The CCSG Archives: Canzoni Sataniche

di The Odd Storyteller
(/viewuser.php?uid=579428)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


CCSG archives - le canzoni sataniche
The CCSG archives: canzoni sataniche


È ormai un fatto assodato che la lobby ebraica tenti in tutti i modi di distruggere la religione cattolica, riducendo il numero di nascite, incitando al consumo di droga, distruggendo il senso del bene comune; ma soprattutto, spingendo ad allontanarsi dalla religione.
Per ottenere questi infami scopi la lobby usa subdoli metodi di condizionamento mentale (i famosi “messaggi subliminali”) presenti nelle canzoni e nei film propagandati dal regime. In tal modo, il condizionamento avviene in modo incosciente e, quindi, più efficace.
Ancora più abominevoli sono i casi di condizionamenti presenti in filastrocche per bambine diffusissime e da molti ritenute “innocenti”, perché vanno a colpire quelli che sono gli esseri più puri e candidi per natura: i bambini.


File one: Ambarabà ciccì coccò

Prenderemo in esame una di queste filastrocche, la famosa “Ambarabà ciccì coccò”. Partiamo con l'analisi.

“Ambarabà ciccì coccò”
Frase di dubbia interpretazione; la sua apparente assenza di significato suggerisce una provenienza di tipo rituale-iniziatico. Forse si tratta di un'antica formula magica usata in indicibili riti, tenuta segreta ai più e nota solo dai membri di una misteriosa setta dedita a pratiche poco edificanti.

“Tre civette sul comò”
Frase altrettanto enigmatica della precedente; sono molti gli interrogativi a cui non si sa dare una risposta certa.
Primo: le civette. Perché ci sono delle civette? Perché delle civette e non, per esempio, delle colombe, simbolo della pace? Ricordiamo che la civetta era il simbolo della dea greca Atena. Di conseguenza, l'accenno alle civette è un possibile richiamo al paganesimo, l'invito del demonio ad abbandonare la retta via della fede cristiana, la spinta alla corruzione della carne.
Secondo: il comò. Perché? Cosa c'entra il comò? Ragioniamo: il comò si trova di solito in camera da letto...se pensiamo a cosa di solito viene associato il letto nel parlare comune – pensiamo a espressioni del tipo “andare a letto con qualcuno” – risulta tutto chiaro: è un evidente invito alla perdizione e ai piaceri della lussuria. Anche perché che ci fanno delle civette su un comò? Leggono la Bibbia? Ma per favore...

“Che facevano l'amore/con la figlia del dottore”
Finalmente l'autore getta la maschera e illustra quello che è il suo piano reale: istigare dei poveri e innocenti bambini a godere dei piaceri della carne, indurli alla tentazione della sensualità. Quale altro fine potrebbe avere l'accenno alla procace figlia del dottore? Se poi pensiamo a quali sono gli “incidenti di percorso” che capitano quando succedono queste cose...e aggiungiamo che è la figlia di un dottore...arriviamo subito a una cosa sola: l'aborto. È evidente che l'eventuale figlio di una così impura unione non potrebbe che risultare mostruoso; non sorprenderebbe, quindi, se la dolce figlia del dottore decidesse di impedire la sua venuta al mondo.
Inoltre le civette sono tre: un altro evidente riferimento ai riti orgiastici in onore a Satana.

“Il dottore si ammalò”
Altra frase priva di una motivazione logica: perché il dottore si ammala? E poi: di cosa si ammala? Forse ha avvertito il male intorno a lui? Forse, con l'amore tipico di ogni genitore per la propria prole, ha “sentito” cosa stava crescendo nel ventre della figlia? O forse, al contrario, si tratta di una possessione in pieno stile, indotta dal misterioso rito della figlia, che a questo punto non sarebbe più tanto misterioso?

“Ambarabà cicci coccò”
La canzone si chiude con lo stesso enigmatico verso con cui era iniziata, quasi a voler enfatizzare la sua ignota valenza misterica.
In questo modo, inoltre, la fine della canzone si riallaccia al suo inizio: si crea un circolo, simbolo dell'infinito; la canzone diventa una storia senza fine, un infinito ripetersi di disumani orrori e riti satanici, una prigione da cui ogni fuga è impossibile; proprio come una setta satanica.

Questa “innocente canzone per bambini”, in fondo, non sembra più tanto innocente...






A.A.: Salve a tutti! Eccomi di ritorno dalla pausa esami con questa one-shot.
Il contenuto è evidentemente ironico, anche se i deliri sulla “lobby ebraica” non me li sono inventati io, quei fanatici del CCSG la pensano davvero così...
Spero che vi abbia strappato un sorriso! Se è così, commentate! E se non è così, commentate ugualmente!
Odd




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2453423