Come in una favola

di ManuCnt
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Ero da sola nella mia stanza del 3 piano, Torino, 25 anni.
Sapevo che due ragazzi sarebbero venuti ad abitare accanto al mio appartamento ma allora non sapevo nulla, speravo solo che non facessero tanto chiasso perché io non sono una tipa tanto chiassosa, preferisco il silenzio e la calma a una stanza piena di gente e rumorosa. L'unica volta che sono stata in una discoteca era per vedere i miei idoli Frank Matano e i PanPers che facevano una serata. Io adoro quei ragazzi, e come dice Gu "Il miglior modo per far innamorare una ragazza é quello di farla sorridere", quant'ha ragione! 
Ore 12.30 
Dovrebbero arrivare da un momento all'altro, sono nervosa di conoscerli: non so chi siano e non vorrei fare una brutta figura fin dall'inizio.
*si sente uno sbattimento di valige a terra*
- che succede?- dico io uscendo velocemente dall'uscio di casa.
Vedo un ragazzo con un cappuccio di una felpa grigia chinato a terra a raccogliere delle valige anch'esse grigie.
-Oh, scusa, sono un po' disastroso- si alzo, calandosi il cappuccio, scoprendo una chioma bruna spettinata e riccia con un sorriso gigantesco. Mi porgeva la mano ma io ero troppo incantata a scrutarlo.
-piacere-
-Martina-
-Andrea- sorrise
Allora mi bloccai, l'avevo finalmente riconosciuto, Andrea Pisani "quello alto dei Panpers".
-ma tu sei...-
-già! Tu abiti qua Martina?-
-si... Si... martina- bloccata lì che dovevo ancora realizzare che il mio idolo aveva detto il mio nome.
Intanto gli stavano cadendo delle borse
-dammi, ti do una mano-
-grazie, davvero gentile- 
Lo accompagnai nell'appartamento vuoto di tutto tranne che di un divano mezzo distrutto
-appoggia tutto lì poi ci pensiamo io e il Pefa-
Solo a sentire il suo soprannome sgranai gli occhi. "Non svegliatemi se é un sogno" pensavo.
-piacere, Luca- anche lui mi porgeva la mano ma ancora una volta ero bloccata dall'emozione e con una faccia da ebete gli dissi
-piacere, Lu... Ehh... martina-
-bellissimo nome-

La prima figuraccia l'avevo fatta, ma al solo pensiero che avevo il Pefa e il Pisa a pochi metri da me rimanevo euforica.




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