso...", un po' si vergognava di
quel fatto.
" Mi dispiace..."
Gaara guardò la ragazza che aveva assunto un'espressione
triste e ancora una volta il suo cuore fece una capriola.
" Tra un mese me lo tolgono...", biascicò distogliendo lo
sguardo.
" Meglio così! Non vedo l'ora di vederti combattere!",
esultò la giovane. " Sei bravo? Kibachan mi ha detto di
sì, ma che non potresti mai battere Nejikun. Sono proprio
curiosa."
Gaara accennò un lieve sorriso a quel fiume di parole,
neanche il suo 'confronto' con lo Hyuuga lo preoccupava, gli bastava
sentire la voce di Ino che riusciva a riempire, finalmente, il silenzio
che regnava sempre attorno alla sua persona.
|